Campagna BanFGM: Catherine Ashton e altri leader politici di spicco firmano l'appello per chiedere una risoluzione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2012

Bruxelles – Roma – New York, 24 luglio 2012

 
La Coalizione Internazionale delle ONG per la messa al bando mondiale delle mutilazioni genitali femminili sta conducendo già dal 2010 una campagna affinché l'Assemblea generale delle Nazioni Unite adotti una risoluzione che vieti tale pratica. A seguito della decisione della 56a sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne del marzo 2012 che raccomanda all'Assemblea Generale di prendere in considerazione la questione delle mutilazioni genitali femminili nella 67a sessione nel corso di quest'anno, il gruppo degli Stati africani alle Nazioni Unite si sta facendo promotore dell’iniziativa di elaborare una Risoluzione.
 
A sostegno dell’iniziativa del gruppo africano, la Coalizione per la messa al bando delle MGF ha lanciato un appello alle Nazioni Unite per l’adozione di una  risoluzione che vieta esplicitamente le mutilazioni genitali femminili in tutto il mondo,  invitando tutti gli Stati ad adottare e attuare una normativa che vieti le mutilazioni genitali femminili e a prendere  tutte le necessarie misure legislative, politiche e operative volte a porre fine a tale pratica.
 
Negli ultimi dieci giorni, importanti personalità politiche di tutto il mondo, tra cui Catherine Ashton, Altorappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e Vice-Presidente della Commissione europea, Clémence Traore Some, Ministro degli Affari Sociali e della Solidarietà Nazionale (Burkina Faso), Patricia Espinosa, Segretario degli Affari Esteri (Messico), e Paul Magnette, Ministro delle Imprese Pubbliche, della Politica scientifica e della Cooperazione allo Sviluppo (Belgio), hanno espresso il loro sostegno per l'appello internazionale lanciato dalla Coalizione per la messa al bando delle MGF, invitando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ad adottare una messa al bando mondiale delle mutilazioni genitali femminili nel 2012.
 

 

 
I primi importanti firmatari dell’Appello includono Chantal Compaoré, First Lady del Burkina Faso, Ambasciatrice di Buona Volontà del Comitato Inter-Africano, Coordinatore della Campagna internazionale per bandire le mutilazioni genitali femminili in tutto il mondo; Raymonde Coffie Goudou, Ministro della Famiglia, delle Donne e dell'Infanzia, Costa d'Avorio; Sihem Badi, Ministro per le Donne e gli Affari Familiari, Tunisia; Maikibi Kadidiatou Dandobi, Ministro della Popolazione, Promozione delle Donne e Protezione del Bambino, Niger, Olivia Amedjogbe-Kouevi, Ministro per il Progressodelle Donne, Togo; Elio di Rupo, Primo Ministro, Belgio; Joëlle Milquet, Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Interni e le Pari Opportunità, Belgio; Viviane Reding, Vice-Presidente della Commissione europea e commissario europeo per Giustizia, Diritti Fondamentali e Cittadinanza; Cecilia Malmström, Commissario europeo per gli Affari Interni.
 
I seguenti membri del Parlamento europeo: Isabelle Durant, Vice-Presidente del Parlamento Europeo (Verdi, Belgio); Alexander Avaro, Vice-Presidente del Parlamento europeo (ALDE, Spagna); Edward McMillan-Scott, Vice-Presidente del Parlamento europeo (ALDE, UK); Astrid Lulling, membro dell'Ufficio di presidenza del Parlamento Europeo (PPE, Lussemburgo); Daniel Cohn-Bendit, Co-presidente del Gruppo dei Verdi / ALE (Francia); Gabriele Zimmer, Presidente del Gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea - Sinistra Verde Nordica (Germania); Martin Callanan, Presidente dei Conservatori e Riformisti europei (Regno Unito); Barbara Lochbihler, Presidente della Sottocommissione per i diritti umani (Verdi, Germania); Mikael Gustafsson, Presidente della Comissione diritti della donna e uguaglianza di genere (GUE / NGL, Svezia); Edite Estrela, Vice-presidente della Commissione per i diritti della donna e uguaglianza di genere (gruppo S & D, Portogallo); Elisabeth Morin-Chartier, Vice-presidente della Commissione per i diritti della donna e uguaglianza di genere (PPE, Francia); Evelyn Regner, Vice-presidente della Commissione giuridica (Gruppo S & D, Austria); Jörg Leichtfried (S & D, Austria); Véronique Mathieu (PPE, Francia); Hans-Peter Mayer, (PPE, Germania); Norbert Neuser (Gruppo S & D, Germania); Boris Zala (Gruppo S & D, Slovacchia); Mojca Kleva (Groppo ALDE, Slovenia); Linda McAvan (Gruppo S & D, UK); Marc Tarabella (Gruppo, S & D, Belgio ); Catherine Stihler (Gruppo S & D, UK).
 
I seguenti parlamentari: Rozan Dizayee, Kardo Mohammed, Awni K. Bazzaz, Abdullah Mohammed Ameen, membri del Parlamento del Kurdistan-Iraq; Sabine de Bethune, Presidente del Senato, Belgio; Olga Zrihen, Marleen Temmerman, Fauzaya Talhaoui, Fatiha Saidi, Nele Lijnen, membri del Senato, Belgio; Gisèle Mandaila, Fatoumata Sidibé, Jacqueline Rousseaux, Mohamed Ouriaghli, Mohammadi Chahid, Ahmed Mouhssin, membri del Parlamento della Regione Bruxelles-Capitale, Belgio; Safia Djibril, membro del Parlamento, Gibuti.
 
Per ulteriori informazioni sulla campagna si prega di visitare il sito www.banfgm.org, nonché l'elenco completo dei firmatari fino ad oggi.
 
Contatti: Alvilda Jablonko, Coordinatore del Programma MGF,  a ajablonko@npwj.org / telefono: +32 494 533 915 o Nicola Giovannini ngiovannini@npwj.org o +32 (0) 2 548-39 15.