Storia del programma

 

La Conferenza di Sana'a sulla Democrazia, i Diritti Umani ed il ruolo della Corte Penale Internazionale
 
La partecipazione di NPWJ nella promozione della democrazia e della legalità nella Regione MENA risale al gennaio 2004 quando fu organizzata la Conferenza di Sana Inter-governativa sulla Democrazia, i Diritti Umani ed il ruolo della Corte Penale Internazionale. La Conferenza di Sana fu un evento senza precedenti per aver raccolto più di 40 Ministeri dai Paesi del Medio Oriente e Nord Africa da un lato, e società civile (parlamentari, ONG, giornalisti, attivisti dei diritti umani) dall’altro, insieme, per la prima volta, per discutere la democratizzazione della regione.
 
La Conferenza venne condotta con il supporto politico e finanziario dell’UE, il Programma di Sviluppo dell’ONU (UNDP) ed i governi del Canada, Francia, Italia, Irlanda, dei Paesi Bassi, Svizzera e del Regno Unito, e vide la partecipazione di più di ottocento persone rappresentanti 52 Paesi. La conferenza si concluse con l’adozione all’unanimità della Dichiarazione del Governo della Regione del Sana, dove essi si impegnarono a mettere in pratica i principi della democrazia ed i diritti umani; rafforzare il ruolo delle donne e la loro partecipazione; assicurare l’eguaglianza prima della legge e del diritto per un processo giusto; rinforzare il ruolo delle istituzioni giuridiche internazionali e coinvolgere la società civile in questo processo di riforma.
 
La Conferenza di Sana fu un momento pionieristico nel quale si incluse la piena partecipazione degli attori non statali all’interno di una regionale conferenza governativa su questioni di riforma democratica ed uno degli esiti fu che i partecipanti del governo misero in rilievo nella Dichiarazione Finale che, “un governo democratico corretto e rispettoso dei diritti umani richiede un libero funzionamento, ben organizzato, un’intensa e responsabile società civile”.
 
Il Dialogo di Supporto alla Democrazia
 
Nel contesto del “Forum per il Futuro” che stabilisce di far avanzare i valori universali di dignità umana, democrazia, opportunità economiche e giustizia sociale, il programma DAD è destinato ad incoraggiare un dialogo produttivo tra società civile, governi e parlamenti del Medio Oriente e Nord Africa (MENA), integrando la partecipazione di intellettuali non governativi, personaggi politici, rappresentanti dei media ed esperti della società civile e promuovendo specifiche iniziative di riforma su questioni relative alla riforma politica, democrazia e diritti umani.
 
Per realizzare questo obiettivo, i governi dell’Italia, Turchia e Yemen, come governi sponsor del DAD, hanno sottoscritto un processo di consultazione con le loro controparti ONG, che ha portato alla presentazione del programma DAD all’incontro del Forum per il Futuro tenutosi a Rabat nel dicembre 2004. Le ONG partner di DAD sono il Centro d’Informazione sui Diritti Umani ed il Training (HRITC) dello Yemen, NPWJ dell’Italia, e la Fondazione di Economia e Studi Sociali turca (TESEV).
 
Iniziative 2005
 
Nel 2005 NPWJ giocò un ruolo coordinativo per il finanziamento e la realizzazione del primo anno di attività del programma DAD. Attuando la priorità tematica sul Pluralismo Politico ed i Processi Elettorali, NPWJ organizzò un corso introduttivo sul Pluralismo Politico ed i Processi Elettorali nella Regione MENA - tenutosi al Monastero di San Niccolò a Venezia dal 21 al 23 luglio 2005 – che vide la partecipazione di più di 120 partecipanti, inclusi i leader politici e della società civile da 19 Paesi della Regione come anche dall’Europa e dagli USA. I partecipanti al workshop di Venezia elaborarono un gruppo di raccomandazioni che andarono a costituire la base per le discussioni tra rappresentanti governativi e attori non statali dalle Regioni MENA, il G8 e altri partner al Colloquio Internazionale di Rabat sul Pluralismo Politico ed i Processi Elettorali del 1-3 ottobre 2005, organizzata da NPWJ in collaborazione con il Governo italiano e del Marocco e le ONG marocchine, “Marocco 2020”.
 
