Tolleranza zero verso le MGF: la Risoluzione dell'UNGA che vieta questa violazione dei diritti umani deve trasformarsi in azione concreta ed efficace

6 febbraio 2017


 
Nel giorno in cui si commemora la Giornata Internazionale sulla Tolleranza Zero  verso le mutilazioni genitali femminili,  vogliamo riaffermare il nostro forte impegno a porre fine a una delle violazioni  più gravi dei diritti delle donne e delle ragazze.
 
Nonostante gli anni di campagne di sensibilizzazione per promuovere l'eliminazione delle MGF, milioni di donne e ragazze in tutto il mondo sono ancora vittime o a rischio di MGF, sia come risultato che come perpetuazione di disuguaglianza e discriminazione di genere che le privano  delle forme più basilari di autonomia personale e autodeterminazione.
 
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) ha  preso  posizione su questo tema il 20 dicembre 2012 adottando la risoluzione 67/146, accolta con favore dalla campagna Ban FGM, una coalizione di ONG africane ed europee creata grazie all'iniziativa di Non c'è Pace Senza Giustizia. Nel dicembre 2014, la Risoluzione 69/150 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha rinnovato questo impegno, con un numero maggiore di paesi sponsor e un messaggio più forte.
 
Come previsto da queste risoluzioni all’avanguardia, NPSG e i suoi partner della campagna BanFGM hanno costantemente sottolineato che l'adozione e l'applicazione di leggi esplicite, sostenute da sanzioni, che vietano tutte le forme di MGF, sono fattori fondamentali e cruciali per combattere efficacemente questa violazione dei diritti, proteggere le vittime e porre fine all'impunità.
 
Oltre a stabilire la responsabilità penale, la legislazione protegge e fornisce gli strumenti legali a donne e ragazze pronte a sfidare le pressioni sociali della tradizione e rifiutare le MGF e  legittima anche in modo forte e chiaro il lavoro di formazione e advocacy degli attivisti e gruppi per i diritti delle donne locali.
 
Oltre ad essere considerate pietre miliari nella lotta contro le MGF, le risoluzioni dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite hanno anche segnato l'inizio di un nuovo capitolo. Ora è fondamentale garantire che l'impegno politico espresso ai più alti livelli politici, si trasformi in un'azione concreta, efficace e coordinata a livello nazionale e regionale.
 
In questo giorno importante in cui riaffermiamo il nostro impegno a eliminare le MGF, facciamo appello a tutti gli Stati in cui le MGF sono perpetrate per assicurare e garantire la l’applicazione di  legislazioni che proibiscano inequivocabilmente questa pratica come reato e a sostenere  i numerosi  gruppi per i diritti umani, associazioni di donne e singoli sostenitori che combattono una battaglia quotidiana per  far sì che che le donne e le ragazze di domani siano libere dalla minaccia delle MGF.
 
 
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Per ulteriori informazioni, contattare Nicola Giovannini: ngiovannini@npwj.org