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Dicharazione del Cairo su MGF +5: riunione ad alto livello
Non c'è Pace Senza Giustizia (NPWJ), il Consiglio nazionale egiziano per l'Infanzia e la Maternità (NCCM) hanno organizzato, con il patrocinio di Suzanne Mubarak, la First Lady d'Egitto, la "Dichiarazione del Cairo sulle MGF + 5": una riunione ad alto livello nei giorni 13 e15 dicembre 2008 a Il Cairo, in Egitto. Questo incontro ha rappresentato un punto di partenza importante per il rilancio della Campagna internazionale, sucitando l'attenzione mondiale sulle MGF, cinque anni dopo la Conferenza del Cairo del 2003. La riunione ad alto livello è stata resa possibile da un contributo della Cooperazione italiana attraverso la Banca Mondiale, in collaborazione con la NCCM, la Open Society Institute, e con il sostegno dell'Unione Europea, che dal 2005 ha sostenuto il programma nazionale in Egitto. Inoltre, i partner aggiuntivi comprendono tra gli altri donatori dell’Assistance Group (DAG), l’ UNDP, UNFPA, UNICEF, UNIFEM, il Plan International, e la Community Health Living Project.
Dal settore privato, Suez Cement, ha dato un contribuito all’iniziativa umana internazionale
All'incontro hanno partecipato, oltre a Suzanne Mubarak, Chantal Compaoré, la First Lady del Burkina Faso, le rappresentanze delle delegazioni dei 20 paesi in cui tale pratica è ancora presente; a livello ministeriale (Mali, Senegal, Sierra Leone e Togo), i rappresentanti dei ministeri e dei parlamenti, esponenti di spicco della società civile, e i rappresentanti internazionali e delle Nazioni Unite e organizzazioni regionali.
Cinque anni dopo la Conferenza del Cairo " Consultazione giuridica di esperti afro-arabi: strumenti per la prevenzione delle mutilazioni genitali femminili", tenutasi il 21-23 giugno 2003, la riunione del dicembre 2009 ha voluto revisionare in maniera sistematica i progressi raggiunti e le sfide incontrate nella campagna, al fine di sradicate le MGF, favorendo un clima di consenso globale.
L’intervenendo ha visto diversi sviluppi positivi, tra cui l'adozione del Protocollo di Maputo sui diritti delle donne in Africa; la presentazione dello Studio delle Nazioni Unite del Segretario generale sulla violenza contro i bambini; l'adozione o la revisione della normativa contro le MGF da parte dei paesi che hanno partecipato alla Conferenza del Cairo 2003, fra cui l'Egitto; la creazione di piani nazionali d'azione per la lotta contro le mutilazioni genitali femminili, la creazione di organismi nazionali indipendenti per i diritti umani e lo sviluppo di iniziative da parte delle organizzazioni internazionali volte a rafforzare le iniziative di advocacy.
NPSG e l’NCCM hanno organizzato nel 2008 un riunione ad alto livello al fine di mobilitare la volontà politica e di trasformare gli impegni contro la MGF. Hanno, inoltre, dichiarato una strategia politica condivisa che miri a rafforzare e ad ampliare l'impatto politico della campagna. Tra gli obiettivi principali della riunione ad alto livello vi è stata la creazione di un "ambiente concorrenziale positivo" per stimolare gli attivisti, i parlamentari e i governi per lavorare verso una miglioramento della legislazione sulle MGF
La riunione ad alto livello è stato strutturata in tre sessioni di lavoro, ciascuna delle quali aveva un focus specifico sulle MGF. Nella sessione su "Legislazione MGF come strumento per un cambiamento comportamentale", i partecipanti hanno convenuto che la legislazione è sia un riflesso della società che una forza che può portare a cambiamenti comportamentali. Si è lanciato un appello per bandire le mutilazioni genitali femminili, in tutte le sue forme, attraverso l’utilizzo di qualsiasi strumento regionale e internazionale, sottolineando il fatto che un'adeguata legislazione sia la base e il pre-requisito per la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili nel mondo.
I partecipanti della sessione "Raggiungere la Comunità FGM: il ruolo di propulsione, di pubblicazione, informazione e campagna dei media", hanno discusso il ruolo cruciale che i media devono svolgere per informare le comunità e gruppi specifici circa i fatti concernenti le MGF, coinvolgendoli in discussioni per contestare l'atteggiamento storico.
I partecipanti hanno chiesto un maggiore utilizzo di tecnologie, che possano permettere agli individui di impegnarsi in comunicazioni interattive a due vie.
La terza sessione "Misurare il successo: condivisione delle conoscenze utili a comprendere le tendenze in materia di MGF", ha portato in luce le strategie contro le MGF, gli indicatori e le misure utilizzate per valutare il successo dei progetti.
La dichiarazione finale ha fornito l’occasione per chiedere un’azione accelerata e sostenuta, per raddoppiare gli sforzi nel tentativo di rendere la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili un obiettivo raggiungibile.