Siria: SIOI e NPSG concludono il secondo corso di formazione sulla Carta Umanitaria SPHERE

Gaziantep, Turchia, 9 maggio 2014


 

La guerra non porta solamente violenza e morte; è anche una immensa tragedia umanitaria che colpisce sproporzionatamente la popolazione civile, soprattutto donne e bambini. La crisi siriana è un esempio emblematico e drammatico di questa realtà. La sofferenza della popolazione siriana rimane enorme e la situazione per la popolazione, sia all’interno che all’esterno del Paese, continua a deteriorare ad un tasso allarmante. Quasi metà della popolazione è stata costretta a lasciare le proprie case. Secondo quanto riportato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (OCHA), circa 9.3 milioni di persone in Siria hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria, compresi 6.5 milioni di sfollati.
 
Costruire le competenze dei gruppi della società civile siriana e degli attivisti per i diritti umani è stato uno dei principali obbiettivi del corso di formazione SPHERE, tenutosi dal 4 al 9 maggio 2014 a Gaziantep, Turchia. Questo corso di 6 giorni è stato il secondo corso di formazione organizzato dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) e Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG), in collaborazione con il Centro d’arte Kirkayak e con il supporto del Ministero Italiano per gli Affari Esteri. Lo scopo era di far conoscere ai partecipanti il manuale SPHERE, Carta Umanitaria e Standard Minimi nella Risposta Umanitaria, il complesso di principi comuni più largamente noto e internazionalmente riconosciuto per qualità e attribuzione delle responsabilità nel settore umanitario.

 

 

I partecipanti, la cui gran parte proveniva dalle regioni nord della Siria (Aleppo, Hasak, Idlib) ma anche da Damasco e Deir Ezzor, rappresentavo diversi gruppi e ONG che lavorano all’interno dei campi profughi, anche in zone di conflitto, o organismi di coordinamento siriani impegnati nella risposta umanitaria.
 
Il corso si è focalizzato su come usare gli Standard Minimi per pianificare, effettuare e monitorare l’assistenza umanitaria, tenendo in considerazione i principi e i criteri elaborati dalla comunità internazionale. A tale riguardo, tutte le azioni sono guidate dallo scopo di lavorare “per un mondo dove il diritto per ristabilire una propria vita e dei propri mezzi di sostentamento per tutte le persone che hanno subito disastri venga riconosciuto e applicato in modi che rispettano la loro voce e che promuovano la loro dignità, necessità e sicurezza”. Gli esercizi pratici e i casi di studio presentati durante il corso di formazione hanno permesso ai partecipanti di contestualizzare gli Standard Minimi e di interagire con i problemi che hanno ogni giorno nel loro lavoro in Siria, focalizzandosi non solo sulla parte teorica di qualsiasi risposta umanitaria, ma anche considerando la situazione sul terreno.

 
Il progetto di NPSG sulla giustizia e sull’attribuzione della responsabilità
Questo corso di formazione di sei giorni è parte di un progetto di NPSG che aspira a ridurre l’aspettativa di impunità e contribuire alla costruzione di una cultura di attribuzione delle responsabilità. Il fine è supportare i cittadini nella loro richiesta di attribuzione delle responsabilità e giustizia per le violazioni commesse giornalmente negli ultimi tre anni ed allo stesso tempo, dotare giudici e avvocati degli strumenti necessari per soddisfare tale domanda. Il fulcro del progetto sono una serie di di formazioni e attività di perorazione, condotte a Gaziantep, Turchia, vicino al confine siriano, con giudici, avvocati e società civile siriani, che possono riportare in Siria e nel loro lavoro, le loro competenze e, cosa più importante, la loro aspirazione di giustizia L'obiettivo di lungo termine di questo progetto è quello di promuovere la democrazia e la tutela dei diritti umani incorporando la giustizia di transizione e responsabilità al processo decisionale sulla risoluzione dei conflitti e la stabilità, lo sviluppo e la pianificazione di ricostruzione in Siria. L'obiettivo strategico del progetto è quello di sostenere la società civile siriana a giocare un ruolo attivo in materia di giustizia di transizione e di responsabilità includendo sostegno e documentando le violazioni dei diritti umani, tra cui ricezione, raccolta, collazione, confronto, elaborazione e memorizzazione in modo sicuro delle informazioni, documentazione, materiali e analisi allo scopo di stabilire ciò che è accaduto e ricostruire i processi decisionali che hanno comportato violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani in Siria dal marzo 2011.
 
 
 
Attività recenti:

 
Per ulteriori informazioni contattare Hadi Al-Khateeb all’indirizzo hadi@npwj.org o Nicola Giovannini all’indirizzo ngiovannini@npwj.org oppure al numero +32-2-548-3915