Bahrein / Appello della società civile globale unita: Liberate Nabeel Rajab immediatamente e incondizionatamente

9 Ottobre 2014

 
In un appello della società civile unita emesso oggi, più di 100 organizzazioni (tra cui Non c’è Pace Senza Giustizia e il Partito Radicale) chiedono il rilascio immediato e incondizionato del difensore dei diritti umani, attualmente detenuto, Nabeel Rajab, che è stato arrestato il 1 ottobre 2014 in Bahrein.

 
Nabeel Rajab, presidente del Centro per i Diritti Umani del Bahrein (BCHR), direttore del Centro per i Diritti Umani del Golfo(GCHR) e Vice Segretario Generale della Federazione Internazionale dei Diritti Umani (FIDH), è stato chiamato il 1 ottobre 2014 a presentarsi presso la Direzione dell’Indagine Penale, precisamente alla Direzione Generale per l’anti-corruzione e la sicurezza economica ed elettronica. La sessione di interrogatorio è durata circa 45 minuti e si è concentrata su due tweets che le autorità sostengono abbiano offeso il Ministro degli Interni.
Un tweet del 28 settembre 2014 riportava: ”Molte persone dal #Bharein che si sono unite al #terrorismo e all’#ISIS provenivano dalle istituzioni per la sicurezza e tali istituzioni ne sono state i primi incubatori ideologici.”
Rajab è stato detenuto fino al giorno seguente, quando il pubblico ministero ha ordinato il prolungamento del suo arresto a sette giorni, in attesa di indagini. Il 9 ottobre non si è tenuta alcuna udienza e il suo caso è stato invece trasferito al Tribunale per il Riesame per un’udienza da tenersi il 19 ottobre, estendendo così la sua detenzione ad altri dieci giorni. Da notare che non si trova più in custodia cautelare, in quanto ora ci sono accuse a suo carico. In aggiunta, una nuova denuncia è stata presentata dalle Forze della Difesa del Bahrein (FDB), in relazione allo stesso tweet riguardante l’ISIS. Le FDB sostengono che insulti le istituzioni del Bahrein, sia quelle per la sicurezza sia quelle militari.
Si teme che il governo del Bahrein possa tentare di tenere in carcere Rajab per un lungo periodo. Secondo l’Articolo 216 del codice penale del Bahrein, il crimine in questione è punibile con tre anni di carcere. L’articolo 216 stabilisce che: “Una persona è passibile di arresto o pagamento di una multa se offende, con qualunque mezzo di espressione, l’assemblea nazionale o altri organi costituzionali, l’esercito, i tribunali, le autorità o le agenzie governative.”
Rajab è stato arrestato diverse volte negli ultimi anni. Il 9 luglio 2012 la 5a Corte Penale lo ha condannato a tre mesi di carcere, in un caso collegato ai sei tweet che aveva postato il 2 giugno 2012. Ha scontato quasi tutta la condanna prima che tale sentenza fosse ribaltata il 23 agosto 2012. Tuttavia, il 16 agosto 2012 la Corte Penale d’Appello ha condannato Rajab a tre anni di carcere per “partecipazione ad assemblee illegali e organizzazione di un corteo senza precedente notifica.” L’11 dicembre 2012 la sentenza è stata ridotta a due anni e il 24 maggio 2014 è stato rilasciato.
Durante la sua precedente incarcerazione, Rajab è stato soggetto a discriminazione e maltrattamento in carcere; ad esempio, è stato messo in isolamento con un animale morto, è stato isolato dagli altri detenuti politici per l’intero periodo di detenzione e gli è stato impedito di contattare di tanto in tanto la famiglia, anche dopo che ha riportato violazioni di cui è stato testimone in carcere. La scorsa settimana non gli è stato permesso di vedere la sua famiglia in occasione dell’Eid.
Le seguenti organizzazioni considerano la detenzione di Rajab dal 1 ottobre un chiaro atto di discriminazione. Lo scorso mese un altro cittadino è stato accusato di un crimine in base allo stesso articolo della legge, “per offesa all’esercito”; mentre tale persona, però, è stata rilasciata in 24 ore, a Rajab è stato negato il rilascio, presumibilmente a causa della sua reputazione come noto difensore dei diritti umani e per la sua influenza su Twitter, sia a livello locale che internazionale.
Crediamo fermamanete che Nabeel Rajab sia stato bersagliato unicamente a causa del suo impegno pacifico e legittimo per i diritti umani e in particolare per le sue recenti missioni di successo al Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU a Ginevra e all’Unione Europea a Bruxelles. È stato arrestato esclusivamente per aver esercitato i suoi diritti di libertà di espressione e libertà di assemblea, garantiti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
 
Le seguenti 100 e più organizzazioni chiedono:

  1. Il rilascio immediato e incondizionato di Nabeel Rajab e di tutti gli altri difensori dei diritti umani che sono stati arrestati in Bahrein unicamente come conseguenza del loro legittimo impegno per i diritti umani;
  2. Alle autorità del Bahrein, di prendere tutte le misure necessarie a garantire l’integrità fisica e psicologica e la sicurezza di Rajab;
  3. Alle autorità del Bahrein, di garantire, in ogni circostanza, che tutti i difensori dei diritti umani in Bahrein siano in grado di portare a termine le loro legittime attività per i diritti umani senza paura di rappresaglia e liberi da ogni restrizione, tra cui la persecuzione giudiziaria.

Sollecitiamo ulteriormente l’ONU, l’amministrazione USA, il governo britannico, come anche gli altri governi che hanno influenza in Bahrein, l’UE e le principali organizzazioni per i diritti umani, di esercitare una pressione reale sul governo del Bahrein al fine di fermare immediatamente la persecuzione giudiziaria verso i difensori dei diritti umani, di far cadere tutte le accuse contro di loro e rilasciare tutti i difensori dei diritti umani detenuti e i prigionieri politici, incluso Nabeel Rajab, Abdulhadi Al-Khawaja, fondatore del BCHR e del GCHR, e Naji Fateel della Società dei Giovani del Bahrein per i diritti umani.
 

