Cosa vuol dire discriminazione contro le persone LGBTI?

 
 
La non-discriminazione è, senza eccezioni, un principio fondamentale delle norme internazionali in materia di diritti umani, enumerato in numerosi strumenti legali in tutto il mondo, a livello nazionale ed internazionale.
 
Legislazioni che proibiscono la discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale sono state approvate in numerosi paesi dell'Europa Occidentale, così come in Australia, Brasile, Canada e Stati Uniti. Nel 1994, il Sudafrica è stato il primo Stato africano a proibire tale discriminazione all'interno della sua Costituzione, mentre tuttora altri Paesi del mondo stanno prendendo in considerazione disposizioni costituzionali simili. Un certo numero di Paesi, inoltre, ha cominciato a concedere lo status di rifugiato a coloro che temono di subire persecuzioni nel loro Paese d'origine a causa dell'orientamento sessuale. Organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, inoltre, hanno approvato dichiarazioni sui diritti umani che includono provvedimenti volti alla protezione degli individui sulla base del loro orientamento sessuale ed identità di genere.
 
Ciò nonostante, la realtà di tutti i giorni per milioni di Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender e Intersex (LGBTI) in giro per il mondo rimane sfortunatamente non influenzata da tali provvedimenti, ed inoltre i diritti ed il grado di protezione riconosciuti alle persone LGBTI spesso,  nella pratica, divergono da quelli fissati dalle norme internazionali sui diritti umani.
 
Le leggi che riguardano le persone LGBTI variano notevolmente a seconda del Paese e della regione del mondo considerata. Si va dal riconoscimento giuridico del matrimonio omosessuale o altri tipi di partnership, all'ergastolo o addirittura alla pena di morte come punizione per coloro che esercitano attività sessuali con persone del loro stesso sesso. La legislazione relativa alle persone LGBTI include, ma non  in maniera limitante, leggi che regolano: sodomia, lesbismo, età del consenso per  l'attività sessuale  con persone dello stesso sesso (tra cui, a volte, per le persone LGBTI, le età per il consenso sono più alte), riconoscimento da parte dello Stato delle relazioni tra persone dello stesso sesso,  diritto di adozione per le persone LGBTI, leggi in materia di criminalità e violenza nei confronti delle persone LGBTI. Purtroppo, in molti Paesi del mondo, la legislazione è utilizzata come mezzo per negare, anziché proteggere,  i diritti umani fondamentali delle persone LGBTI , incluso quello di non discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale.
 
Alle persone LGBTI possono essere negati i diritti fondamentali non solo attraverso speciali norme penali, ma anche attraverso pratiche quotidiane che sono intenzionalmente trascurate o addirittura sostenute da istituzioni dello Stato e  atteggiamenti sociali. La distinzione tra le discriminazioni che si verificano nel privato e quelle che hanno invece luogo nella sfera pubblica, assieme all'attenzione quasi esclusiva dello Stato su quest'ultima sfera, sono serviti a oscurare molti degli abusi perpetrati nella sfera privata della casa. Inoltre, le nozioni convenzionali di responsabilità dello Sstato trascurano il fatto che la maggior parte dei governi, sistematicamente, non intervengano per difendere violazioni dei diritti umani. Questa sistematica negligenza da parte dello Stato, assieme all'invocazione della santità dell'istituzione della famiglia da parte di istituzioni religiose ed ambienti privati, contribuisce a legittimare gli abusi.
 
A dispetto del principio di non discriminazione, alle persone LGBTI vengono negati - sia dalla legge sia nella pratica – i fondamentali diritti civili, politici, sociali ed economici. Riconoscere che la persecuzione sulla base dell'orientamento sessuale è una violazione dei fondamentali diritti umani è un primo passo essenziale verso una soluzione per le violazioni dei diritti umani nei confronti delle persone LGBTI.
 
 
 
LESBICHE, GAY, BISESSUALI, TRANSGENDER E INTERSEX NON RIVENDICANO ALCUN DIRITTO “SPECIALE” O “COMPLEMENTARE”, MA CHIEDONO SOLO IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI FONDAMENTALI.