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aprile 2014
Direttore resp.: Nicola Giovannini
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 Notizie

Giustizia per la Siria: NPSG ed il PRNTT accolgono l’iniziativa francese per il deferimento alla CPI
 

“Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito (PRNTT) accolgono l’iniziativa della Francia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di adottare standard più severi per l’attribuzione delle responsabilità e per la giustizia nei confronti degli atti commessi durante l’attuale conflitto e la necessità di deferire la situazione della Repubblica Araba Siriana alla Corte Penale Internazionale senza eccezioni e a prescindere dagli autori dei fatti.
 
“Incitiamo la Francia a continuare nei suoi sforzi diplomatici e a fare i passi necessari per depositare una bozza di risoluzione in questo senso e incitiamo i membri del Consiglio di Sicurezza e le altre nazioni ad esprimere il loro sostegno. Dal momento che è più probabile che i membri del Consiglio alleati a Bashar al-Assad, in particolare la Russia, utilizzino il veto per impedire la risoluzione, un punto di svolta potrebbe essere affrontare i gravi ed evidenti abusi che hanno segnato il conflitto siriano. Ciò potrebbe inoltre forzare i membri riluttanti del Consiglio a giustificare la propria benedizione morale e politica riguardo le continue atrocità e il loro chiudere un occhio sulle azioni commesse dai colpevoli nella più totale impunità.
 

“Fin dall’inizio del conflitto NPSG e il PRNTT hanno costantemente sostenuto la necessità di non rendere la violenza la via maestra per ottenere il potere politico. Rimanere fermi sull’attribuzione delle responsabilità è il miglior modo per interrompere la spirale di impunità che sta’ devastando la Siria, ed incoraggiare i combattenti a sottostare le convenzioni internazionali e le leggi dei conflitti armati, in particolare quelle che proteggono i civili. 

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NPSG piange la perdita di Arthur Robinson, sostenitore delle vittime e nemico dell’impunità
 

Non c’è Pace Senza Giustizia piange con grande tristezza la perdita di Arthur Robinson, ex Primo Ministro, poi Presidente della Repubblica di Trinidad e Tobago ed ex membro del Consiglio del Fondo Fiduciario per le Vittime della Corte Penale Internazionale (CPI). Ci uniamo a tutti gli altri nell’estendere le nostre più profonde condoglianze alla famiglia ed agli amici e ai numerosi colleghi e amici sparsi per il mondo.
 
Arthur Robinson diede un contributo cruciale nell’insediamento e lo sviluppo della CPI. Senza la sua dedizione è probabile che la Corte non sarebbe mai esistita, ma certamente non avremmo avuto una Corte con la capacità di dare un contributo decisivo per la pace e l’attribuzione delle responsabilità nel mondo. Nel 1989 a seguito della sua spinta in qualità di Primo Ministro di Trinidad e Tobago, una Risoluzione dell’ONU fu adottata all'unanimità per la creazione di una Corte Penale Internazionale che spianò la strada ai negoziati e all'adozione dello Statuto di Roma nel 1998.
 

Abbiamo avuto l’onore di lavorare a stretto contatto con lui dalla Conferenza Inter-Governativa Regionale dei Caraibi in supporto della immediata firma e ratifica dello Statuto di Roma della CPI co-organizzata da Non c’è Pace Senza Giustizia e il governo di Trinidad e Tobago, a Porto di Spagna il 15-17 marzo 1999. Come molti altri, per anni abbiamo continuato a contare su di lui come fonte d’ispirazione per ravvivare lo spirito della gente e farci ricordare perché avevamo cominciato questa lotta. Per questa ragione fu insignito del Premio NPWJ per la Giustizia Internazionale nel 2002, grati per aver avuto l’opportunità di riconoscere il suo ruolo impareggiabile nella lotta all'impunità.

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Bahrein: Gruppi della società civile locale ed internazionale richiedono il rilascio di Abdulhadi Al-Khawaja nel terzo anniversario del suo arresto
 

Il 9 aprile 2014, NPSG insieme ad altre organizzazioni della società civile locale ed internazionale hanno rilasciato una dichiarazione in richiesta dell’immediata ed incondizionata liberazione dell’attivista per i diritti umani incarcerato Abdullhadi Al-Khawaja, così come l’immediato accesso a cure mediche indipendenti
 