La Dichiarazione Finale di Rabat, approvata da più di 400 partecipanti, che comprendeva delegazioni governative ed attori non statali da 32 Paesi della Regione MENA, G8 e altri partner, come pure rappresentanti delle istituzioni internazionali e regionali, mise in rilievo che il pluralismo politico sia un valore universale che i Paesi MENA dovrebbero anche salvaguardare e rinforzare, in particolare attraverso la promozione della partecipazione più ampia possibile dei cittadini nella vita politica e negli affari pubblici; come pure l’attuazione di misure legislative democratiche tendenti alla libertà di espressione ed associazione. I partecipanti sottolineano anche l’importanza di accesso ai media e alla libera, pubblica, diversificata informazione come essenziale al pluralismo democratico e mise in rilievo che, all’interno del processo politico specifico di ogni Paese, un processo elettorale viene considerato soddisfacente qualora esso rispetti i principi dell’OSCE su libere e trasparenti elezioni.
 
Il Colloquio di Rabat fornì un importante opportunità per i partecipanti governativi di rinnovare i loro impegni nel rinforzare le basi della democrazia ed ampliare il proposito di partecipazione nella vita politica e negli affari pubblici. Inoltre, è stato costituito il primo incontro di alto livello dedicato al diretto scambio di vedute sui processi politici tra rappresentanti governativi e attori non statali nella Regione, la società civile, in particolare partiti politici ed organizzazioni non governative, sono stati riconosciuti, nella dichiarazione finale, come “legittime controparti del dialogo nel processo di costruzione della democrazia”.
 
Gli esiti del Colloquio di Rabat hanno portato al secondo incontro del Forum per il Futuro, l’incontro annuale dei Ministeri degli Affari Esteri dal G8 ai Paesi MENA, tenutosi a Bahrain l’11 ed il 12 novembre 2005.
NPWJ, insieme ai co-sponsor governativi e ai suoi partner ONG del DAD, fu presente all’incontro ministeriale per presentare un documento comune ed unitario illustrante le correnti conquiste del programma DAD, incluse le segnalazioni proposte ai diversi eventi. Il Forum encomiò il lavoro del programma DAD nel promuovere i principi che dialogo e cooperazione tra Governi e società civile quale componente fondamentale dei processi di riforma democratica.
Avendo discusso le raccomandazioni degli incontri DAD, il Forum incoraggiò ulteriormente il lavoro su queste proposte e decise che il processo di consultazione sarebbe continuato tra i membri del Forum ed o co-sponsor DAD al fine di sviluppare un ulteriore lavoro cooperativo in queste aree. In particolare le raccomandazioni degli incontri di Venezia e Rabat furono esplicitamente ed autorevolmente richiamate nel comunicato della Fondazione per il Futuro come uno dei principali fattori conduttori del comunicato.
 
Iniziative 2006
 
Come a seguito del workshop a Venezia e al Colloquio di Rabat, NPWJ portò avanti un lavoro addizionale su livello nazionale e sub-regionale in modo da contribuire al rafforzamento di reti regionali formali ed informali che includono professionisti, rappresentanti della società civile ed esperti governativi rilevanti per aumentare la consapevolezza delle questioni sollevate e per permettere le migliori pratiche da essere condivise a questo livello come pure valutare il progresso in particolare le aree di riforma democratica. In particolare, il “Centro di Transizione della Democrazia Kawakibi” fu creato come un risultato diretto di questo lavoro, e continuerà ad essere coinvolto nelle attività di NPWJ nella Regione MENA.
 
All’interno della struttura del programma di consultazione tematica del DAD sul rafforzamento della partecipazione femminile nella vita pubblica, attuato dal governo turco e dalla Fondazione Economica e degli Studi Sociali Turca (TESEV), NPWJ ha partecipato attivamente a due seminari tenutisi ad Istanbul il 20-21 giugno 2005 e il 6-7 febbraio 2006, e alla Conferenza Intergovernativa tenutasi ad Ankara il 22-23 marzo 2006 duplicando il modello di interazione peer-to-peer tra Governi ed attori non statali pionieristici al Colloquio di Rabat.
 
Nel giugno 2006, NPWJ insieme al Governo dello Yemen e la sua controparte ONG, l’HRITC, organizzarono la Conferenza Internazionale di Sana sulla Democrazia, le Riforme Politiche e la Libertà di Espressione, come principale evento conclusivo del primo anno del processo DAD.
L’obiettivo della Conferenza Internazionale di Sana fu di valutare il progresso fatto nel dialogo per la riforma democratica nella Regione dalla Conferenza di Sana sulla Democrazia, i Diritti Umani ed il ruolo della Corte Penale Internazionale nel gennaio 2004, e in particolare attraverso il processo DAD e altre iniziative, facilitando e rafforzandone altre, realizzate nella Regione nei trascorsi pochi anni.
 
