Intensificare gli sforzi per eliminare le mutilazioni genitali femminili

New York, 24 Settembre 2012


 

La Coalizione BanFGM torna a New York in occasione dell’apertura della Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Quest’anno nutriamo grandi speranze di riuscire a cogliere i frutti del nostro lavoro sul campo e nelle capitali africane e che le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) siano riconosciute come una questione di interesse globale che colpisce i diritti delle donne di tutto il mondo e non soltanto la vita quotidiana di donne e ragazze del continente africano.
 
Durante gli ultimi tre anni, sia durante l’apertura della sessione di settembre dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sia durante la Commissione sulla Condizione delle Donne di febbraio (Commission on the Sattus of Women-CSW), la Coalizione ha organizzato eventi di alto livello per dare la visibilità necessaria ad ottenere la messa al bando delle mutilazioni genitale femminili in tutto il mondo. Quest’anno, per la prima volta, la Coalizione assisterà gli Stati stessi nell’organizzazione di un evento di alto livello finora ai margini della Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
 
In collaborazione con la Commissione dell’Unione Africana, la Missione Permanente in Burkina Faso e in Benin hanno lavorato insieme nell’organizzazione dell’evento “Intensificare gli sforzi globali per l’eliminazione delle Mutilazioni Genitali Femminili” che avrà luogo il 24 settembre 2012 a New York (dalle 15:00 alle 17:00 nella stanza 5 del Palazzo North Lawn). Tale evento sarà presieduto dalla First Lady del Benin, la signora Chantal de Souza Yayi, in rappresentanza del capo dell’Unione Africana, e dalla First Lady del Burkina Faso, la signora Chantal Compaorè, Cordinatrice della Campagna internazionale per la messa al bando a livello mondiale delle Mutilazioni Genitali Femminili e ambasciatrice di buona volontà del Comitato Inter-Africano sulle Pratiche Tradizionali. I relatori includeranno Emma Bonino, vice-presidente del Senato italiano e fondatrice di Non c’è Pace Senza Giustizia, e diversi Ministri Africani e Rappresentati delle agenzie delle Nazioni Unite (UNFPA, UNICEF e UNWomen).
 
Durante quest’anno sono stati compiuti progressi tangibili verso una Risoluzione. Una tappa fondamentale del processo è stata, nel luglio 2011, la Decisione dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione Africana in supporto ad una Risoluzione dell’Assemblea Generale. Il Gruppo Africano presso le Nazioni Unite ha agito in supporto alla volontà dei Capo di Stato di introdurre una Decisione nella Sessione della Commissione sulla Condizione delle Donne delle Nazioni Unite (CSW) nel Marzo 2012, raccomandando che la questione delle Mutilazioni Genitali Femminili, fino ad oggi discussa soltanto nel contesto del CSW, fosse formalmente considerata dalla totalità dell’Assemblea Generale all’interno dell’agenda tematica “Avanzamento della condizione delle Donne”. Nel luglio 2012, il Consiglio Economico e Sociale ha supportato la raccomandazione del CSW e ha richiesto che la questione delle Mutilazioni Genitali Femminili fosse aggiunta nell’genda della sessantasettesima Assemblea Generale.
 
I membri della Coalizione per la messa al bando delle MGF sono quindi ritornati a New York per sostenere il processo intrapreso dalla Missione del Burkina Faso e del Benin, mettendo a disposizione tutto il supporto tecnico e politico necessario sull’argomento Mutilazioni Genitali Femminili. Il nostro obiettivo è continuare a promuovere una Risoluzione olistica e globale che bandisca in tutto il mondo la pratica delle Mutilazioni Genitali Femminili: essa mostrerebbe l’evidenza di un supporto politico ai più alti livelli verso tutti coloro che lottano affinché tale pratica abbia fine, e sarebbe un reale strumento di cambiamento.
 

 
 
Per ulteriori informazioni, contattare Alvilda Jablonko, Coordinatrice del Programma MGF, su ajablonko@npwj.org / telefono: +32 494 533 915 o Nicola Giovannini su ngiovannini@npwj.org o +32 (0)2 548-39 15.