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ottobre 2015
Direttore resp.: Nicola Giovannini
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 Notizie

NPSG e il Partito Radicale esortano l'India a lottare per la giustizia e non concedere l'impunità al Presidente al-Bashir
 

Non c'è Pace Senza Giustizia e il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito (PRNTT) sono estremamente delusi dalla decisione del governo indiano di ospitare il presidente sudanese Al-Bashir, in occasione del vertice India-Africa che si svolge a Nuova Delhi dal 26 al 29 ottobre 2015. Questa mossa si mostra palesemente in contraddizione con i valori ed i principi su cui si fonda questa nazione ed è un affronto per le vittime dei reatidi cui è il presunto maggiore responsabile.
 
Invece di concedere l'impunità ad un Capo di Stato che sta scappando dai mandati di cattura internazionali per gravi crimini, l'India dovrebbe dimostrare il suo impegno per la giustizia, lo stato di diritto e la promozione e protezione dei diritti umani. Ciò può essere raggiunto cooperando con la Corte Penale Internazionale ed assistendola nell’arresto del presidente al-Bashir, mentre si trova sul territorio indiano. Fare ciò è nell’interesse stesso dell'India: essere considerata un rifugio sicuro per i criminali di guerra può solamente offuscare quella posizione di leadership globale a cui aspira.
 
Dodici anni dopo l'inizio del conflitto nel Darfur, continuano senza sosta le violazioni dei diritti umani internazionali e del diritto umanitario in modo diffuso e sistematico. Esortiamo l’India a difendere il diritto della popolazione del Sudan e del Darfur a vedersi risarcita ed a stabilire verità e giustizia su quanto sia loro successo.
 
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*  Alison Smith è Consigliere Legale e direttore del Programma di Giustizia Penale Internazionale di NPSG

International Crisis Group premia Emma Bonino per il suo impegno nella lotta contro le ingiustizie nel mondo
 

Durante una cerimonia tenutasi oggi a New York, Emma Bonino, ex ministro degli affari esteri italiano e fondatrice di Non c'è Pace Senza Giustizia, è stata insignita del premio “Fred Cuny for the Prevention of Deadly Conflict” dall’International Crisis Group (ICG).
 
Il premio ad Emma Bonino, consegnato dal filantropo George Soros, membro onorario di Crisis Group, è un riconoscimento per il suo impegno instancabile a favore degli interventi umanitari e politici nei contesti di crisi. In qualitá di Commissario europeo per gli aiuti umanitari durante gli anni ’90, la leader radicale ha combattuto per attirare l’attenzione internazionale sulle crisi nella regione dei Grandi Laghi in Africa e nei Balcani. Piú tardi, ha fondato l’ONG Non c’è Pace Senza Giustizia, ed é stata tra i principali fautori della creazione di una corte speciale per processare i crimini commessi nella ex-Jugoslavia. Bonino é anche una pioniera nella promozione dei diritti delle donne.
 
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Nobel Pace/Non c'e' Pace Senza Giustizia: un riconoscimento doveroso per la Tunisia e un segnale di speranza per tutti
 

"Sono davvero contento che la Commissione per il Nobel abbia scelto il Quartetto Tunisino per il Dialogo Nazionale perché si tratta di un segnale politico di attenzione e incoraggiamento per un paese che sta mettendocela tutta per riuscire in una situazione regionale di estrema difficoltà.
 
La decisione di oggi è una scelta di speranza che va esattamente nella direzione che da tempo sosteniamo e che impone alla comunità internazionale di non lasciar cadere i paesi in transizione che vogliono salvarsi, e penso che la Tunisia, assieme al Marocco, alla Giordania e per certi versi al Libano, sia l'esempio più emblematico. Ci auguriamo che il successo di oggi rappresenti uno stimolo ulteriore per l'Unione Europea e per i Paesi Membri in bilterale a rafforzare un'autentica politica estera comune che abbia a cuore le priorità e le urgenze di un'area del mondo per noi cruciale".
 
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* Niccolò Figà-Talamanca è Segretario Generale di Non C’è Pace senza Giustizia

Giornata Internazionale della Nonviolenza: NPSG e PRNTT pregiano gli attivisti attraverso il mondo che difendono i loro diritti con mezzi nonviolenti
 

In questa Giornata Internazionale della Nonviolenza, Non c'è Pace Senza Giustizia (NPSG) ed il Partito Radicale (PRNTT) vogliono porgere un saluto speciale ed un riconoscimento a tutti gli attivisti atraverso il mondo che, nonostante la brutale repressione che devono affrontare, si adoperano instancabilmente per incoraggiare ed ispirare alla nonviolenza, vista come uno strumento politico essenziale ed efficace per ottenere nel proprio paese riforme democratiche significative, stato di diritto e rispetto dei diritti umani.
 
Uomini e donne coraggiosi dalla Siria al Bahrain ed altrove appaiono in prima linea nella ricerca nonviolenta di valori e principi dei diritti umani e della democrazia, e mirano ad un riconoscimento più ampio dei loro diritti politici e sociali, e di quelli delle loro comunità in generale. Ogni giorno devono affrontare regimi brutali che fanno di tutto per reprimerli, utilizzando censura, leggi repressive, arresti arbitrari e detenzione, intimidazione, violenza e peggio ancora.
 
Sostenere e rafforzare la legitimità degli attivisti nonviolenti e dei difensori dei diritti umani è uno dei modi migliori per aiutare a prevenire i conflitti, per interrompere il ciclo devastante della violenza e per costruire società democratiche fondate saldamente su una cultura della tolleranza e della nonviolenza. NPSG e il PRNTT si impegnano al loro fianco in questa lotta per assicurare che istituzioni liberali e democratiche prosperino nei loro paesi, al pari delle loro aspirazioni.
 
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 Eventi

NPSG: senza rispetto del principio di uguaglianza non puo’ esserci stato di diritto. Conferenza a Milano su donne e imprenditoria nei paesi del mediterraneo
 

Ovunque nel mondo le donne sono un fattore essenziale dello sviluppo umano, sul piano economico, sociale e dei diritti individuali, eppure in molte realtà le donne sono ancora di fatto cittadini di serie B. Solo attraverso la loro piena partecipazione in tutti i settori della vita, secondo un autentico rispetto di quel principio di uguaglianza e non discriminazione che è parte integrante di ogni ordinamento di Stato di diritto, la costruzione o il consolidamento della democrazia nei paesi del Medio Oriente e Nord Africa potrà interamente realizzarsi.
 
La conferenza che si è tenuta a Milano presso il Media Centre EXPO il 14 ottobre, su iniziativa di Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e UNIDO, l’agenzia ONU per lo sviluppo industriale, intendeva dare un contributo su un aspetto specifico ma centrale che riguarda la condizione della donna nel Sud del Mediterraneo: la possibilità di fare impresa e concorrere alla crescita economica del proprio Paese.
 
I governi dei sei paesi selezionati – MaroccoTunisiaEgittoPalestinaGiordania e Libano – rappresentati a livello di Ministri dell’Industria e della Donna, si sono confrontati con le associazioni di donne imprenditrici dei rispettivi paesi, in un dialogo che ha portato alla rimozione degli ostacoli all’imprenditoria al femminile e alla messa in opera di politiche di sostegno alle donne che vogliono intraprendere o estendere un’attività imprenditoriale.
 
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