ONU/Ginevra: NPSG supporta la campagna per liberare i prigionieri di coscienza in Bahrein

27ma Sessione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, Ginevra, 16 Settembre 2014


 
In occasione della 27ma Sessione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra, Non c’è Pace Senza Giustizia ha supportato il lancio della campagna per liberare i prigionieri di coscienza del Bahrein, che si è tenuto il 16 settembre 2014 durante un evento parallelo organizzato dalla Rete delle ONG Arabe per lo Sviluppo, dall’Osservatorio del Bahrein per i Diritti Umani (Bahrain Human Rights Observatory – BHRO), dall’organizzazione Americani per la Democrazia e i Diritti Umani in Bahrein (Americans for Democracy & Human Rights in Bahrain – ADHRB) e dall’Istituto per i Diritti e la Democrazia del Bahrein.
 
All’evento hanno partecipato Niccolò Figà-Talamanca, Segretario Generale di NPSG, Farida Gulam, membro del BHRO e del Bahrein13 Prisoners of Conscience, Michael Payne, avvocato difensore partner di ADHRB, Jaleela Al-Salman, membro del BHRO e Vice Presidente del Sindacato degli insegnanti del Bahrein e Mohamed al Tajer, avvocato e Coordinatore Generale del BHRO. L’incontro ha beneficiato anche della presenza di Nabeel Rajab, illustre attivista per i diritti umani in Bahrein e presidente del Centro per i Diritti Umani del Bahrein, che è stato rilasciato il 24 maggio 2014 dopo aver trascorso quasi due anni dietro le sbarre.
 
L’incontro ha fornito l’occasione per evidenziare la situazione dei diritti umani in Bahrein, che continua a peggiorare. Tre anni dopo la violenta reazione alle manifestazioni di cittadini che chiedevano riforme politiche, e nonostante i ripetuti impegni presi di fronte al Consiglio delle Nazioni Unite, il regime in Bahrein ha fallito nel portare a termine ogni serio e concreto piano di riforma, per non parlare delle riforme in sè. Peggio ancora, continua a reprimere ogni dissenso pacifico e nega quotidianamente alla maggioranza dei Bahreniti i loro diritti fondamentali. Attivisti della società civile e difensori dei diritti umani, anche minorenni, sono ancora regolarmente soggetti a persecuzioni, detenzione e incarcerazione arbitrarie, maltrattamenti e processi ingiusti e motivati da ragioni politiche per aver partecipato a dimostrazioni pacifiche o aver criticato ufficiali.
 
Se il Governo del Bahrein è seriamente impegnato nella riforma, deve prima di tutto rilasciare senza ulteriore indugio tutti i restanti prigionieri di coscienza e i difensori dei diritti umani detenuti per aver esercitato il loro diritto di libera espressione e di associazione pacifica. Il Governo del Bahrein deve inoltre istituire meccanismi di assegnazione delle responsabilità credibili ed imparziali per affrontare le violazioni passate e per prevenire i continui abusi, come è stato raccomandato dal rapporto della Commisione Indipendente d’Inchiesta del Bahrein (Bahrain Independent Commission of Inquiry - BICI) e dal meccanismo dell’UPR (Universal Periodic Review – Revisione Periodica Universale delle Nazioni Unite). Le autorità del Bahrein dovrebbero inoltre cooperare pienamente con i meccanismi di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite e con i suoi Relatori Speciali, al fine di permettere una valutazione indipendente della situazione dei diritti umani, in particolare riguardo la libertà di riunione e associazione, la situazione dei difensori dei diritti umani, la tortura e il giusto processo.
 
La comunità internazionale dovrebbe entrare in azione per chiedere il rispetto delle convenzioni internazionali e dei diritti umani universali da parte delle autorità del Bahrein. Una transizione realmente democratica in Bahrein sarà raggiunta solo se tutti coloro che sono impegnati in un dialogo pacifico e non violento saranno liberi di contribuire pienamente al processo politico.
 

 

Il progetto di Non c’è Pace Senza Giustizia in Bahrein 
Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) supporta le organizzazioni e gli attivisti per i diritti umani bahreiniti nel loro sforzo di promuovere una riforma politica non violenta e democratica in Bahrein. Si concentra nell’assistenza dei difensori e dei promotori di diritti umani al fine di assicurare un’attribuzione di responsabilità effettiva ed autentica, per le violazioni dei diritti umani passate e presenti, anche tramite presenza, monitoraggio e documentazione.

 
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare: Gianluca Eramo, Coordinatore del Programma per la Democrazia nella regione del Medio Oriente e Nord Africa, email geramo@npwj.org, tel: +32 2 548 39 12; o Nicola Giovannini alngiovannini@npwj.org o +32 2 548 39 15.