Expo, Emma Bonino: «Le donne devono imparare a fare rete»

Expo, Emma Bonino: «Le donne devono imparare a fare rete»
Corriere (Milano), 14 Oct 2015


Si sono aperti nella mattina di mercoledì 14 ottobre a Expo i lavori della Conferenza internazionale «Promoting Women Empowerment for Inclusive and Sustainable Industrial Development in the MENA Region». La tre giorni di confronti tra istituzioni, associazioni e imprenditrici ha messo in luce la necessità di promuovere, sostenere e accrescere il ruolo dell’imprenditorialità femminile nella Regione del Nord Africa e Medio Oriente (nelle economie di sei Paesi: Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia), nonché l’opportunità di collaborazione tra Italia e Mediterraneo su progetti concreti per lo sviluppo industriale e l’empowerment delle donne imprenditrici. L’area dei Paesi del Nord Africa e Medio Oriente (MENA) detiene un tasso di disoccupazione femminile che raggiunge il 40 per cento, il più alto di ogni altra Regione nel mondo. Allo stesso tempo, l’area possiede la più bassa percentuale di donne imprenditrici (il 12-15 per cento rispetto al 31-38 per cento dei Paesi emergenti). In questo scenario, rimuovere urgentemente le cause che creano uno stallo all’emancipazione professionale femminile nei paesi del Nord Africa e Medio Oriente, rappresenta un punto focale dello sviluppo sia della condizione della donna che dell’intero sistema economico di questi paesi. Molti studi confermano infatti, che l’incremento della presenza di donne a livelli più elevati nel sistema economico ha diretto e positivo impatto sulla crescita percentuale del PIL. «Le donne in tutto il mondo hanno difficoltà a fare rete — ha sottolineato Emma Bonino —. E invece è una cosa che dobbiamo imparare, per utilizzare strumenti che siano efficaci. In questo senso, le donne italiane possono portare il loro contributo, grazie al nostro patrimonio di piccole e medie imprese». 14 ottobre 2015 | 15:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA ] Si sono aperti nella mattina di mercoledì 14 ottobre a Expo i lavori della Conferenza internazionale «Promoting Women Empowerment for Inclusive and Sustainable Industrial Development in the MENA Region». La tre giorni di confronti tra istituzioni, associazioni e imprenditrici ha messo in luce la necessità di promuovere, sostenere e accrescere il ruolo dell’imprenditorialità femminile nella Regione del Nord Africa e Medio Oriente (nelle economie di sei Paesi: Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia), nonché l’opportunità di collaborazione tra Italia e Mediterraneo su progetti concreti per lo sviluppo industriale e l’empowerment delle donne imprenditrici. L’area dei Paesi del Nord Africa e Medio Oriente (MENA) detiene un tasso di disoccupazione femminile che raggiunge il 40 per cento, il più alto di ogni altra Regione nel mondo. Allo stesso tempo, l’area possiede la più bassa percentuale di donne imprenditrici (il 12-15 per cento rispetto al 31-38 per cento dei Paesi emergenti).
In questo scenario, rimuovere urgentemente le cause che creano uno stallo all’emancipazione professionale femminile nei paesi del Nord Africa e Medio Oriente, rappresenta un punto focale dello sviluppo sia della condizione della donna che dell’intero sistema economico di questi paesi. Molti studi confermano infatti, che l’incremento della presenza di donne a livelli più elevati nel sistema economico ha diretto e positivo impatto sulla crescita percentuale del PIL. «Le donne in tutto il mondo hanno difficoltà a fare rete — ha sottolineato Emma Bonino —. E invece è una cosa che dobbiamo imparare, per utilizzare strumenti che siano efficaci. In questo senso, le donne italiane possono portare il loro contributo, grazie al nostro patrimonio di piccole e medie imprese».

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