Bahrain: NPSG sostiene l'appello dei leaders dell’opposizione per porre fine alla repressione e promuovere riforme democratiche

Bruxelles, 20 gennaio 2015


 
il 20 gennaio 2015, una delegazione Bahreinita dei leader dell’opposizione è stata in visita a Bruxelles, tappa di un tour settimanale nelle principali capitali europee, per una serie di incontri con le istituzioni europee, organizzati con l’aiuto di Non c'è Pace Senza Giustizia. La visita era finalizzata a richiamare l’attenzione sull’attuale situazione in Bahrain e a lavorare con i partners internazionali sugli sforzi da intraprendere per consolidare un processo di dialogo serio e significativo che possa condurre a un’autentica riforma democratica nel paese.
 
La delegazione includeva Khalil Almarzooq, assitente politico del Segretario Generale di Al Wefaq ed ex portavoce del Parlamento, Ali Alaswad, deputato dimissionario di Al Wefaq, Radhi Al-Mosawi, Segretario Generale della Waad Society (Società per l’Azione Democratica Nazionale), e il Dott. Munira Fakhro, accademico e Vice Presidente della Waad Society. Gli incontri sono stati organizzati con i funzionari dell’European External Action Service (EEAS) responsabili dei GCC (Gulf Cooperation Countries), insieme a Stravros Lambrinidis, Rappresentante Speciale dell’Unione Europea per  i diritti umani, così come con la deputata europea Ana Gomes e il membro della delegazione del PE per le relazioni con la Penisola Araba, Alyn Smith.
 
La delegazione bahreinita con questi incontri ha colto l’opportunità per far luce sull’attuale situazione di deterioramento dei diritti umani nel paese. Mentre il governo continua a dichiarare pubblicamente di stare lavorando per una riforma, i fatti dicono palesemente il contrario. A seguito delle elezioni legislative e municipali tenutesi lo scorso novembre, che vennero boicottate e denunciate come illegittime e che esclusero i principali partiti di opposizione, il regime sta perseverando nelle sue pratiche repressive e ritorsive, invece che impegnarsi in un dialogo aperto e reale che possa ottenere il consenso nazionale su un serio programma di riforme.
 
Illustri attivisti della società civile e difensori dei diritti umani sono ancora esposti quotidianamente a molestie, detenzioni e imprigionamenti arbitrari, maltrattamenti e processi ingiusti e politicamente motivati che portano a rigide sentenze, solo per aver partecipato a dimostrazioni pacifiche o per aver criticato i funzionari del governo. L’arresto e la detenzione di Sheikh Ali Salman, Segretario Generale di Al Wefaq, il più grande partito di opposizione in Bahrain, dimostra inoltre l’ininterrotta determinazione delle autorità a sopprimere ogni dissenso politico e ogni richiesta non violenta per riforme democratiche significative, stato di diritto e rispetto dei diritti umani nel paese.  
 
La delegazione bahreinita ha sottolineato chiaramente inoltre la necessità di supporto e impegno in ogni parte della regione, essenziale per poter portare il paese sulla giusta strada e che aiuterà ad assicurare al Bahrain la democrazia e lo stato di diritto, riportando pace, stabilità e sviluppo. La risposta della comunità internazionale al continuo e violento assalto alle libertà civili e politiche del paese è stata finora debole e sorda alle difficoltà dei cittadini del Bahrain. E’ arrivato il momento per la comunità internazionale di fare immediati passi concreti per far si che le autorità del paese siano tenute a rispondere e a compiere i loro obblighi sotto le norme e le leggi internazionali dei diritti umani.

 
 

Il progetto di Non c’è Pace Senza Giustizia in Bahrein 
Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) supporta le organizzazioni e gli attivisti per i diritti umani bahreiniti nel loro sforzo di promuovere una riforma politica non violenta e democratica in Bahrein. Si concentra nell’assistenza dei difensori e dei promotori di diritti umani al fine di assicurare un’attribuzione di responsabilità effettiva ed autentica, per le violazioni dei diritti umani passate e presenti, anche tramite presenza, monitoraggio e documentazione.

 
 
Per ulteriori informazioni contattare Gianluca Eramo all'indirizzo geramo@npwj.org oppure al numero +32-2-548-3912 oppure Nicola Giovannini all'indirizzo ngiovannini@npwj.org oppure al numero +32-2-548-3915.