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gennaio 2018
Direttore resp.: Nicola Giovannini
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 Notizie

Campagna BanFGM: NPSG e i suoi partner in missione di advocacy presso l'Unione Africana
 

In occasione del trentesimo summit dell'Unione Africana tenutosi ad Addis Abeba il 28 e 29 gennaio 2018, una delegazione di NPSG (NPWJ) e di suoi partners, rappresentati dalla loro rete regionale, CIAF, hanno condotto una missione di sensibilizzazione per riferire sui progressi e  risultati del progetto “Ban FGM: per l'eliminazione delle mutilazioni genitali femminili” (2014-2018), reso possibile dallo sforzo politico e finanziario del Governo Italiano.
 
Il progetto ha l'obiettivo di promuovere l'implementazione della risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottata a dicembre 2012 e susseguentemente rinforzata nel 2014, che  richiama ad una messa al bando universale della pratica delle mutilazioni genitali femminili. In particolare, l'iniziativa è stata sviluppata per promuovere l'implementazione di normative che sanciscano la messa al bando di tale violazione dei diritti umani, rafforzando il contesto politico e istituzionale in armonia con le mirate disposizioni contenute nella Risoluzione per i sette stati dell'Africa occidentale, quali Burkina Faso, Costa d'Avorio, Gambia, Guinea, Mauritania, Niger e Senegal.
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Il Genocidio e la Revisione Periodica Universale: il caso della Francia
 

La Francia è stata sottoposta alla terza Revisione Periodica Universale questa mattina al Consiglio dei Diritti Umani a Ginevra. Tra le questioni sollevate, si è discusso della risposta francese al genocidio, in particolare per ciò che riguarda il  perseguimento dei presunti responsabili del genocidio ruandese residenti sul suolo francese e la declassificazione di documenti  relativi al ruolo della Francia nel genocidio del 1994.
 
Uno dei grandi ostacoli alla lotta contro l'impunità è l’assenza di procedimenti giudiziari per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio da parte degli Stati che ospitano tali sospettati all'interno del proprio territorio",  ha detto Niccolò Figá-Talamanca, Segretario Generale di Non c’è Pace Senza Giustizia. "Ancora più importante, come evidenziato durante la nostra tavola rotonda del 14 dicembre sul tema "Il dovere di onorare le vittime prevenendo e punendo il genocidio", tale atteggiamento non solo impedisce l’accertamento della responsabilità e le possibilità di ricevere un risarcimento, ma limita anche il perdono e la riconciliazione".
 
Pertanto, accogliamo con favore le dichiarazioni di stamattina da parte della Francia sul loro impegno a indagare e perseguire il crimine di genocidio presumibilmente commesso da persone che rientrano nella loro giurisdizione. Chiediamo inoltre alle autorità francesi di intensificare i loro sforzi in questo senso e accelerare il perseguimento dei presunti resonsabili che vivono in Francia" una raccomandazione fatta da diversi Stati durante questo ciclo della Revisione Periodica Universale.
 
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 Eventi

Stop alle mutilazioni genitali femminili: un workshop ad Abidjan per l’attuazione della risoluzione ONU del 2012
 

Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG), in collaborazione con Fondation Djigui la Grande Espérance e il Comitato Inter-Africano sulle pratiche tradizionali che danneggiano la salute di donne e bambini (IAC-CIAF), ha organizzato un workshop nazionale ad Abidjan, in Costa d’Avorio, per promuovere l’attuazione della risoluzione del 2012 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che sancisce il divieto globale delle mutilazioni genitali femminili (A/RES/67/146). Il meeting è stato organizzato con il patrocinio del Ministero della Solidarietà Nazionale e degli Affari della famiglia, delle donne e dei bambini e con il sostegno del Ministero degli affari esteri e della cooperazione italiano.
 
Il workshop, dal titolo “BanFGM: pour l’élimination des mutilations génitales féminines”,  si è tenuto il 16 e il 17 gennaio ad Abidjan e ha visto la partecipazione di esponenti di alto livello del governo ivoriano, rappresentanti della società civile e di organizzazioni internazionali. L’evento rientrava nell’ambito di una più ampia campagna di sensibilizzazione contro le mutilazioni genitali femminili, dal nome “BanFGM”, realizzata da NPWJ in sette Paesi dell’Africa occidentale e sostenuta da un co-finanziamento di Fondazione AVSI.
 
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