NPSG piange la perdita di Arthur Robinson, sostenitore delle vittime e nemico dell’impunità

Bruxelles, 11 Aprile 2014


 
Non c’è Pace Senza Giustizia piange con grande tristezza la perdita di Arthur Robinson, ex Primo Ministro, poi Presidente della Repubblica di Trinidad e Tobago ed ex membro del Consiglio del Fondo Fiduciario per le Vittime della Corte Penale Iinternazionale (CPI). Ci uniamo a tutti gli altri nell’estendere le nostre più profonde condoglianze alla famiglia ed agli amici e ai numerosi colleghi e amici sparsi per il mondo.
 
Arthur Robinson diede un contributo cruciale nell’insediamento e lo sviluppo della CPI. Senza la sua dedizione è probabile che la Corte non sarebbe mai esistita, ma certamente non avremmo avuto una Corte con la capacità di dare un contributo decisivo per la pace e l’attribuzione delle responsabilità nel mondo. Nel 1989 a seguito della sua spinta come Primo Ministro di Trinidad e Tobago, una risoluzione dell’ONU fu adottata all'unanimità per la creazione di una Corte Penale Internazionale che spianò la strada ai negoziati e all'adozione dello Statuto di Roma nel 1998.
 
Abbiamo avuto l’onore di lavorare a stretto contatto con lui dalla Conferenza Inter-Governativa Regionale dei Caraibi in supporto della immediata firma e ratifica dello Statuto di Roma della CPI, co-organizzata da Non c’è Pace Senza Giustizia e il governo di Trinidad e Tobago, a Porto di Spagna il 15-17 marzo 1999. Come molti altri, per anni abbiamo continuato a contare su di lui come fonte d’ispirazione per ravvivare lo spirito della gente e farci ricordare perché avevamo cominciato questa lotta. Per questa ragione fu insignito del Premio NPWJ per la Giustizia Internazionale nel 2002, grati per aver avuto l’opportunità di riconoscere il suo ruolo impareggiabile nella lotta all'impunità. Dinanzi ad un pubblico di oltre 140 persone, inclusi Rappresentanti Permanenti presso le Nazioni Unite di 100 paesi, poco dopo aver ricevuto il premio in una cerimonia svoltasi a New York, il Presidente Arthur N.R. Robinson dichiarò “questo è il giorno più felice della mia vita”.
 
Grazie all’impegno e sostegno duraturo del Presidente Robinson, Trinidad e Tobago fu il secondo paese al mondo a ratificare il trattato fondante della CPI e nel febbraio 2006 il primo paese dei Caraibi a promulgare la leggi di attuazione, soddisfacendo così i propri obblighi emergenti dallo Statuto di Roma. In anni più recenti ha perseverato nel suo impegno per la giustizia facendo campagne attive per la promozione della Corte in particolare negli stati di America Latina e Caraibi.
 

I diritti umani e il diritto penale internazionale hanno perso un vero amico e sostenitore. Piangiamo la perdita di Arthur Robinson e incitiamo tutti quelli che lo conoscevano e le cui vite ha toccato di seguire le sue orme.