Giornata della Memoria per le vittime della guerra chimica: NPSG si appella per l’accountability in Siria

29 aprile 2015


 

Oggi, il mondo sta osservando il “Giorno della Memoria per tutte le vittime della guerra chimica”, per dare un tributo alle vittime delle armi chimiche e riaffermare l’impegno dell’Organizzazione per il divieto delle guerre chimiche (OPCW). Questo giorno della memoria è ufficialmento riconosciuto dale Nazioni Unite (NU) e viene celebrato dal 2005.
 
Dichiarazione di Niccolò Figà-Talamanca, Segretario Generale di Non C’è Pace Senza Giustizia: 
 
“In questa giornata della memoria per le vittime della guerra chimica, Non C’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT) si appellano a tutti gli stati affinché riaffermino il loro impegno e intensifichino gli sforzi per l’eliminazione della minaccia delle guerre chimiche, sia per proteggere i civili, che per prevenire la sofferenza di ulteriori esseri umani in futuro.”
 
"Quest’anno la commemorazione è particolarmente importante in quanto segna anche il centesimo anniversario della prima volta in cui sono state usate armi chimiche su larga scala, durante la Battaglia di Ypres, nel 1915. Ciò offre, purtroppo, l’occasione per ricordare che, come oltraggiosamente dimostrato dal devastante conflitto in Siria, la comunità internazionale non è stata in grado finora di metter fine al mortale lascito delle armi chimiche, a spesa di esseri innocenti, le cui vite sono state distrutte attraverso il loro uso indiscriminato.”
 
“Due anni fà, l’attacco chimico che ha colpito le zone periferiche di Ghouta, a Damasco, controllate dall’opposizione, e che ha ucciso più di 1400 persone - la maggior parte delle quali civili, tra cui molti bambini - ha provocato proteste in tutto il mondo e ha condotto, il 27 settembre 2013, all’adozione unanime da parte del Consiglio di Sicurezza della Risoluzione 2118, richiedente l’eliminazione del programma siriano per le armi chimiche. Dopo un anno, i leaders del mondo hanno celebrato l’annuncio dell’OCPW secondo cui la maggior parte dell’arsenale chimico dichiarato dal regime siriano era stato distrutto.”
 
“Tuttavia, come riportato da numerose investigazioni indipendenti, dacché la Siria ha aderito alla Convenzione sulle Armi Chimiche, le forze del Presidente Assad hanno usato – e continuano a farlo – altre sostanze tossiche, compreso il gas cloro, nel corso di attacchi sistematici contro aree civili, reiterando la sfacciata violazione del diritto internazionale umanitario. Inoltre, possiamo solo rammaricarci del fatto che finora nessun passo significativo sia stato compiuto al fine di ritenere responsabili coloro che hanno ordinato ed eseguito il massacro di Ghouta e altri attacchi chimici, così come i molti altri terribili crimini e abusi commessi contro la popolazione civile siriana.”
 
“Finora la comunità internazionale è stata negligente nello svolgere il proprio dovere di proteggere i civili ed ha fallito nel tentativo di aiutare a ristabilire la pace in Siria. Come abbiamo costantemente raccomandato dall’inizio del conflitto, essere inflessibili in tema di accountability è l’unico strumento efficace per rompere il ciclo di violenza e terrore in Siria. In questo Giorno della Memoria, la comunità internazionale dovrebbe fare di più che ricordare il passato e porre fine alla sofferenza della popolazione siriana, permettendole di iniziare a costruire daccapo il proprio futuro sulla base della giustizia, dell’uguaglianza e dei diritti umani per tutti”.
 
 
Per ulteriori informazioni  è possibile contattare Gianluca Eramo (MENA Democracy program Coordinator) on geramo@npwj.org or Nicola Giovannini (Press & Public Affairs Coordinator) on ngiovannini@npwj.org or +32-2-548-3915.