“Giornata Internazionale di Tolleranza Zero alle Mutilazioni Genitali Femminili”: NPSG chiede a tutti gli Stati di applicare e attuare le legislazioni che vietano questa violazione dei diritti umani

6 febbraio 2016

 
Oggi si celebra la Giornata Internazionale di Tolleranza Zero contro le Mutilazioni Genitali Femminili, una giornata in cui reiteriamo il nostro forte impegno nel porre fine ad una delle più gravi e diffuse violazioni dei diritti delle donne e delle bambine.
In quest’occasione, Non C’è Pace Senza Giustizia (NPSG) ed il Partito Radicale Non Violento, Transnazionale e Transpartito (NRPTT), in partnership con le ONG locali ed il Comitato Inter-Africano per le Pratiche Tradizionali che affliggono la Salute di Donne e Bambine (IAC), con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, stanno organizzando una serie di eventi in Gambia, Guinea e Mauritania, mirando ai giovani, alle comunità, ai parlamenti, ai governi e ad un ampio pubblico. La finalità di questi eventi è di fornire supporto a tutti gli attivisti che lavorano dal livello locale al livello della promozione delle politiche e che sostengono la creazione di una legislazione nazionale chiara ed efficace, per bandire inequivocabilmente le FGM nei loro rispettivi paesi. 
 
Dichiazione di Alvilda Jablonko, Direttrice del programma Genere e Diritti Umani di Non C’è Pace Senza Giustizia:
 
“In questa Giornata Internazionale di Tolleranza Zero contro le Mutilazioni Genitali Femminili, NPSG ed il Partito Radicale Non Violento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT) vogliono estendere un un riconoscimento speciale a tutti i meritevoli individui e organizzazioni che si battono contro questa violazione dei diritti umani ed estrema forma di discriminazione e violenza contro donne e bambine, della quale rischiano di essere vittime ogni anno tre milioni di ragazze in tutto il mondo.
 
"L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha preso una prima forte posizione su questa questione il 20 dicembre 2012 con l’adozione della Risoluzione 67/146, che fu promossa dalla Campagna Ban FGM, una coalizione di ONG africane ed europee creata grazie all’iniziativa di NPSG. Nel dicembre 2014, la risoluzione 69/150 aveva rinnovato il proprio impegno, con un aumentato numero di paesi sponsor ed un linguaggio più forte.
 
“Come richiamato da queste risoluzioni fondamentali, NPSG ed il NRPTT hanno costantemente sottolineato che l’adozione e l’applicazione di legislazioni chiare ed efficaci, appoggiate da sanzioni, che vietino tutte le forme di MGF, sono fattori fondamentali e cruciali per combattere questa forma di violenza di genere, proteggerne le vittime e porre fine all’impunità. Oltre al  responsabilizzare i colpevoli, la legislazione protegge e fornisce gli strumenti legali per le donne e le ragazze che vogliono sfidare le pressioni sociali della tradizione e di respingere le MGF, ed inoltre, stabilisce il contesto giuridico che legittima e facilita il lavoro di difesa ed educativo degli attivisti locali attivisti anti-MGF e dei gruppi per i diritti delle donne.
 
“In questo giorno importante nel quale riaffermiamo il nostro impegno a sradicare le MGF, è anche importante notare che nella maggior parte dei paesi del mondo manca ancora una legislazione per proteggere le donne e le ragazze da questa violazione dei diritti umani; laddove le leggi sono state emanate, non sempre vi è stata la volontà politica di implementarle in modo efficace. NPSG e NRPTT fanno appello a tutti gli stati in cui le MGF sono perpetrate, ad adottare e applicare la legislazione per vietare in modo inequivocabile questa pratica  come un reato penale, nonché per fornire un sostegno forte e chiaro per gli innumerevoli gruppi per i diritti umani, le associazioni femminili ed i singoli sostenitori che combattono una battaglia quotidiana per assicurare che le donne e le ragazze di domani siano libere dalla minaccia delle MGF". 
 
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Per ulteriori informazioni, contattare Alvilda Jablonko, Direttrice del programma Genere e Diritti Umani, ajablonko@npwj.org, telefono: +32 494 533 915 oppure Nicola Giovannini, email: ngiovannini@npwj.org, telefono: +32 2 548 39 15.