Egitto: Non c’e’ Pace Senza Giustizia si congratula con Saad Eddin Ibrahim, dissidente egiziano in esilio, dopo la decisione della Corte d’Appello di ribaltare la sentenza, basata su false accuse, che lo condannava a due anni di reclusione

Bruxelles, 26 maggio 2009

 
Dichiarazione di Sergio Stanzani e Niccoló Figa-Talamanca, Presidente e Segretario di Non c’è Pace Senza Giustizia:
 
"Non c'è Pace Senza Giustizia (NPSG) accoglie con favore la decisione della Corte di Appello egiziana, annunciata lunedi scorso, di rovesciare la sentenza di condanna a due anni di reclusione per il dissidente egiziano Saad Eddin Ibrahim, condannato in contumacia il 2 agosto 2008 con l’accusa di aver “macchiato la reputazione dell’Egitto” in una serie di articoli e discorsi sulla cittadinanza e la democrazia in cui aveva criticato il regime egiziano. Questa non è la prima volta che il Professor Ibrahim viene assolto da un tribunale egiziano, dopo essere stato processato sulla base di false accuse – per aver   “diffamato l’Egitto” e per aver accettato finanziamenti della Commissione europea senza autorizzazione per il suo Centro di Studi sociali e per lo sviluppo Ibn Khaldun , per il quale ha già scontato una pena dal 2000 al 2003.
 
Il Professor Ibrahim è un amico di vecchia data e partner di NPSG e ammiriamo profondamente la sua dedizione alla promozione della democrazia e dei diritti umani, e stimiamo molto per la sua battaglia pacifica e accademica per il beneficio dell’ Egitto e del mondo arabo.
 
L'anno scorso, dopo l'annuncio della sua condanna, NPSG ha lanciato un appello volto a denunciare la continua persecuzione giudiziaria del professor Ibrahim da parte delle autorità egiziane, impedendogli di di esercitare i suoi fondamentali diritti di libertà di pensiero e di espressione. L’appello, sostenuto da attivitsti democratici e personalità di 14 paesi della regione MENA, denunciava il protrarsi della persecuzione del Professor Ibrahim nel suo paese, fatto che danneggia l’immagine dell’Egitto più di quanto danneggi l’immagine di questo noto difensore dei diritti umani e della democrazia in Egitto e in tutto il mondo arabo.
 
La decisione della Corte rafforza ulteriormente il continuo sostegno di NPSG nei confronti di coloro che, nella regione MENA, dedicano le loro vite alla promozione dei valori democratici e al rispetto dei diritti umani. Ci auguriamo che questo sia un primo segnale positivo verso una riconciliazione tra il regime egiziano e l'opposizione, e incoraggiamo le autorità politiche e giudiziarie dell'Egitto a far cadere le restanti accuse nei confronti del Prof. Ibrahim, consentendogli così di tornare, come un uomo libero, al suo paese ".
 
 
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