Al-Khawaja, ex presidente e co-fondatore del Centro del Bahrein per i Diritti Umani (BCHR), è stato arrestato il 9 aprile di tre anni fa, e condannato all’ergastolo nel giugno 2011 da una corte militare in quanto parte di un gruppo di attivisti per i diritti umani e leader politici noti come “Bahrain 13”. Come riconosciuto dal Gruppo di Lavoro sulla Detenzione Arbitraria delle Nazioni Unite nella sua Decisione del settembre 2012, con l’arresto, la detenzione ed il processo di Al-Khawaja, il Governo del Bahrein ha violato numerose norme internazionali che salvaguardano tra, gli altri, il diritto ad un equo processo. L’arresto di Al-Khawaja è seguito all’esercizio del suo diritto fondamentale di libera espressione, assemblea pacifica ed associazione, e le accuse contro di lui erano “vaghe” e “sono emersi dubbi sull’obiettivo attuale della detenzione”. La Commissione di Inchiesta Indipendente del Bahrein (BICI) ha concluso inoltre che il Sig. Al-Khawaja è stato vittima di torture e di trattamenti disumani durante il suo arresto e la detenzione.
 

Il Sig. Al-Khawaja continua ad essere privato delle adeguate attenzioni mediche e soffre di varie complicazioni mediche risultanti dai maltrattamenti della detenzione. Oltre alla sua incarcerazione, il Sig. Al-Khawaja ed i suoi colleghi continuano ad essere ingiustamente perseguitati per la loro legittima attività a favore dei diritti umani. Chiediamo alle autorità bahreinite di cessare le molestie e le persecuzioni dei difensori dei diritti umani incluso campagne di diffamazione ingiustificate.

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 Eventi

Conferenza di Alto Livello in Burkina Faso per promuovere il Bando Universale delle Mutilazioni Genitali Femminili e dei Matrimoni Precoci
 

Dal 24 al 26 Aprile, si terrà una Conferenza Internazionale a Ouagadougou, Burkina Faso, per discutere le misure volte a promuovere l’implementazione della Risoluzione per un Bando Universale delle Mutilazioni Genitali Femminili (A/RES/67/146), adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (AGNU) il 20 dicembre 2012. La Conferenza si focalizzerà inoltre sull’elaborazione di strategie ed azioni concrete per rinforzare la lotta ai matrimoni precoci, una pratica che mette a repentaglio la promozione e la protezione dei diritti umani di donne e bambine.
 
L’incontro, dal titolo “Rinforzando il ponte tra Africa ed il mondo per accelerare la Tolleranza Zero a MGF e matrimoni precoci”, è organizzato dal Comitato Inter-Africano per le Pratiche Tradizionali che Condizionano la Salute di Donne e bambini (CIAF), in collaborazione con la Commissione Economica per l’Africa delle Nazioni Unite (UNECA) e Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG), e con il supporto del governo Italiano ed altri finanziatori.
 
L’evento di alto livello, che si terrà sotto l’alto patronato di S.E. Chantal Compaore, Première Dame del Burkina Faso, e sotto la Presidenza del Ministero dell'azione Sociale e della Solidarietà Nazionale,  riunirà rappresentanti governativi, parlamentari ed attivisti della società civile del Burkina Faso e dei paesi della regione, insieme a rappresentati delle agenzie ONU e di altre organizzazioni internazionali.
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Siria: SIOI e NPSG organizzano un corso di formazione sulla Carta Umanitaria SPHERE
 

La situazione umanitaria in Siria rimane tuttora drammatica ed i 6 milioni di persone sfollate devono trovare ogni giorno un modo per sopravvivere: “Nel momento in cui la situazione va peggio, non meglio, sono gli uomimi, le donne, i bambini siriani che devono continuare a sopportare l’impatto di questo conflitto, senza considerare chi siano, da dove vengano, ed il loro credo religioso”. Queste le parole utilizzate da Valerie Amos, Capo della sezione umanitaria dell’ONU, durante il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 28 marzo 2014.
 
Rafforzarecompetenze ai gruppi della società civile siriana ed attivisti dei diritti umani coinvolti nell’assistenza umanitaria, è stato uno dei principali propositi del corso di formazione SPHERE, tenutosi tra il 26 ed il 31 marzo 2014, a Gaziantep, Turchia. Il corso è stato organizzato dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) e Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG), in collaborazione con il Centro d’arte Kirkayak e con il supporto del Ministero Italiano per gli Affari Esteri.
 

Questa formazione di 6 giorni era progettato per far conoscere ai partecipanti il manuale SPHERE, la Carta Umanitaria e Standard Minimi nella Risposta Umanitaria, il complesso di principi comuni più ampiamente conosciuti e riconosciuti internazionalmente per qualità e attribuzione della responsabilità nel settore umanitario. I partecipanti, per lo più provenienti dalla regione nord della Siria, ma anche da Damasco, affrontano nella loro quotidianità l’emergenza delle persone disperse all’interno nelle zone del conflitto: loro lavorano direttamente nei campi profughi siriani ai confini con Idlib e Aleppo e coordinano la risposta umanitaria portata avanti dalle ONG siriane e le istituzioni vicine all’opposizione.

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