Le sfide della giustizia internazionale

Le sfide della giustizia internazionale
di Martino Seniga, Rai News, 15 Dec 2016


Negli anni quaranta dopo la fine della seconda guerra mondiale, i processi di Norimberga e di Tokyo hanno portato alla nascita dei primi tribunali penali internazionali, che hanno giudicato sui crimini di guerra e contro l’umanità commessi da Germania e Giappone nel corso dell’ultimo conflitto mondiale. Solo 56 anni dopo, nel 2002, il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha dato vita alla Corte Penale Internazionale permanente con sede a l’Aia in Olanda. Nel 1959 il Consiglio d’Europa aveva istituito a Strasburgo la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che prevede la possibilità per ogni cittadino di ricorrere a una corte sovranazionale in quei casi in cui ritenga che i suoi diritti siano stati lesi da uno degli stati aderenti al Consiglio d’Europa.
I crimini contro l’umanità e i Tribunali Penali Internazionali Dopo i processi di Tokyo e Norimberga la giustizia penale internazionale, che indaga sui crimini contro l’umanità anche quando sono stati commessi da leader politici e militari di fama mondiale, ha dovuto attendere la fine della guerra fredda e della divisione del mondo in due blocchi per vedere la nascita dei primi tribunali penali internazionali ad Hoc.  In particolare nel 1993 e 1994 erano stati istituiti dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu il Tribunale internazionale per l’ex Iugoslavia e quello per il Ruanda. In questi anni il tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia ha indagato su crimini commessi da tutte le parti coinvolte nel conflitto portando all’arresto e all’incriminazione di numerosi imputati tra cui alcuni leader nazionali come l’ex presidente Serbo Milosevic, morto in cella a l’Aia prima della sentenza definitiva.   Nel 2002, dopo anni di lotte da parte di alcune organizzazioni umanitarie come Amnesty International e Non c’è Pace Senza Giustizia, a l’Aia è stata istituita la Corte Penale Internazionale che ha indagato o sta indagando su 43 casi di crimini contro l’umanità e che ha finora emesso 19 mandati di arresto con quattro condanne definitive e un’assoluzione.  Anche se nel mondo  i crimini contro l’umanità non stanno diminuendo, almeno in alcune aree geopolitiche, la Corte Penale Internazionale ha raggiunto un effetto deterrente nei confronti di alcuni dei responsabili di questi crimini, che non si prescrivono mai.
 

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