Proteggere l’Infanzia dalla Guerra: 10 anni dai Principi di Parigi

Pariggi, 21 febbraio 2017


 
Dieci anni dopo l’adozione dei Principi di Parigi in difesa dei Bambini coinvolti con forze armate e gruppi armati, Stati, organizzazioni internazionali e società civile si sono riuniti ieri per riconfermare il proprio impegno nel proteggere bambini e rinforzare la protezione dei loro diritti. La Conferenza, organizzata dal governo francese e UNICEF, è stato un importante momento per discutere i progressi fatti sin dall’adozione dei Principi di Parigi nel 2007 e definire strategie per rinforzare la protezione dell’infanzia negli anni a venire.
 
“Gli ultimi dieci anni hanno visto alcuni importanti miglioramenti per i bambini che si trovano coinvolti in conflitti armati,  tra cui l’impegno preso da molte forze armate e gruppi paramilitary di non reclutare o servirsi di bambini nelle ostilità; inoltre molti bambini già coinvolti sono stati rilasciati da questi gruppi” ha dichiarato Alison Smith, Direttrice del programma di Giustizia Penale Internazionale di NPSG, la quale ha partecipato all’incontro che si è tenuto oggi a Parigi. “Gli strumenti legali per la protezione dei bambini sono stati rinforzati anche grazie all’adesione di molti altri Stati al Protocollo Opzionale alla Convenzione sui diritti dell’Infanzia che alza l’età minima per il reclutamento ai 18 anni. Congratuliamo inoltre il fatto che tre nuovi stati – Kazakhstan, Myanmar e Tunisia – hanno aggiunto i loro nomi ai Principi di Parigi, portanto il numero totale di Stati impegnati ai Principi a 108”.

Di fronte a questi miglioramenti tuttavia non solo il coinvolgimento o il reclutamento di bambini nei conflitti non è stato arrestato, ma i bambini rimangono le principali vittime dei conflitti armati e della violenza politica di massa. “È terribile pensare che nel 2017 milioni di bambini in tutto il mondo sono privati della loro infanzia a causa dei conflitti armati”, ha aggiunto Smith. “Francamente, nonostante I grandi sforzi fatti da diverse parti coinvolte per assicurare la protezione dei bambini, non è ancora abbastanza. È necessario fare di più per rendere meno conveniente far del male ai bambini. Oltre a venire incontro ai loro bisogni prima e dopo che i loro diritti sono stati violati, è necessario assicurare che i responsabili di crimini contro l’infanzia e contro ciò che è necessario perchè i bambini possano vivere le loro vite e il loro pieno potenziale vengano assicurati alla giustizia. Chiediamo che tutti gli stati e tutte le istituzioni che lavorano per la giustizia internazionale, incluso la Corte Penale Internazionale, di raddoppiare i loro sfrozi per portare questi colpevoli alla giustizia, ovunnque e chiunque essi siano”.
 
Per ulteriori informazioni contattare: Alison Smith (Direttrice del Programma Giustizia Penale Internazionale) all'indirizzo mail asmith@npwj.org o al numero +32-2-548 39 12 oppure Nicola Giovannini (Responsabile ufficio stampa) all'indirizzo mail ngiovannini@npwj.org o al numero +32 2 548 39 15.