Workshop nazionale in Mauritania per promuovere l’attuazione della risoluzione ONU di messa al bando delle mutilazioni genitali femminili

Nouakchott, Mauritania, 10-11 Febbraio 2015


 
Il 10 e 11 febbraio 2015, Non c'è Pace Senza Giustizia, in collaborazione con l’Association pour la promotion de l'égalité de genre et des droits humains (APEDH) e l’Inter-African Committee for Traditional Practices Affecting the Health of Women and Children  (IAC), organizza un workshop nazionale a Nouakchott, in Mauritania, al fine di promuovere l’attuazione della risoluzione adottata il 20 dicembre 2012 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA)che afferma il divieto globale delle mutilazioni genitali femminili (A/RES/67/146). Il meeting è organizzato con il supporto del Ministro Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
 
Tra i partecipanti saranno presenti esponenti governativi di alto livello, parlamentari e attivisti della società civile della Mauritania, nonchè rappresentanti delle agenzie delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni internazionali. Il workshop fornirà l’opportunità di consolidare il pieno coinvolgimento e impegno delle autorità politiche della Mauritania a favore dell’attuazione della risoluzione adottata dall’UNGA, che vieta esplicitamente le MGF come violazione dei diritti umani di donne e ragazze. Tra i suoi obbiettivi specifici, il workshop prevede anche la discussione e l’analisi dei meccanismi locali volti a proteggere donne e ragazze dalle MGF, così come l’identificazione di adeguate misure necessarie a rafforzare le strategie già esistenti contro le violazioni del loro divieto.
 
Nonostante anni di campagne di sensibilizzazione e di diversi piani d’azione promossi a livello nazionale dal governo e atti a promuovere l’eliminazione delle MGF, la pratica è ancora molto diffusa in Mauritania, dove il 72% delle donne e delle ragazze, secondo le stime, è stato sottoposto alla pratica. La lotta contro questa violazione dei diritti umani richiede maggiore cooperazione e sinergia tra tutte le istituzioni e le organizzazioni della società civile per essa impegnate, ma anche un lavoro di prevenzione e condanna dell’aumento della medicalizzazione della pratica, così come l’adozione e un efficace applicazione della legge che vieta le MGF, per proteggere le sue vittime e far sì che i colpevoli ne rispondano.
 

Documentazione:

 
Per ulteriori informazioni è possible contattare Alvilda Jablonko, Coordinatrice del Programma Genere e Diritti Umani di NPSG, all’indirizzo  ajablonko@npwj.org / +32 494 533 915 o Nicola Giovannini (Coordinatore stampa), all'indirizzo  ngiovannini@npwj.org  /+32 (0)2 548-39 15.