Gli “hacker buoni” a scuola di libertà nascosti nel Cusio. Dalla Siria all’Egitto, in prima fila per l’informazione contro i regimi

Gli “hacker buoni” a scuola di libertà nascosti nel Cusio. Dalla Siria all’Egitto, in prima fila per l’informazione contro i regimi
Vincenzo Amato, La Stampa, 02 Jul 2013

Sono arrivati da tutto il mondo e domenica hanno lasciato il Lago d’Orta con un po’ di nostalgia. Non erano turisti i 135 ragazzi che per una settimana sono rimasti al Centro d’Ompio di Pettenasco. Tutti attivisti dei diritti umani che si sono incontrati per scambiarsi esperienze e metodi di lavoro, anche tecnologici, per proseguire nelle loro battaglie di civiltà.
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Lotta per il mondo giusto. Ha partecipato all’«Evidence and influence camp», seminario durante il quale si scambiano esperienze, si impara uno dall’altro a comunicare e a lottare affinché il mondo sia un po’ più giusto. «Un’utopia? Forse, ma sognare è il primo passo affinché un’idea diventi realtà» dice Nicolò Figà-Talamanca, segretario dell’associazione «Non c’è pace senza giustizia», ong messa in piedi anni fa da Emma Bonino. 
Rendere il mondo migliore non è impresa facile. Nemmeno in Italia le cose sono semplici. «Abbiamo condotto un’inchiesta in tutta Europa sulla trasparenza negli atti pubblici - dice Lydia Medland dell’associazione Access Info Europe - e l’Italia è risultato il Paese dove è molto difficile avere risposte dalla pubblica amministrazione. Il 73% degli enti non ci ha mai risposto; il 27% lo ha fatto dopo molte insistenze». Peggio c’è solo la Spagna.

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