NPWJ giocò un ruolo massimo nell’organizzazione della conferenza ed il suo risultato di successo, includendo un ruolo strumentale durante i complessi negoziati sul Comunicato Finale, che risultarono nella sua adozione dal consenso. Nell’occasione del terzo incontro del Forum del Futuro, tenutosi in Giordania, nel Mare Nero, il 30 novembre e 1 dicembre 2006, una delegazione di NPWJ comprendente attori non statali dalla Regione, insieme ai co-sponsor governativi del DAD ed il loro partner ONG, erano presenti Burocrati esperti e sessioni ministeriali per presentare un unitario e comune documento illustrante i due anni di attività e i risultati del programma DAD, come pure la visione futura per realizzare gli obiettivi del programma e creare un duraturo e sostenibile impatto sulla Regione.
 
Questo programma è diventato la base del contributo della linea politica italiana al Summit G8 del Sea Island nel giugno 2004, portando all’adozione del “Partnership per il Progresso e un Futuro Comune”, e l’istituzione del DAD, condotto dall’Italia, Turchia e Yemen all’interno del contesto di iniziative sottoscritto al “Forum per il Futuro”, un’informale situazione di dialogo tra i Paesi della più ampia regione del Medio Oriente e Nord Africa (MENA), il Gruppo delle otto (G8) democrazie industrializzate e altri. Al primo incontro del Forum sul Futuro tenutosi a Rabat nel dicembre 2004, i governi dell’Italia, della Turchia e dello Yemen presentarono un piano concreto di azione per il programma DAD per incoraggiare un dialogo prodottivo tra società civile e governi della Regione MENA, integrando la partecipazione con attori non governativi, leader politici rappresentanti dei media e società civile, e sviluppando specifiche iniziative su questioni relative alle riforma politiche, alla democrazia e ai diritti umani.
 
Iniziative 2007
 
Nel corso dell’anno 2007, le attività di NPWJ nella regione, mirante a dare effetto alla volontà espressa nella Dichiarazione Finale di Rabat “di iniziare un principio di dialogo tra governi ed attori non statali su profonde questioni politiche, con una visione rivolta alla promozione del pluralismo politico e del governo elettorale”, trasponendo a livello nazionale lo stesso tipo di efficace partecipazione della società civile nel dialogo e decision-making unitario. Le attività, miranti a consolidare e rafforzare la capacità della società civile di interagire efficacemente con i governi; attuando a livello nazionale gli impegni sottoscritti al colloquio sulla libertà di associazione e la partecipazione della società civile nel processo di riforma; ed infine, sottoscrivendo specifiche consultazioni per raggiungere un reale progresso sulla questione della partecipazione della società civile nel processo politico, concentrato su tre Paesi obiettivo nel Golfo, nel Mashreq e nelle sub-regioni Maghreb, notevolmente : Marocco, Qatar e Giordania.
 
Il 26-27 marzo 2007 NPWJ ha organizzato, in collaborazione con KADEM (Centro di Transizione Democratica Kawabi), l’OMDH (l’Organizzazione marocchina per i Diritti Umani) e l’AIHR (l’Istituto Arabo per i Diritti Umani), un incontro che gli attivisti della democrazia intensa, selezionati tra gli accademici ed i rappresentanti della società civile, dal Marocco, dall’Algeria, dalla Giordania e dal Libano. L’incontro conferisce un’opportunità di istituzionalizzare il trasferimento e il processo di apprendimento della conoscenza della transizione democratica nella Regione MENA, promuovendo la partnership e la cooperazione tra società civile e università, e sviluppando le abilità professionali necessarie alla società civile per entrare in effettiva interazione con strutture statali, come pure incardinando correttamente e sistematizzando il contributo della società civile al processo di decision-making. L’incontro ha avuto principalmente il carattere della società civile, ma la partecipazione di rappresentanti governativi di alto livello ha rappresentato un ulteriore esempio e un modello di consultazione tra società civile e istituzioni governative.
 