Firmatari:

1. Activist Organization For Development And Human Rights, Yemen  
2. Agencia EFE, Spain    
3. Albadeal centre for studies and research, Jordan        
4. Alkarama, Switzerland
5. All Youth Organization, Yemen         
6. AMAL Human Development Network, Pakistan        
7. AMAN Network for Rehabilitation and Defending Human Rights     
8. Amel Association, Lebanon    
9. Americans for Democracy and Human Rights in Bahrain (ADHRB)  
10. Arab Digital Expression, Egypt           
11. Arab Institute For Human Rights, Lebanon     
12. Arab Lawyers Union, Egypt   
13. Arabic Network for Human Rights Information (ANHRI)      
14. Article 19, Bahrain     
15. Association Dea Dia  Serbia   
16. Association de la Réinsertion des Prisonniers et le Suivi des Conditions des Prisons, Tunisia
17. Association Tunisienne de Defense des Droits de L'Enfant, Tunisia
18. Avocats Sans Frontières (ASF) Network
19. Bahrain Center for Human Rights (BCHR)     
20. Bahrain Human Rights Society           
21. Bahrain Human Rights Observatory (BHRO) 
22. Bahrain Institute for Rights and Democracy (BIRD)   
23. Bahrain Interfaith       
24. Bahrain Rehabilitation & Anti Violence Organisation (BRAVO)        
25. Bahrain Salam for Human Rights       
26. Bahrain Transparency 
27. Bahrain Youth Society for Human Rights       
28. BRAC, Bangladesh     
29. Canadian Journalists for Free Expression (CJFE)       
30. CARAM-Asia, Malaysia         
31. Caritas Migrant Center, Lebanon        
32. Center for Transitional Justice, Tunisia           
33. CIVICUS, South Africa          
34. Coalition of Tunisian Women
35. Community Development Services (CDS), Sri Lanka 
36. Defending Justice and Rights, USA    
37. Dewany Civil Office of Ombudsman, USA   
38. Egyptian Organization For Human Rights (EOHR)     
39. English PEN
40. European Saudi Organizations for Human Rights, Germany  
41. European-Bahraini Organisation for Human Rights (EBOHR)            
42. Filastiniyat, Palestine  
43. Fondation Chokri Belaid Contre la Violence, Tunisia 
44. Forum des Alternatives Maroc, Morocco        
45. Fraternity Center for Democracy and Civil Society    
46. Freedom House          
47. Front Line Defenders  
48. Gesr Center for Development (GESR)            
49. Gulf Center for Human Rights (GCHR)          
50. Human Right Information And Training Centre, Yemen        
51. Human Rights and the Ahwazi Arabs, UK      
52. Human Rights Information And Training Centre, Lebanon
53. Humanitarian Rights Center, Yemen
54. Independent Commission for Citizens Rights, Palestine         
55. Index on Censorship   
56. International Awareness Youth Club, Egypt
57. International centre for supporting rights and freedom, Egypt
58. International Civil Society Network    
59. International Federation for Human Rights (FIDH)     
60. International Media Support (IMS), Denmark 
61. International Press Institute (IPI)         
62. International Service for Human Rights          
63. INTERSOS, Italy        
64. Islamic Non Violence Organization, USA       
65. Jordanian Commission for Democratic Culture          
66. Justice for Iran (JFI),UK         
67. Khiam Rehabilitation Center for Victims of Torture, Lebanon           
68. Kuwait Institute For Human Rights     
69. Kuwait Society For Human Rights      
70. Lawyer's Rights Watch Canada (LRWC)        
71. Ligue algerienne pour la defense des droits de l'homme (LADDH), Algeria   
72. Ligue Tunisienne pour la Défense des Droits de l'Homme (LTDH), section Sfax sud, Tunisia
73. Lualua centre for human rights (LCHR), Lebanon      
74. Maharat Foundation, Lebanon
75. Martin Ennals Award, Switzerland      
76. MENA monitoring group, Tunisia       
77. Monitoring of Human Rights in Saudi Arabia
78. Network of Algerian Human Rights Lawyers 
79. New Bakkah Foundation, Switzerland
80. Nidal Tagheer Organization for Defending Rights, Yemen     
81. Non c’è Pace Senza Giustiza (NPSG), Italia       
82. Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transapartito (PRNTT), Italia      
83. Norwegian Confederation of Trade Unions (LO), Norway     
84. Organisation marocaine des droits humains, Morroco            
85. Palestinian Institute for Human Rights
86. Peace Mission of the International Council for Human Rights, Yemen          
87. PEN International       
88. Rafto Foundation, Norway     
89. Reporters Sans Frontières (RSF), France         
90. Réseau des avocats algérien pour défendre les droits de l'homme, Algeria     
91. RO'YA Association for a Better Syria, France
92. Shia Rights Watch, USA         
93. Sudanese Development Initiative (SUDIA)     
94. Syrian Center for Democracy and Civil Rights           
95. Syrian Nonviolence Movement          
96. Tunisian Initiative for Freedom of Expression
97. Tunisian National Council for Liberties (CNLT)         
98. Un ponte per, Italy      
99. Vivarta            
100. Volunteers Without borders, Lebanon
101. Women Research and Training Centre
102. World Organisation Against Torture (OMCT) 
103. Youth for Humanity, Egypt    
104. Youth Transparency & Building, Yemen        
  

E la famiglia di Nabeel Rajab:
Sumaya, Adam e Malek Rajab