NPSG accoglie le misure per sensibilizzazione e impatto precoci, ma mette in guardia contro l’erosione del principio di uguaglianza di fronte alla legge, a prescindere dal proprio ruolo o qualifica ufficiale

The Hague, 28 November 2013

 
Dal 20 al 28 novembre 2013, l’Assemblea degli Stati Parte (ASP) della Corte Penale Internazionale (CPI) si è riunita a L’Aja per la sua dodicesima sessione annuale. Stati Parte, Stati osservatori, organizzazioni internazionali e organizzazioni non governative, tra cui la delegazione di Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG), guidata dal suo Segretario Generale Niccolò Figà-Talamanca, hanno partecipato all’ASP.
 
NPSG ha organizzato due eventi paralleli con la partecipazione della Delegazione d’Italia su due diversi temi. Il primo, riguardante la “Responsabilità per la Siria” si è tenuto il 23 novembre 2013, mentre il secondo, sulla “Complementarietà in Libia”, si è invece tenuto il 26 novembre 2013. Inoltre, il 22 novembre 2013, NPSG ha anche contribuito alla tavola rotonda intitolata “Andare oltre Kampala: riaffermare il valore del mandato delle vittime all’interno del sistema dello Statuto di Roma”, attraverso una dichiarazione orale durante la sessione plenaria dell’ASP da parte di Greta Barbone, Collaboratrice del Programma di Giustizia Penale Internazionale.
 
Dichiarazione di Alison Smith, Consigliere Legale e Direttore del Programma sulla Giustizia Penale Internazionale di Non c’è Pace Senza Giustizia:
 
“La 12ma sessione dell’Assemblea degli Stati Parte (ASP) si è conclusa in modo abbastanza positivo. L’ASP ha nuovamente ribadito buone e solide indicazioni per la Corte riguardo al programma di sensibilizzazione, sottolineando l’importanza della sensibilizzazione precoce e della sua presenza sul campo. Ciò è estremamente importante per far in modo che la Corte continui a concentrarsi sulle vittime e le comunità colpite, poiché è per loro che è stata creata. Il bilancio dei programmi della Corte per il 2014 è stato approvato nonostante all’inizio sembrasse che la discussione sarebbe stata difficile e controversa, poiché uno Stato aveva sollecitato l’approvazione di una “crescita nominale zero” per il prossimo anno. Consideriamo che questo sia un approccio molto pericoloso e invitiamo tutti gli Stati membri a continuare a resistere e a concentrarsi invece sul garantire che la CPI abbia le risorse necessarie, garantendo al contempo l’utilizzo in modo efficiente ed efficace di tali risorse.
 
“Nonostante ciò, questi sono risultati molto importanti, che aiuteranno la Corte a massimizzare il suo impatto durante l’anno venturo e la incoraggiamo ad ottenere il più possibile grazie a quello che è stato stabilito durante la scorsa settimana per fare del 2014 il miglior anno fino ad adesso, per l’operato della Corte e per le vittime e le comunità colpite. Siamo invece delusi dalle nuove regole procedurali che sono state adottate, poiché si avvicinano pericolosamente al contraddire lo Statuto di Roma, ma siamo lieti che non si faccia riferimento ad una eventuale distinzione tra imputati, basata sul loro rango ufficiale che avrebbe costituito una violazione palese dei dettami dello Statuto. Dovremo riflettere più su questa questione e vedere come queste regole procedurali verranno attuate per garantire che non siano passibili di subire un’interpretazione che vada contro il principio di uguaglianza davanti alla legge.
 
“Inoltre, abbiamo avuto discussioni molto fruttuose con tutti gli Stati Parte, gli Stati osservatori e la società civile, sui temi che hanno spinto per la realizzazione del vertice straordinario dell’Unione Africana nello scorso ottobre, inclusa la questione dell’irrilevanza della qualifica ufficiale degli imputati, che è uno dei principi cardine dello Statuto di Roma, e quali sono le conseguenze per un Capo di Stato o di Governo. Ci sono ancora molte questioni da discutere in maggior dettaglio ma pensiamo che il dialogo che si è instaurato rappresenti uno sviluppo positivo e lo accogliamo positivamente come il segno del forte impegno di tutti gli Stati Parte dello Statuto di Roma. Ci auguriamo che questi canali di comunicazione, che coinvolgono tutte le parti interessate, rimangano fruibili e che ci siano anche sviluppi incoraggianti in un futuro prossimo circa l’apertura di un Ufficio di Collegamento con l’Unione Africana ad Addis Abeba.”
 
 
Documentazione

 
NPSG e la CPI
NPSG, membro fondatore della Coalizione delle ONG per la Corte Penale Internazionale (CICC) e da sempre una delle organizzazioni in prima linea nel promuovere la costituzione e la nascita della Corte Penale Internazionale (CPI), ed ora la ratifica universale dello Statuto di Roma, ha preso parte attiva ad ogni sessione della ASP sin dalla sua prima sessione nel 2002, anno in cui la CPI fu fondata.
 
Per maggiori informazioni, contattare Alison Smith all’indirizzo email asmith@npwj.org o al numero +32-2-548-3912 o Nicola Giovannini a ngiovannini@npwj.org o +32-2-548-3915.