Proteggere le ragazze dalle Mutilazioni – una questione di uguaglianza di genere e di cambiamento sociale

Roma, 13 dicembre 2006

Ad un anno dall’approvazione della legge italiana contro le mutilazioni genitali femminili, presentazione del progetto internazionale finanziato dal governo italiano e condotto da UNICEF, Non c’è Pace Senza Giustizia e AIDOS - Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo.
 
Il convegno in audio-video
 
Il 9 gennaio 2006 è entrata in vigore la Legge 09/01/2006 n. 7, recante “Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile”, una legge che oltre a prevedere sanzioni specifiche per chi pratica le MGF include nel suo dispositivo attività di informazione e prevenzione.
Questa proposta di legge ha avuto un iter parlamentare di quattro anni, durante i quali i diversi aspetti politici ed economici della sua applicazione hanno avuto modo di essere analizzati e valutati anche alla luce delle molte attività nazionali ed internazionali che nel tempo si sono positivamente moltiplicate, contribuendo a risultati importanti come per esempio l’entrata in vigore del Protocollo di Maputo, il protocollo aggiuntivo alla Carta africana dei Diritti Umani sui diritti delle donne.
 
Alla vigilia del primo anniversario della legge italiana i partner del progetto internazionale “Protecting Girls from Female Genital Mutilation/Cutting – a matter of gender equality and social change” hanno voluto riportare all’attenzione pubblica il problema delle MGF, sia riproponendo gli aspetti della legge italiana e della sua applicazione, sia presentando il progetto finanziato dal Ministero degli Esteri attraverso la Cooperazione Italiana, che vede come capofila l’UNICEF in partnership con Non c’è Pace Senza Giustizia, AIDOS, Tostan ed altre organizzazioni in una azione coordinata destinata all’Africa Subsahariana.
 
Con l’occasione dunque della giornata internazionale dei diritti umani, ma anche alla vigilia del primo anniversario della legge italiana e dell’entrata in vigore del Protocollo di Maputo, le rappresentanti delle associazioni di donne immigrate, gli ambasciatori dei paesi africani interessati dal fenomeno delle MGF, le presidenti delle commissioni regionali per le pari opportunità e le militanti per i diritti umani sono state invitate a partecipare ad un incontro che si è tenuto il 13 dicembre 2006 a Roma, durante il quale i partner del progetto “Protecting Girls from Female Genital Mutilation/Cutting” hanno presentato le loro attività e al quale sono intervenuti le ministre Emma Bonino, Livia Turco e Barbara Pollastrini, per illustrare quanto verrà intrapreso per dare attuazione alla legge italiana.
 
L'incontro si è svolto presso la Camera dei Deputati, nella Sala della Sacrestia, in Vicolo Valdina 3a dalle ore 10.30 alle 13.30, grazie al supporto del Gruppo Parlamentare della Rosa nel Pugno.
 

 
PROGRAMMA
 
Presidenza:
On. Roberto Villetti, Presidente del Gruppo della Rosa nel Pugno
On. Maurizio Turco, promotore della risoluzione sulle MGF al Parlamento Europeo
 
Ore 10.30
Presentazione del progetto internazionale
Francesca Moneti, UNICEF Centro di Ricerca Innocenti
Antonella Dentamaro, Alvilda Jablonko, coordinamento del programma FGM di NPSG
Daniela Colombo, Presidente di AIDOS
 
Ore 11.30
L’intervento della Cooperazione Italiana nella lotta alle MGF
On. Patrizia Sentinelli
Vice Ministra agli Affari Esteri
 
Ore 11.45
L’iniziativa parlamentare per la legge italiana
On. Marina Magistrelli
Relatore della legge alla Commissione Giustizia del Senato della Repubblica
 
Ore 12.00
Prevenzione delle MGF in Italia
Livia Turco, Ministro per la Salute
Barbara Pollastrini, Ministro per le Pari Opportunità
Emma Bonino, Ministro per le Politiche Europee e il Commercio con l’Estero
 
Ore 12.30
Interventi:
Francesca Corso, Assessore alla tutela dei diritti dei cittadini, Provincia di Milano
Maryam Ismail, Donne in Rete, Lombardia
Saida Ahmed Ali, progetto Idil, Piemonte
Laila Abi Ahmed, Donne Nosotras, Firenze
Lul Osman Mohamed, Donne somale emigrate a Roma
Fatoumata Guirè, Assistente ai programmi in Africa, AIDOS
Rita Bernardini, Segretaria di Radicali italiani
 
Ore 13.00
Conclusioni e proiezione del cortometraggio “Amina” della regista iraniana Sepid Nour Kalantari, realizzato con il sostegno della Regione Piemonte, Film Commission di Torino e della Provincia di Milano.