Siria: NPSG conclude il secondo corso di formazione di “Investigazione forense in casi di violenze a sfondo politico e sparizioni forzate”

Gaziantep, Turchia, 14 febbraio 2014


 
 

Attribuzione delle responsabilità e riparazione per le violazioni dei diritti umani presenti e passate subite dalla popolazione civile devono essere centrali se si vuole dare una qualche speranza al raggiungimento di una riconciliazione, pace e stabilità durature. A questo proposito, Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) accresce le potenzialità della società civile siriana, degli attivisti per i diritti umani e la democrazia, e ne sostiene gli sforzi, per documentare crimini ed abusi commessi in Siria, anche alla luce di possibili investigazioni penali internazionali ed eventuali procedimenti.
 
Come parte di questo lavoro, NPSG ha organizzato dal 11 al 14 febbraio 2014 un corso di formazione su “Investigazione forense in casi di violenze a sfondo politico e sparizioni forzate in Siria”, insieme al Unità di Coordinamento dell'Assistenza (Assistance Coordination Unit - ACU), Centro di Documentazione delle Violazioni (Violations Documentation Centre - VDC) ed il Kirkayak Art Center (KSM), e con il supporto del Ministero degli Esteri italiano e l’Ufficio per gli Esteri ed il Commonwealth britannico. Il corso si è svolto nella città di Gaziantep, nel sud della Turchia, dove si sono stabilite un numero di organizzazioni internazionali governative e non, dall'inizio della crisi siriana.
 
Si tratta del scondo corso svolto da NPSG sul tema delle investigazioni forensi e sparizioni forzate in Siria, ed era specificamente organizzato sull abase di raccomnadazioni emerse durante il primo corso, tenuto in novembre scorso.Tra i partecipanti, avvocati, dottori e rappresentanti di ONG ed associazioni informali che lavorano su indagini e raccolta di prove in Siria, da Aleppo, Damasco e dintorni, e Idlib, così come ex-membri della polizia siriana che si trovano ora in Turchia. I relatori del corso di formazione erano esperti nelle varie aree coperte dal corso stesso: Mercedes Salado Puerto e Analia Gonzalez Simonetto, entrambi membri del Team Antropologo Forense Argentino (Argentine Forensic Anthropology Team - EAAF), e Toby Cadman, specialista di lungo corso in casi di giustizia penale internazionale.
 

 

 

Il corso ha fornito una formazione approfondita su tutti gli aspetti importanti di prove forensi in indagini penali, con un enfasi sui casi di violenza a sfondo politico e sparizioni forzate. Aree specifiche di discussione includevano il recupero di dati ante-mortem dai familiari della vittima, questioni riguardanti persone scomparse; l’indagine ed il recupero di scene del crimine; archeologia ed antropologia forense e genetica; identificazione di resti umani incluse preparazione di rapporti e presentazione di risultati medici; ed interazione tra scienza forense e diritto penale internazionale.
 
Come per altri corsi, questa formazione includeva esercizi pratici e ruotava intorno allo scenario relaistico ricostruito sulla base di procedure e sfide derivanti da indagini svolte precedentemente in Siria. I formatori hanno mostrato esempi di materiali usati nel loro lavoro, spiegando le corrette tecniche di conservazione di prove organiche. Questo scenario era la base per il resto del corso, fornendo un insieme di aspetti pratici attraverso i quali esaminare i vari standard normativi, nazionali ed internazionali, su antropologia forense e sparizioni. Questo includeva strumenti di diritto internazionale umanitario e diritti umani e gli equivalenti nazionali, per poter mettere al corrente i partecipanti riguardo il quadro normativo nazionale ed internazionale.
 

 
Documentazione:

 
Progetto di NPSG in Siria sulla giustizia e responsabilità
Questo corso di formazione fa parte di un progetto di NPSG che mira ad assistere le organizzazioni e reti della società civile esistenti e nascenti a contribuire più efficacemente alla documentazione e alla discussione politica sulla giustizia di transizione siriana, che aiuterà inoltre il paese a dirigersi verso le istituzioni che abbraccino principi di democrazia e pluralismo e che offrano riparazione alle vittime, attribuzione delle responsabilità per le violazioni dei diritti umani e promozione della riconciliazione. Lo fa in parte attraverso la condivisione di informazioni e la formazione, e in parte attraverso il rafforzamento delle capacità tra gli attori della società civile siriana di ricevere e coordinare l'assistenza esterna, specialmente su questioni di giustizia transitoria e responsabilità.
L'obiettivo a lungo termine di questo progetto è quello di promuovere la democrazia e la tutela dei diritti umani incorporando la giustizia di transizione e responsabilità al processo decisionale sulla risoluzione dei conflitti e la stabilità, lo sviluppo e la pianificazione di ricostruzione in Siria.
L'obiettivo strategico del progetto è quello di sostenere la società civile siriana a giocare un ruolo attivo in materia di giustizia di transizione e di responsabilità includendo sostegno e documentando le violazioni dei diritti umani, tra cui ricezione, raccolta, collazione, confronto, elaborazione e memorizzazione in modo sicuro delle informazioni, documentazione, materiali e analisi allo scopo di stabilire ciò che è accaduto e ricostruire i processi decisionali che hanno comportato violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani in Siria dal marzo 2011.
 

Attività recenti:

 

Per maggiori informazioni contattare Hadi Al- Khatib all’indirizzo email hadi@npwj.org o Nicola Giovannini a ngiovannini@npwj.org o +32-2-548-3915.