Fatal error: Cannot use object of type content_handler_field_multiple as array in /var/www/vhosts/npwj.org/httpdocs/modules/i18n/i18nviews/i18nviews.module on line 74
Click here to see the English version
agosto 2012
Direttore resp.: Nicola Giovannini
Visita la nostra pagina Facebook Seguici su Twitter

 Notizie

Appello per il Mali: "Salvare Timbuktu per salvare la pace"
 

Il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito e Non c’è Pace Senza Giustizia sostengono l’appello "Salvare Timbuktu per salvare la Pace - Saving Timbuktu to save the peace" lanciato dagli ex-Presidenti Jacques Chirac e Abdou Diouf.

Jacques Chirac, la sua Fondazione, amici e vincitori del premio per la prevenzione dei conflitti (Prize for Conflict Prevention), dal 2009 ad oggi, invitano anche la comunità internazionale a lanciare un nuovo Piano Marshall Plan per il Sahel. La crisi politica che ha portato all’instabilità attuale del Mali, sta tristemente togliendo visibilità alla drammatica crisi alimentare che colpisce l’intera regione da ormai tre anni

Sostieni questa iniziative e firma l’appello sul sito del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito

Leggi l'articolo

  • Clicca qui per vedere la lista dei firmatari
  • Leggi la lettera di Demba Traoré e Marco Pannella a sostegno dell’Appello
  • Clicca qui per avereulteriori informazioni sulla Fondazione Chirac

Tripoli segna il primo anno dalla liberazione ma le sfide rimangono
 

È il mese di Ramadam in Libia e la città di Tripoli si è trasformata. Il traffico ed il rumore che di solito caratterizzano le ore del giorno sono spariti e la miriade di cafés pavimentati, che sono spuntati come funghi all'indomani della rivoluzione hanno chiuso le loro imposte e sospeso i loro fiorenti commerci in dolci cappuccini. Solo dopo il tramonto la città torna di nuovo alla vita.

È stato proprio durante le lunghe notti di Ramadam dello scorso anno che Tripoli ha sentito di poter condurre a termine con successo i suoi sforzi di incalzare Gheddafi dalla sua capitale e dalle tentacolari fortificazioni materiali che domninano gran parte della città. Molti speravano che la vittoria sarebbe arrivata in tempo per la festa di Eid. Alla fine essa è arrivata anche prima, quando, nel venetsimo giorni del mese di Ramadam, un convolglio di rivoluzionari dall'autostrada costiera è penetrato, senza quasi incontrare resistenza, in quella che fino ad alloa era consociuta come “Piazza dei Martiri” al centro del cuore pulsante di Tripoli.

Leggi l'articolo

* Michael Gibb è il Coordinatore del progetto in Libia di NPSG ed è attualmente a Tripoli. Traduzione di Eugenia Lalario.

Il conflitto siriano come specchio delle attuali relazioni internazionali
 

Sin dall’inverno del 2010 un vento di cambiamento, volto a stabilire regimi democratici e rispettosi della volonta’ popolare, sta soffiando forte sulle sponde meridionali del Mediterraneo. Dopo decenni di regimi autoritari e dittatoriali, in diversi paesi arabi uomini e donne, organizzati e non, hanno iniziato a lottare per liberarsi dal giogo di regimi cleptocratici e autoritari che per lungo tempo hanno imposto alle popolazioni civili repressione privazioni durissime. La rivoluzione ha avuto il suo inizio in Tunisia e si e’ rapidamente propagata ad Egitto, Yemen e Bahrain; in Libia e’ stato necessario, previa autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, l’intervento militare della NATO e di alcuni alleati arabi per porre al regime di Geddafi ed a un quarantennio di terrore. Sulla scia di questi avvenimenti, nel marzo 2011 la popolazione civile siriana ha dato il via ad una serie di manifestazioni pacifiche per chiedere la fine del regime degli al-Assad, che sono state confrontate dalla violenta repressione armata messa da parte dell’esercito e dalle milizie fedeli al regime, sordo alle necessità di cambiamento del proprio popolo.

Leggi l'articolo

* Gianluca Eramo è il Coordinatore del Programma per la Democrazia nella Regione MENA, e capo dell'ufficio di New York di NPSG. Carlo Giovannone è consulente di NPSG nell'ambito del progetto Siria.

Campagna BanFGM: Laurent Fabius firma l'appello per chiedere una risoluzione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2012
 

La Coalizione Internazionale delle ONG per la messa al bando mondiale delle mutilazioni genitali femminili sta conducendo già dal 2010 una campagna affinché l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adotti una risoluzione che bandisca tale pratica. A seguito della decisione della 56a sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla Condizione delle Donne del marzo 2012, che raccomanda all'Assemblea Generale di prendere in considerazione la questione delle mutilazioni genitali femminili (MGF) nella 67a sessione nel corso di quest'anno, il gruppo degli Stati africani alle Nazioni Unite si sta facendo promotore dell’iniziativa di elaborare una Risoluzione.