La Conferenza di Doha, organizzata dal Comitato Nazionale dei Diritti Umani del Qatar, insieme al Centro Ibn Kaldhun del Dott. Saad Ibrahim e a NPWJ, ha avuto luogo del 27-29 maggio 2007, fornendo un modello di consultazione tra società civile e istituzioni, sia a livello regionale che nazionale, anche per altri Paesi nella Regione, raccogliendo più di 300 partecipanti in tutto.
NPWJ si prese, in particolare, la responsabilità di organizzare ed elaborare la struttura politica e concettuale per i temi del ruolo di attori esterni della Giustizia Transnazionale. La conferenza di tre giorni ha fornito un’opportunità per analizzare i vari argomenti relativi alle riforme politiche e alla democratizzazione nella Regione araba, offrendo un’ulteriore occasione di riflessione sulla condizione del gioco all’interno delle Regioni MENA ed elaborare le priorità e le strategie miranti a rinforzare e consolidare il processo democratico della Regione. La conferenza fu anche l’occasione per il lancio e per il primo ampio incontro della Fondazione Araba sulla Democrazia (ADF), una locale e indipendente organizzazione non governativa, con un mandato per sostenere la promozione della democrazia attraverso la Regione MENA, lungo i confini che furono delineati dalla società civile attraverso il programma DAD a Venezia nel luglio 2005 e riaffermare in concorso con i Governi della Regione al Colloquio di Rabat nell’ottobre 2005. L’ADF rafforza ed è complementare ad altri simili iniziative quali la Fondazione per il Futuro, avviate al Forum per il Futuro di Bahrain nel novembre 2005. L’Italia fu rappresentata al più alto livello, con la partecipazione di Emma Bonino, il Ministro del Commercio Estero e degli Affari Esteri.
 
NPWJ, in collaborazione con KADEM e l’Istituto Reale sugli Studi Inter-religiosi, organizzato ad Ammam una serie di “Tavole Rotonde sulle organizzazioni della società civile di pianificazione strategica per la riforma democratica” dal 17 al 19 giugno. L’incontro ebbe un principale carattere di “società civile”, offrendo un’opportunità per sviluppare le abilità necessarie per la società civile di entrare in effettiva interazione con le strutture statali come pure canalizzare correttamente e sistematizzare il contributo della società civile al processo decisionale. Le tavole rotonde hanno offerto un’occasione fertile per raccogliere i sostenitori della democrazia dal Paese e dalla Regione come pure le organizzazioni internazionali per cambiare opinioni ed idee sulle attuali e future attività miranti a rafforzare e consolidare la riforma democratica all’interno della Regione.
Le attività di partner del DAD, la preparazione del Forum del Futuro di questo anno come pure l’informazione circa l’evoluzione della Fondazione per il Futuro e quella della Democrazia Araba sono state il nocciolo dell’incontro di tre giorni.
 
Il 22-23 ottobre 2007, una delegazione di NPWJ era presente ad un incontro subministeriale del Forum per il Futuro, che si tenne a Berlino (Germania), l’annuale incontro del G8 e dei Paesi del Medio Oriente e Nord Africa (MENA), il cui scopo è di esaminare la condizione del gioco della riforma democratica nella Regione. La delegazione di NPWJ era composta da importanti attori non statali dalla Regione, tra cui Mr. Saad Eddin Ibrahim, direttore del Centro Ibn di Kalhun in Cairo, Mr. Bakthior Amin, Primo Ministro iracheno per i Diritti Umani e Presidente dell’Alleanza Internazionale per la Giustizia, Mr. Mohsen Marzouk, coordinatore generale del Centro di Transizione della Democrazia di Al-Kawakibi e Mrs Brigitte Chelebian, avvocato libanese.
 
NPWJ, in collaborazione con il suo partner regionale il “Centro di Transizione della Democrazia di Kawakibi (KADEM) e in cooperazione con l’ “Organizzazione Marocchina per i Diritti Umani e Democrazia (MARKAZ) e Freedom House, organizzarono un incontro di dieci giorni a Rabat il 18-26 novembre 2007.
L’evento fu un intenso ed approfondito workshop(laboratorio), per rinforzare il trasferimento ed il processo di apprendimento delle conoscenze ed abilità riguardanti la transizione della democrazia nella Regione MENA, per elaborare e testare protocolli e processi per i programmi di apprendimento di transizione democratica. Costruendo sull’esperienza positiva e fruttifera della Conferenza di Doha, la questione della giustizia transizionale fu un tema centrale per la discussione durante l’incontro. L’incontro ha offerto un luogo per analizzare strategie non violente per il dialogo politico e la riforma democratica nella Regione MENA e fornire un seguito ad eventi precedenti organizzati all’interno del Programma di Democrazia MENA a Rabat (marzo 2007), Doha (maggio 2007) e Amman (giugno 2007).
 
