MGF: "Non c'e' Pace Senza Giustizia" promuove una nuova iniziativa in Mali per accelerare l’attuazione del Protocollo di Maputo

Roma, 13 febbraio 2006

L’associazione radicale Non c’è Pace Senza Giustizia, in cooperazione con il Governo del Mali, attraverso il Ministero della Promozione della Donna, dell’Infanzia e della Famiglia, prosegue la sua campagna per l’abbandono delle MGF e per l’attuazione a livello nazionale del Protocollo di Maputo organizzando il 21 e 22 febbraio 2006 prossimi, in Mali, a Bamako, una Conferenza sub-regionale che si focalizzerà sulla realizzazione concreta delle disposizioni di questa prima vera e propria « Carta dei diritti » delle donne africane, nonchè sugli aspetti socioculturali e sanitari legati alle mutilazioni.

La Conferenza sarà l’occasione di mettere in risalto il consenso esistente nell’insieme della sub-regione, che si cristalliza attorno alla ratifica del Protocollo di Maputo. In effetti il Protocollo dell’Unione Africana sui diritti della donna, entrato in vigore il 29 novembre 2005 a seguito del raggiungimento delle 15 ratifiche necessarie, proibisce esplicitamente nel suo articolo 5 la pratica delle mutilazioni genitali femminili, considerandole una violazione dei diritti fondamentali della persona umana.
La Conferenza si colloca nel quadro della campagna internazionale condotta da Non c’è Pace Senza Giustizia con il sostegno finanziario della Cooperazione italiana e dell’UNICEF, e che ha visto risultati importanti con le Conferenze tenutesi al Cairo nel giugno 2003, a Nairobi nel settembre 2004 e a Djibouti nel febbraio 2005.

L’europarlamentare radicale Emma Bonino e le massime autorità del paese apriranno i lavori della Conferenza alla quale parteciperanno rappresentanti governativi, di parlamenti e della società civile del Mali e dei paesi della Sub-Regione (Mauritania, Senegal, Guinea Conakry, Burkina-Faso, Niger, Benin, Togo). Per il PE sarà presente anche Pia Locatelli, deputata europea della Rosa nel Pugno.

Dichiarazione di Sergio Stanzani e Gianfranco Dell’Alba, Presidente e Segretario Generale di Non c’è Pace Senza Giustizia:

« L’entrata in vigore del Protocollo di Maputo il 25 novembre scorso rappresenta un passo importante nella lotta contro le discriminazioni di genere ed in particolare contro la pratica delle MGF che colpisce massivamente le donne africane. Occorre ora lavorare per incrementare il numero degli Stati parte e assicurare l’attuazione effettiva delle sue disposizioni attraverso l’adozione a livello nazionale di provvedimenti legislativi per contrastare le MGF. Nell’accogliere questa conferenza che coinvolgerà rappresentanti di governo dei paesi della sub-regione, il Mali dimostra il suo chiaro impegno per l’attuazione del Protocollo sui diritti delle donne africane, ratificato da questo paese nel febbraio 2005, e la sua volontà di incoraggiare gli stati membri dell’Unione africana che non l’hanno ancora ratificato di seguirlo in questa via. Ci auguriamo che questa Conferenza possa contribuire ad una presa di coscienza maggiore sulla questione delle mutilazioni e portare al varo di una legge specifica in merito, tanto a livello del Mali che degli altri paesi della regione”.

Per maggiori informazioni, contattare Sabrina Gasparrini, tel : 349.4785367 – email : s.gasparrini@radicali.it

Tutte le informazioni sulle strategie e le campagne in corso sulle MGF e sul Protocollo di Maputo sono disponibili in diverse lingue sul sito di Non c’è Pace Senza Giustizia, www.npwj.org