# SGBV in # SIRIA ": NPSG conclude la seconda formazione sulla violenza sessuale e di genere

Gaziantep, Turchia - 1 febbraio 2014


 
"Non si può trovare una soluzione duratura in Siria senza coinvolgere le donne siriane in ogni fase del processo con la piena partecipazione al percorso di pace e per il futuro governo del paese". Queste le parole usate da William Hague, Segretario di Stato britannico per gli Affari Esteri e del Commonwealth, nel corso della riunione ad alto livello alla Conferenza di Ginevra II per il processo di pace in Siria, il 22 gennaio 2014.
 
L'inclusione delle donne nel processo di pace è fondamentale per garantire l'uguaglianza, e che tutte le voci vengano ascoltate nel corso del processo. Le donne e i bambini sono le principali vittime della violenza e dei crimini commessi in Siria, come attestato dalla realtà drammatica delle comunità di sfollati e rifugiati, dai rapimenti e sparizioni e altri crimini sistematici in Siria. Eppure la maggior parte delle volte cadono nel silenzio e rischiano di essere dimenticati, soprattutto nei corridoi del potere.
 
L'unico modo per evitare questa situazione è quello di promuovere la consapevolezza. È fondamentale garantire un sostegno efficace e organizzare in modo appropriato la documentazione e il monitoraggio di questi problemi, al fine di costruire un sistema di responsabilità, assicurando i responsabili alla giustizia, ed impedire che le esperienze di donne e bambini vengano dimenticate anche nella fase post-bellica.
 
Questo è l'obiettivo principale della formazione "# SGBV in # SIRIA – uno sguardo alla violenza sessuale e di genere", tenutosi a Gaziantep tra il 28 gennaio e il 1 febbraio 2014 e organizzata da Non c'è Pace Senza Giustizia (NPSG), in collaborazione con Kirkayak Art Center e il Centro di Documentazione delle Violazioni, con il sostegno del Ministero britannico degli Esteri e del Commonwealth e il Ministero degli Affari Esteri italiano.  
 
Il corso di SGBV ha offerto una formazione approfondita sulla violenza sessuale e di genere, esaminando la situazione concreta sul campo e le esigenze all'interno della Siria confrontando lo scenario dei diritti umani internazionali e del diritto umanitario nonché gli strumenti di monitoraggio per le violazioni dei diritti umani. A tal fine, la formazione ha fornito le tecniche ed i meccanismi per un monitoraggio sicuro delle violazioni sessuali e di genere e dei diritti umani per sostenere gli sforzi di ora e quelli futuri per la responsabilità in Siria. 

 

 
La formazione ruotava attorno a uno scenario sulla violenza sessuale e di genere in Siria, che è stato costruito sulla base delle discussioni con i partecipanti il primo giorno della formazione. Questo scenario ha sostenuto il corso di formazione, fornendo una pratica serie di dati attraverso i quali i partecipanti hanno esaminato le varie leggi e le norme che possono aiutare a combattere e a affrontare la violenza sessuale e di genere internazionale e siriana. Questi includevano strumenti sui diritti umani e umanitari, e i loro equivalenti nazionali, per far conoscere ai partecipanti il quadro giuridico internazionale e siriano. I formatori hanno inoltre utilizzato queste discussioni per far esplorare l'effettiva attuazione di fronte ai tribunali penali internazionali e nazionali e di altri meccanismi di responsabilità, in particolare sulla violenza sessuale e di genere
 
Il corso ha esaminato la raccolta, la valutazione e l'archiviazione sicura e la diffusione delle informazioni, ed ha fornito ai partecipanti competenze e pratiche concrete ed efficaci che possono essere utili nel loro lavoro quotidiano sul campo.
 
Parte del programma era incentrato sulla sensibilizzazione alla sicurezza e l'identificazione del trauma per potenziare la capacità di attivisti per i diritti umani e i loro interlocutori a lavorare sulla violenza sessuale e di genere in modo sicuro.
 
 
Documentazione:

 

Progetto di NPSG in Siria sulla giustizia e responsabilità
Questo corso di formazione fa parte di un progetto di NPSG che mira ad assistere le organizzazioni e reti della società civile esistenti e nascenti a contribuire più efficacemente alla documentazione e alla discussione politica sulla giustizia di transizione siriana, che aiuterà inoltre il paese a dirigersi verso le istituzioni che abbraccino principi di democrazia e pluralismo e che offrano riparazione alle vittime, attribuzione delle responsabilità per le violazioni dei diritti umani e promozione della riconciliazione. Lo fa in parte attraverso la condivisione di informazioni e la formazione, e in parte attraverso il rafforzamento delle capacità tra gli attori della società civile siriana di ricevere e coordinare l'assistenza esterna, specialmente su questioni di giustizia transitoria e responsabilità.
L'obiettivo a lungo termine di questo progetto è quello di promuovere la democrazia e la tutela dei diritti umani incorporando la giustizia di transizione e responsabilità al processo decisionale sulla risoluzione dei conflitti e la stabilità, lo sviluppo e la pianificazione di ricostruzione in Siria.
L'obiettivo strategico del progetto è quello di sostenere la società civile siriana a giocare un ruolo attivo in materia di giustizia di transizione e di responsabilità includendo sostegno e documentando le violazioni dei diritti umani, tra cui ricezione, raccolta, collazione, confronto, elaborazione e memorizzazione in modo sicuro delle informazioni, documentazione, materiali e analisi allo scopo di stabilire ciò che è accaduto e ricostruire i processi decisionali che hanno comportato violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani in Siria dal marzo 2011.
 
Attività recenti: :

 
Per maggiori informazioni contattare Hadi Al- Khatib all’indirizzo email hadi@npwj.org o Nicola Giovannini a ngiovannini@npwj.org o +32-2-548-3915.