A sostegno dell’iniziativa del gruppo africano, la Coalizione per la messa al bando delle MGF ha lanciato un appello alle Nazioni Unite per l’adozione di una risoluzione che bandisca esplicitamente le MGF in tutto il mondo, invitando tutti gli Stati ad adottare ed attuare una normativa in proposito ed a prendere tutte le necessarie misure legislative, politiche ed operative volte a porre fine a tale pratica.

Negli ultimi giorni, importanti personalità politiche di tutto il mondo, tra cui Laurent Fabius, Ministro degli Affari Esteri francese, Catherine Ashton, Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza e Vice-Presidente della Commissione Europea, Clémence Traore Some, Ministro degli Affari Sociali e della Solidarietà Nazionale (Burkina Faso), Patricia Espinosa, Segretario degli Affari Esteri (Messico), e Paul Magnette, Ministro delle Imprese Pubbliche, della Politica scientifica e della Cooperazione allo Sviluppo (Belgio), hanno espresso il loro sostegno per l'appello internazionale lanciato dalla Coalizione per la messa al bando delle MGF, invitando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ad adottare una messa al bando mondiale delle mutilazioni genitali femminili nel 2012.

 

Leggi l'articolo

Per ulteriori informazioni sulla campagna si prega di visitare il sito www.banfgm.org, nonché l'elenco completo dei firmatari fino ad oggi.

 Eventi

Bahrein: Riunione organizzata da NPSG e PRNTT in occasione dell'adozione della relazione finale del UPR
 

Il 19 settembre 2012, a Ginevra, la XXI sessione del Consiglio per i Diritti Umani (Human Rights Council - HRC) delle Nazioni Unite (ONU) adotterà la relazione finale sulla revisione periodica universale (Universal Periodic Review - UPR) del Bahrain. L'UPR è un meccanismo dell’ONU relativamente nuovo che consiste nella revisione della situazione dei diritti umani di tutti gli Stati del mondo.In quell'occasione, il PRNTT in collaborazione con NPSG organizzeranno un evento parallelo dal titolo "Verso il rispetto per i diritti umani in Bahrein".

Lo scopo di questo incontro è quello di fornire un'opportunità per gli attivisti dei diritti umani del Bahrein per discutere nuovamente l'attuale situazione. In particolare, la pigra e parziale implementazione delle riforme finora attuata dal governo del Bahrein, hanno impedito di di affrontare a fondo e porre fine alle violazioni dei diritti umani e di rispondere alle richieste del popolo del Bahrein per maggiori partecipazione e diritti politici. Tutti questi deficit contribuiscono a lasciare intatta la storica cultura di impunità del Bahrein. L’opposizione e la società civile bahreiniti continuano a soffrire esclusione o trascuratezza, ostacolando notevolmente la possibilità di un cambiamento significativo per il futuro politico del paese, sia nel breve che nel lungo termine. Questo incontro permetterà agli attivisti dei diritti umani del Bahrein di valutare l'impatto potenziale della relazione finale del HRC, ed adeguare di conseguenza le proprie strategie per il lavoro sul campo. Esso contribuirà inoltre a preparare il terreno per il coordinamento degli sforzi futuri per delle vere riforme.

Leggi l'articolo

Tavola Rotonda con Nader Nadery per discutere il futuro dell'Afghanistan
 

Il 7 agosto 2012, Non c'è Pace Senza Giustizia ha organizzato un incontro con Nader Nadery, ex membro della Commissione Indipendente Afghana per i Diritti Umani (Afghan Independent Human Rights Commission -AIHRC) per discutere della situazione dei diritti umani, dello stato di diritto, della pace e della sicurezza in Afghanistan. L’incontro, ospitato dal Segretario Generale di NPSG, Niccolò Figà-Talamanca, nell'ufficio di Bruxelles, ha visto la partecipazione dei rappresentanti di alcune organizzazioni come FIDH (Federation Internationale des Droits de l’Homme-Federazione Internazionale per i Diritti Umani), Amnesty International, Transparency International e UNPO (Unrepresented Nations and People Organisation- Organizzazione delle Nazione e dei Popoli non rappresentati).

La discussione ha fornito un’opportunità per evidenziare le sfide che l'Afghanistan si trova ad affrontare nel continuo processo verso la costruzione di istituzioni democratiche, e allo stesso tempo è stata un’occasione per porre l'accento sui risultati raggiunti in termine di diritti civili e politici. Risultati che sono in parte contradditori: un aumento della libera partecipazione delle donne alla vita politica convive ad esempio, con un aumento dei casi di violenza a danno di vittime femminili (stupri, rapimenti da parte delle forze di sicurezza e delle unità militari) specialmente nelle aree dove le truppe internazionali stanno lasciando il paese; una recente legge che promuove la libertà di espressione ha visto anche la parallela istituzione di una commissione non indipendente che ha dato vita ad una nuova autorità posta a  controllo dei media; un aumento del numero dei feriti tra i civili nel corso di operazioni militari internazionali e nuovi attacchi da parte dei talebani ed gruppi altri ribelli; intimidazioni e limitazioni della libertà di assemblea.

Leggi l'articolo