Bahrein: Gruppi della società civile locale ed internazionale richiedono il rilascio di Abdulhadi Al-Khawaja nel terzo anniversario del suo arresto

9 Aprile 2014

 
Bahrein: Gruppi della società civile locale ed internazionale richiedono il rilascio di Abdulhadi Al-Khawaja nel terzo anniversario del suo arresto 

 
Le sottoscritte organizzazioni della società civile esprimono la loro seria preoccupazione per la salute ed il benessere dell’attivista per i diritti umani incarcerato Abdullhadi Al-Khawaja. Sono passati tre anni dall’arresto di Al-Khawaja, avvenuto il 9 Aprile 2011, il quale continua a necessitare cure mediche per i danni subiti durante il suo arresto e le successive torture. 
 
 Al-Khawaja, ex presidente e co-fondatore del Centro del Bahrein per i Diritti Umani (BCHR), è stato condannato all’ergastolo nel giugno 2011 da una corte militare in quanto parte di un gruppo di attivisti per i diritti umani e leader politici noti come “Bahrain 13”. Noi crediamo che il Signor Al-Khawaja sia stato ingiustamente perseguitato per la sua legittima attività a favore dei diritti umani. 
 
Nella sua decisione del settembre 2012, il Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulla Detenzione Arbitraria ha concluso che l’arresto di Al-Khawaja sia stato in seguito al suo esercizio del diritto fondamentale della libertà di espressione, assemblea pacifica ed associazione. In base a quanto dice il Gruppo di Lavoro, le accuse contro il Sig. Al-Khawaja – incluso l’appartenenza ad una organizzazione terroristica, erano “vaghe” e “sono emersi dubbi sull’obiettivo attuale della detenzione”. Il Gruppo di Lavoro ha stabilito inoltre che riguardo l’arresto, la detenzione ed il processo “il Governo abbia violato numerose norme internazionali per il diritto ad un equo processo”.  

La Commissione di Inchiesta Indipendente del Bahrein (BICI) ha concluso inoltre che il Sig. Al-Khawaja è stato vittima di torture e di trattamenti disumani durante il suo arresto e la detenzione. Il Sig. Al-Khawaja è stato colpito più volte, il cui risultato è stato una mascella rotta, ed ha trascorso successivamente due mesi in isolamento dove è stato vittima di torture sessuali, psicologiche e fisiche. Una testimonianza integrale del Sig. Al Khawaja riguardo le torture può essere trovata a questo link.
 
 Il Sig. Al-Khawaja continua ad essere privato delle adeguate attenzioni mediche e soffre di varie complicazioni mediche risultanti dai maltrattamenti della detenzione. Il Sig. Al-Khawaja ha riportato di avere crampi ai muscoli facciali dovuti alle placche di metallo e le viti posizionate nella sua mascella dopo che ufficiali di sicurezza gliela avevano rotta in quattro part nel 2011. Il Sig.Al-Khawaja continua a sentire un dolore acuto al coccige causato dalle torture subite nel 2011. 
 
Il Sig. Al-Khawaja e la sua famiglia hanno ripetutamente richiesto che le varie operazioni che necessita siano effettuate da un dottore libero professionista a causa delle preoccupazioni leggittime riguardo l’impazialità del dottore assunto dal Bahraini Defence Force Hospital, Dott. Al-Muharraqi, che nel 2011 ha dichiarato che Al-Khawaja non era stato vittima di torture. È inoltre preoccupante che durante i suoi ultimi esami, il Dott. Al Muharraqi abbia informato il Sig. Al Khawaja che il suo intero fascicolo medico si era perso nel sistema. Gli avvocati del Sig. Al Khawaya hanno richiesto una copia dei suoi fascicoli medici dal 2011, così da essere usati come prova evidente delle molteplici offese e delle critiche condizioni mediche causate dalle torture. 

 Nonostante la sua incarcerazione, il Sig. Al-Khawaja ed i suoi colleghi continuano ad essere bersaglio di campagne di diffamazione. Il 27 febbraio 2014, un video pubblicato su YouTube ha accusato Abdulhadi Al-Khawaja, l’attivista Zainab Al-Khawaja, il presidente della BHCR Nabeel Rajab ed il Presidente provvisorio della BCHR Maryam Al-Khawaja di incitare il terrorismo, “prendendo il paese in ostaggio” ed additandoli come razzisti. Il video include un filmato che può essere pervenuto solo da autorità ufficiali, incluso l’uso di un’intervista con un ufficiale di polizia che richiede l’approvazione del Ministero degli Interni. Il video bersaglia ingiustamente i quattro difensori dei diritti umani, come risultato della loro attività legittima e può essere visto per incitare la violenza contro di loro, sulla base delle accuse presentate. 
 
In un tentativo di testare le procedure legali per combattere la diffamazione dei difensori di diritti umani in Bahrein, Al-Khawaja ha inviato un reclamo alla Amministrazione della Prigione che è stato poi inviato al Pubblico Ministero in risposta all’articolo degradante riguardo il Sig. Al-Khawaja stesso, pubblicata il 28 maggio 2013 sul Gulf Daily News (GDN). In risposta, il GDN ha pubblicato una lettera il 22 maggio 2013 accusando Al-Khawaya di “istruire rivoltosi ad attaccare le basi militari in Bahrein e di essere uno dei principali pianificatori di un corpo armato militare”. Quasi un anno dopo, nessun passo avanti è stato fatto per affrontare il ricorso del Sig. Al-Khawaja.
 
Le sottoscritte organizzazioni della società civile sollecitano per un rilascio immediato ed incondizionato di Abdulhadi Al-Khawaja ed anche un accesso immediato a visite e cure mediche indipendenti. Inoltre, richiediamo alle autorità bahreinite di cessare le molestie e le persecuzioni dei difensori dei diritti umani incluso campagne di diffamazione ingiustificate.
 
Le organizzazioni co-firmatarie sono:

  1. AMAN Network for Rehabilitation and Defending Human Rights
  2. Americans for Democracy and Human Rights in Bahrain (ADHRB)
  3. Bahrain Center for Human Rights (BCHR)
  4. Bahrain Human Rights Observatory (BHRO)
  5. Bahrain Human Rights Society (BHRS)
  6. Bahrain Institute for Rights and Democracy (BIRD)
  7. Bahrain Interfaith
  8. Bahrain Rehabilitation and Anti-Violence Organization (BRAVO)
  9. Bahrain Youth Society for Human Rights (BYSHR)
  10. Cairo Institute for Human Rights Studies (CIHRS)
  11. Canadian Journalists for Free Expression (CJFE)
  12. CEARTAS – Irish Lawyers for Human Rights
  13. CIVICUS: World Alliance for Citizen Participation
  14. European Bahraini Organisation for Human Rights (EBOHR)
  15. Front Line Defenders
  16. Gulf Center for Human Rights (GCHR)
  17. Gulf Civil Society Associations Forum (GCSAF)
  18. Human Rights First (HRF)
  19. International Media Support (IMS)
  20. Khiam Rehabilitation Center for Victims of Torture
  21. Lawyers Rights Watch Canada (LRWC)
  22. LuaLua Center for Human Rights (LCHR)
  23. No Peace Without Justice (NPWJ)
  24. PEN American Center
  25. Pen International
  26. The Arab NGO Network for Development (ANND)
  27. The National Lawyers Guild International Committee
  28. The Observatory for the Protection of Human Rights Defenders (OMCT-FIDH)
  29. Tunisian Initiative for Freedom of Expression
  30. Vivarta