“Giornata Internazionale Tolleranza Zero alle MGF”: per la messa al bando universale di questa violazione di diritti umani nel 2012

6 febbraio 2012


In occasione della Giornata Internazionale di “Tolleranza Zero” alle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) ed il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT), assieme agli altri partner della Coalizione Ban FGM, hanno rinnovato l’appello a tutti gli Stati e tutte le organizzazioni regionali ed internazionali a dimostrare il loro impegno nella protezione dei diritti umani, ed in particolare dei diritti delle donne, prendendo una posizione inequivocabile e condivisa in favore dell’adozione quest’anno di una Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la messa al bando universale delle MGF.
 

Sulla base del tema “Da Malabo a New York: un sostegno alla Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la messa al bando universale delle Mutilazioni Genitali Femminili”, diverse iniziative ed eventi sono stati organizzati in cooperazione con i membri della Coalizione “BanFGM” in Stati particolarmente afflitti da questa pratica, in particolare in Costa d’Avorio, Etiopia, Ghana, Gibuti, Mali, Mauritania, Niger, Togo, Sierra Leone, Uganda and Gambia. Lo scopo di queste iniziative è stato richiamare l’impegno preso dall’Unione Africana e dai suoi Stati membri a promuovere l’adozione di una Risoluzione per la messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili in occasione della sessantaseiesima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
 

Il Rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon pubblicato lo scorso mese, dal titolo “Porre fine alle Mutilazioni Genitali Femminili”, ricorda come il raggiungimento di una strategia comune e condivisa nei confronti delle mutilazioni genitali femminili, considerate come una violazione di diritti umani, avrebbe importanti conseguenze a livello mondiale. Tale posizione favorirebbe infatti la capacità di armonizzazione degli strumenti legali e dei meccanismi necessari per combattere le mutilazioni non solo in Africa, ma anche in tutti i paesi interessati, oltre a garantire un sostegno chiaro e forte a tutti gli attivisti attualmente impegnati a porre fine a questa pratica.
 
 
Durante la prima settimana della 56a sessione della Commissione sullo Status delle Donne (CSW) a New York, NPSG terrà un evento parallelo di alto livello con la partecipazione di ministri, parlamentari, rappresentanti permanenti e altri alti funzionari che hanno avuto un ruolo di primo piano nella campagna. Questo evento, "Un divieto mondiale sulle mutilazioni genitali femminili: dalla decisione dei capi di Stato africani ad una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite", avrà lo scopo di enfatizzare l'importanza di tale risoluzione come un passo decisivo nella valorizzazione degli sforzi globali volti all'eliminazione di questa pratica dannosa in tutto il mondo.
 
 
Campagna Ban FGM
In questi ultimi anni , Non c'è Pace Senza Giustizia (NPSG) ed il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT), insieme al Comitato Interafricano sulle Pratiche Tradizionali che colpiscono la salute delle donne e dei bambini, Euronet-FGM e l'ONG Senegalese La Palabre, hanno lavorato incessantemente per promuovere a livello internazionale l'adozione di una Risoluzione dell'Assemblea Generale dell'ONU che mettesse al bando le mutilazioni genitali femminili (MGF) in quanto violazione dei diritti umani, raccogliendo il sostegno degli attivisti dei diritti umani, delle organizzazioni per i diritti delle donne, dei parlamentari e dei rappresentanti di governo dei paesi di Africa ed Europa.
 
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare Alvilda Jablonko, Coordinatrice del programma sulle MGF, all'indirizzo email ajablonko@npwj.org,  oppure Nicola Giovannini, email ngiovannini@npwj.org, telefono +3225483915