Bandire le MGF una volta per tutte: un obiettivo possibile

Oggi ricorre la sesta commemorazione della Giornata Internationale di Tolleranza Zero contro le mutilazioni genitali femminili

Bruxelles-Roma, 6 febbraio 2009
 
Dichiarazione di Sergio Stanzani e Gianfranco Dell’Alba, Presidente e Segretario Generale di Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG):
 
“Mentre il mondo celebra la sesta Giornata internazionale della tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili (MGF), Non c'è Pace Senza Giustizia si appella a tutti gli Stati colpiti da MGF ad adottare e applicare in maniera adeguata ed efficace legislazioni che vietino una pratica, commessa contro milioni di donne e ragazze, che costituisce una delle più diffuse e sistematiche violazioni del diritto umano all’integrità personale e che non viene combattuta con il pretesto di rispettare gli usi locali. La voce delle molte associazioni di donne che combattono una battaglia quotidiana per sfidare questa pratica dannosa e promuovere la sua eradicazione deve essere ascoltata: le mutilazioni genitali femminili non deveno essere difese con il pretesto della "cultura" o della "tradizione", ma devono essere trattate esplicitamente come una violazione dei diritti umani e che come tale deve essere affrontata.

Grazie ai crescenti sforzi globali volti a porre fine alle MGF, vi sono stati negli ultimi anni incoraggianti progressi verso tale obiettivo, con l'adozione di specifiche leggi anti-MGF da parte di molti paesi in cui la pratica viene effettuata e campagne di sensibilizzazione ad ampio raggio per fare dell'eliminazione delle MGF una priorità, nel quadro della promozione e la tutela dei diritti umani delle donne e delle ragazze. Tuttavia molte sono le sfide ancora da affrontare e che richiedono un'azione concertata e rafforzata che coinvolga governi, ONG locali e internazionali, agenzie delle Nazioni Unite e altre parti interessate per conseguire ulteriori progressi in tutti i paesi, così come a livello regionale e mondiale.

Non c'è Pace Senza Giustizia sottolinea l’importanza di un'adeguata legislazione per il contrasto alle MGF come strumento fondamentale per promuovere il cambiamento del comportamento verso le MGF e per creare un ambiente favorevole per le ragazze e le donne colpite da questa pratica. Pertanto, NPSG esorta tutti i governi africani ad adottare, attuare e rivedere leggi e politiche che proteggano i diritti sessuali e riproduttivi delle donne e delle ragazze, in conformità con il protocollo della Carta africana sui diritti umani e dei popoli per i diritti della donna in Africa, che all'articolo 5 chiede esplicitamente il divieto delle mutilazioni genitali femminili.

A tal fine, nel quadro della sua campagna internazionale 2009-2010, NPSG promuove iniziative di alto livello per stimolare una maggiore e più coesa mobilitazione tra attivisti politici, parlamentari e governi, al fine di individuare e consolidare le migliori strategie politiche e legislative contro le MGF; aumentare il numero dei paesi che ratificano e applicano il Protocollo di Maputo e creare le basi di una vera e forte alleanza internazionale per sconfiggere le MGF una volta per tutte ".
 
Per maggiori informazioni si prega di contattare: Carla Caraccio, tel: +39 06 689 79 262 or Nicola Giovannini, email: ngiovannini@npwj.org - tel: + 32 2 548 39 14.