Iniziative 2008
 
Nel corso del 2008, NPSG si è impegnata a rinforzare il contributo e l’attività politica della società civile nella regione del MENA, per elaborare un testo condiviso, punto di partenza per la preparazione del Forum per il Futuro del 2009. In stretta collaborazione con i partner del DAD, NPSG ha dato vita ad un processo di consultazione tra società civile e governi della regione mirante a raccogliere idee e considerazioni necessarie per l’elaborazione di un testo condiviso.
I risultati di questa prima fase sono stati presentati da NPSG durante l’incontro Sub-Ministeriale del Forum per Futuro tenutosi a Dubai il 9 giugno 2008, durante il quale NPSG ha ricevuto mandato dai Governi del Giappone e del UAE (i co-presidenti del Forum per il Futuro 2008) di elaborare ulteriormente il testo, coinvolgendo tutte le delegazioni sia governative che provenienti dalla società civile, per crearne una versione condivisa. Nel mese di luglio, NPSG ha agito come punto focale per raccogliere emendamenti e proposte da tutte le delegazioni presenti al Forum per il Futuro, elaborando poi un documento di compromesso e valorizzando il contributo della società civile nella regione.
Durante il mese di Settembre del 2008, le attività di NPSG sono state dirette all’elaborazione di un testo di compromesso per la “Partnership tra i governi del G-8 BMENA e la Società Civile”, concentrandosi in particolare sull’instaurazione di fili diretti di comunicazione con quei funzionari governativi che hanno espresso riserve riguardo il contenuto del testo. Queste attività sono culminate in una missione a New York, diretta a far buon uso del contesto favorevole e rinforzando il consenso convogliato sul testo.
 
Nel mese di Ottobre, NPSG ha presentato i risultati delle attività tenutesi fino a quel momento all’incontro a livello Ministeriale del Forum per il Futuro, tenutosi ad Abu Dhabi il 18 ed il 19 Ottobre 2008. In particolare, il documento “ Partnership tra i governi del G8-BMENA e la Società Civile ” è stato menzionato nel Sommario del 5° Forum per il Futuro ed il contributo dei Partner del DAD e della Società Civile è stato riconosciuto dai partecipanti del Meeting ministeriale come elemento fondamentale per il successo la continuazione del processo.
 
Iniziative 2009
 
Nel 2009 NPSG – in collaborazione con i governi italiano e marocchino, co-presidenti del Forum per il Futuro 2009, e con i suoi partner locali in Marocco, Libano e Qatar ed in coordinazione con la partnership del DAD – ha lavorato per rafforzare ulteriormente il processo di dialogo tra società civile e governi, organizzando tre incontri preparatori riguardantii i processi di riforma economica e politica oltre ad argomenti legati allo sviluppo sociale ed umano. Lo scopo di questi incontri è stato assicurarsi che le discussioni del meeting ministeriale tenutosi a Marrakech il 3 Novembre 2009 fossero il risultato di un processo guidato dalla società civile con la partecipazione dei governi della regione.
 
La prima conferenza organizzata da NPSG è stata tenuta a Beirut il 26 ed il 27 settembre 2009 in collaborazione con l’Organizzazione Libanese per le Attività Civili (OPAC) per discutere argomenti relativi alle riforme economiche ed al ruolo del settore privato nella promozione di riforme democratiche nella regione. Il secondo incontro si è invece tenuto a Rabat il 5 ed il 6 Ottobre 2009 in collaborazione con  la Fondazione per la Democrazia Araba (ADF) e con l’assistenza della Commissione Nazionale per i Diritti Umani per discutere problematiche relative alla promozione della sicurezza e dello sviluppo umano.
 
La conferenza ministeriale tenutosi il 3 Novembre 2009 ha affrontato i temi inquadrati negli incontri preliminari ed ha visto la partecipazione di tutti i governi coinvolti in queste attività, inclusi i Ministri degli Esteri italiano e marocchino, in qualità di co-presidenti del Forum, e del Segretario di Stato americano Hillary Clinton. Marco Pannella ha guidato la delegazione di Non c’è Pace Senza Giustizia.