GAMCOTRAP e NPSG organizzano un workshop nazionale per favorire l’implementazione della legge che proibisce le MGF in Gambia

Banjul, Gambia, 6 febbraio 2016


 

In occasione della Giornata Internazionale di Tolleranza Zero contro le Mutilazioni Genitali FemminiliGAMCOTRAP NPSG, in partenariato con Il Comitato Inter-Africano sulle pratiche Tradizionali Pregiudizievoli per la Salute delle Donne e dei Bambini (CIAF) e il Gambian Women’s Bureau, e con il supporto del Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, hanno organizzato un workshop nazionale intitolato “Ban FGM: Una legge per porre fine alle MGF nel Gambia”. 
 
L’evento, che si è tenuto al Bakau Stadium nella Grande Area di Banjul, ha ospitato rappresentanti del governo ma anche della popolazione civile (inclusi 80 mediatori di comunità, 80 persone che in passato hanno effettuato le operazioni di circoncisione, 20 donne leader e 30 giovani provenienti dalle 7 regioni amministrative del paese).
 

 
Il 28 Dicembre 2015 l’Assemblea Nazionale del Gambia ha adottato il “Women's Amendment Bill 2015” il quale proibisce le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) e prevede sanzioni penali severe per gli esecutori di tale pratica. Secondo la nuova legge, la persona che compie la mutilazione rischia una condanna fino a tre anni di carcere o una multa di 50,000 dalasi (£851) e in caso di morte della donna, l’ergastolo.  L’adozione del progetto di legge è avvenuta a seguito della dichiarazione e decisione del Presidente del Gambia Yahya Jammeh di proibire le MGF.
 
Il “Women Amendment Bill” è una risposta concreta alla richiesta di numerose comunità che negli ultimi otto anni hanno dimostrato la loro volontà di porre fine alle Mutilazioni Genitali Femminili. Inoltre, la nuova legge rinforza la legittimità e l’impatto positivo degli sforzi di advocay e di sensibilizzazione  portati avanti da molti gruppi della società civile come GAMCOTROP  che, sotto la guida del suo instancabile presidente Isatou Touray, da anni lavora per porre fine a questa quotidiana violazione dei diritti umani.
 

 
Sulla scia dell’approvazione della nuova legislazione che proibisce le MGF in Gambia, il fine di questo evento è quello di rafforzare le attività di sostegno e sensibilizzazione tra i rappresentanti del governo ma anche tra la popolazione in generale circa la corretta applicazione della nuova legge e delle sue ripercussioni.  
 
Come richiesto nella Risoluzione 69/150 dell’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’adozione e applicazione di un esplicita ed effettiva legislazione, accompagnata da sanzioni, che proibisca tutte le forme di MGF, proteggendo le vittime e ponendo fine alle impunità, è un fattore cruciale per combattere questa forma di violenza di genere. Oltre a perseguire i responsabili, la legislazione non solo protegge e fornisce a donne e ragazze strumenti legali adeguati a sfidare il potere della tradizione e rifiutare così la pratica delle mutilazioni genitali femminili ma essa stabilisce anche il contesto giuridico che legittima e facilita il sostegno e il lavoro educativo degli attivisti anti-MGF e dei gruppi per i diritti delle donne.
 

 
 
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Per ulteriori informazioni, contattare Alvilda Jablonko, Direttrice del programma Genere e Diritti Umani, ajablonko@npwj.org, telefono: +32 494 533 915 oppure Nicola Giovannini, email: ngiovannini@npwj.org, telefono: +32 2 548 39 15.