Lettera aperta a tutti gli Stati Membri delle Nazioni Unite, per chiedere maggiore impegno nella protezione delle donne che difendono i diritti umani

16 ottobre 2017


 

Quasi 400 organizzazioni della società civile di 98 Paesi hanno inviato una lettera aperta a tutti gli Stati Membri delle Nazioni Unite, per chiedere maggiore impegno nella protezione delle donne che difendono i diritti umani e che lavorano per la pace e la risoluzione di conflitti nei loro paesi.
 
In occasione del 17esimo anniversario dell’adozione della Risoluzione 1325 dell'ONU e dell’Annuale Dibattito del Consiglio di Sicurezza su Donne, Pace e Sicurezza, numerose organizzazioni italiane (tra cui i membri della rete In Difesa Di: Amnesty International - Italia, Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII, Giuristi Democratici, Associazione Yaku Onlus, Centro Studi Difesa Civile, Centro Diritti Umani, Solidarietà e Cooperazione CIPSI, Cisda, Human Rights International Corner, Non c’è Pace Senza Giustizia, Rete delle Associazioni del VIDES INTERNAZIONALE, Terra Nuova, Un ponte per...) hanno inviato questa lettera al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per incoraggiare le istituzioni italiane a confermare e rafforzare il loro impegno nella promozione dei diritti delle donne.
 
In situazioni di crisi e di conflitto le donne continuano a sostenere e difendere i propri diritti e l’inclusione nella vita pubblica, ma sono costantemente minacciate, perseguitate e uccise. Non è sufficiente esprimere il proprio supporto all’Agenda del Consiglio di Sicurezza sulle Donne, Pace e Sicurezza rimanendo però silenti di fronte ai brutali attacchi alla società civile femminile nel mondo e alle attiviste per la difesa dei diritti delle donne.
 
Come membro del Consiglio di Sicurezza, auspichiamo che l’Italia approfitti del mandato per mantenere in sede ONU il focus sull’uguaglianza di genere, sulla difesa e sul sostegno politico e finanziario da parte della comunità internazionale alle attiviste e difensore dei diritti umani e sulla lotta all’impunità verso i responsabili di attacchi contro le donne.
 

 
Per maggiori informazioni, si prega di contattare Nicola Giovannini (ufficio stampa): ngiovannini@npwj.org /+32-2-548-3915.