Sostenere il ruolo della società civile in Siria su Giustizia di Transizione e Attribuzione delle Responsabilità


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
Background: dal marzo 2011, quando alle proteste dei civili siriani è seguita una violenta repressione da parte del governo, numerosi gruppi indipendenti e ONG hanno raccolto informazioni ad-hoc sulle atrocità commesse. Nonostante il gran numero di attori impegnato in tali questioni, fino ad oggi il lavoro compiuto da tali organizzazioni è stato tuttavia in gran parte sconnesso, poco coordinato e con numerose sovrapposizioni in vari aspetti, cosa che ha creato e crea tuttora lacune in materia di informazione e di formazione per la società civile. A ciò si aggiunge la natura relativamente sconnessa della società civile siriana che impedisce a tali attori di coordinarsi in modo efficace sia tra loro e che con altri attori esterni. Mentre le atrocità continuano, pare sempre più evidente la necessità di un migliore coordinamento per rendere più efficace l'utilizzo delle informazioni raccolte dal popolo siriano. Ciò richiede una formazione e uno sviluppo di competenze nella raccolta, nella gestione, nell'analisi e nello stoccaggio delle informazioni, in particolare per rispondere alle lacune informative in relazione all'identificazione e alla ricostruzione della catena di comando e dell'ordine di battaglia. Con una maggiore capacità di gestire in modo sicuro le informazioni e la conduzione di analisi, gli attori siriani locali e la comunità internazionale potrebbero svolgere un ruolo più efficace tramite lo sfruttamento di tali informazioni, rendendolo utile per scoraggiare future atrocità, incoraggiando la diserzione dalle unità coinvolte e ponendo le basi per una futura attribuzione di responsabilità.
 
Obiettivi del progetto: lo scopo di questo progetto è assistere le nascenti o esistenti reti e organizzazioni della società civile allo scopo di contribuire più efficacemente alla documentazione e alle discussioni politiche per una giustizia di transizione in Siria. Tali strumenti contribuiranno a loro volta a modellare il futuro del paese, avvicinandolo a quelle istituzioni che abbracciano i principi della democrazia e del pluralismo, e che offrono riparazione e attribuzione delle responsabilità per le violazioni dei diritti umani, promuovendo la riconciliazione. Ciò sarà effettuato attraverso la condivisione delle informazioni e la formazione soprattutto sulle tematiche di giustizia di transizione e attribuzione delle responsabilità, e in parte attraverso il rafforzamento della capacità di ricevere e coordinare assistenza esterna della società civile siriana.
Nel lungo termine, il progetto intende promuovere la democrazia e la protezione dei diritti umani, incorporando la giustizia di transizione e l'attribuzione delle responsabilità nel processo decisionale sulla risoluzione dei conflitti, sulla stabilità, lo sviluppo e la pianificazione della ricostruzione in Siria.
L'obiettivo strategico del progetto è quello di sostenere la società civile siriana affinché essa giochi un ruolo attivo sulla giustizia di transizione e sull'accountability, inclusa l'advocacy e la documentazione sulle violazioni dei diritti umani, tra cui ricezione, raccolta, confronto, elaborazione e conservazione sicura di informazioni, documentazione e materiali allo scopo di stabilire con chiarezza ciò che è accaduto e ricostruire i processi decisionali che hanno determinato le violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani in Siria dal marzo 2011.
 
Attività del progetto: le attività del progetto di Non c'è Pace Senza Giustizia sono svolte attraverso due processi paralleli e complementari.
Da un lato, NPSG fornisce assistenza alla ONG siriana "The Day After", nel suo lavoro di rafforzamento delle capacità istituzionali e nella sua funzione di guida politica per la consulenza tecnica e il supporto alla coalizione dell'opposizione siriana. Tale supporto mira alla creazione di un quadro istituzionale coerente per l'attribuzione delle responsabilità e per la giustizia di transizione (tribunali, commissioni per la verità, ecc.).
Dall'altro, NPSG sta lavorando in collaborazione con l'organizzazione siriana dei diritti umani "Dawlaty" per rafforzare la capacità di “fare advocacy” partendo dal basso e organizzare campagne di sensibilizzazione sulla giustizia di transizione e sull'attribuzione di responsabilità per le violazioni dei diritti umani e per gli attivisti e le organizzazioni a sostegno della democrazia. NPSG offre competenze sostanziali sia sulla advocacy sia sulle strategie di campagna che sulla sostanza della giustizia di transizione, ivi comprese la divulgazione e la documentazione. Il lavoro di NPSG è inoltre progettato per fornire uno strumento attraverso il quale alcune aree del paese o alcune specifiche violazioni meno note possano essere identificate e affrontate: è il caso ad esempio dei gruppi particolarmente vulnerabili come le donne, i giovani ed i bambini.
Queste due serie di attività complementari contribuiranno a garantire: a) competenze tecniche per il futuro Stato siriano (e nel contempo per la Coalizione o qualsiasi altra istituzione che sarà operativa prima della liberazione) per fornire un efficace sistema di attribuzione delle responsabilità e di giustizia di transizione b) che l'istituzione di un sistema di giustizia di transizione equo, efficace e indipendente (in tutte le sue componenti) diventi una una rivendicazione politica forte e condivisa per i difensori dei diritti umani, nonché una priorità politica per il futuro Stato siriano (e per la Coalizione) durante e dopo l'inizio della transizione. 
 
 

Elenco delle attività specifiche:


Pubblicazioni:

 
 

  • Transitional Justice in Syria, Dawlaty & NPWJ, Luglio 2013. (Scarica la pubblicazione in inglese o arabo).

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Per maggiori informazioni è possibile contattare Alison Smith, Direttore del Programma di Giustizia Penale Internazionale, all’indirizzo email asmith@npwj.org, oppure Gianluca Eramo, Coordinatore del Programma MENA all'indirizzo email geramo@npwj.org.