Siria: organizzazioni per i diritti umani celebrano il compleanno di Razan Zaitouneh rinnovando l’appello per il rilascio delle ‘Duma Four’

28 aprile 2015


 
 

Per celebrare il 38esimo compleanno (il 29 aprile) della scomparsa Razan Zaitouneh, avvocato e attivista per i diritti umani, capo del Centro di Documentazione sulla Violenza in Siria (VDC), vincitrice nel 2011 del Premio Sakharov per la libertà di pensiero e del Premio Anna Politkovskaya per il RAW in WAR (“raggiungere tutte le donne in guerra”), 70 organizzazioni per i diritti umani (inclusa Non C’è Pace Senza Giustizia) hanno oggi ribadito il loro appello per il suo immediato rilascio, così come quello delle sue colleghe Samira Khalil, Nazem Hamadi e Wa’el Hamada.
 
Il 9 dicembre 2013, le quattro attiviste per i diritti umani, comunemente conosciute come le “Duma Four”, sono state rapite da un gruppo di uomini armati durante un raid nell’ufficio del VDC a Duma, vicino a Damasco. Da allora non si hanno più avute notizie su dove siano e sulla loro salute.
 
Il VDC si occupa di monitorare e documentare le violazioni dei diritti umani in Siria e le organizzazioni firmatarie credono che il rapimento delle quattro attiviste sia diretta conseguenza del loro pacifico lavoro per i diritti umani. La loro attuale detenzione fa parte di un più ampio piano di minacce e persecuzioni da parte sia delle forze governative, che di attori non statali che, sottoponendo a vari abusi i difensori dei diritti umani, cercano di impedirne l’operato.
 
Nei mesi precedenti al suo rapimento, Razan Zaitouneh aveva scritto agli attivisti per i diritti umani fuori dalla Siria, informandoli delle minacce ricevute e riferendo loro che esse erano opera di gruppi armati locali di Duma.  Tra questi, il gruppo più potente nel periodo in cui sono avvenuti i rapimenti, era quello dell’Esercito dell’Islam, guidato da Zahran Alloush. Nell’aprile del 2014, la famiglia di Razan Zaitouneh ha rilasciato una dichiarazione affermando di ritenere Zahran Alloush responsabile del benessere della figlia e delle sue colleghe, data l’ampia presenza del suo gruppo nella zona.
 
Le organizzazioni firmatarie, così come altri attivisti, hanno richiesto il rilascio delle “Duma Four” fin dal momento del loro rapimento. Oggi esse richiedono nuovamente all’Esercito dell’Islam e agli altri gruppi armati operanti nel territorio di prendere immediati provvedimenti per il rilascio dello staff del VDS rapito, o di indagare sul loro sequestro e lavorare per il loro rilascio. Esse inoltre sollecitano i governi che supportano tali gruppi, così come i leaders religiosi e altri che hanno su essi influenza, affinché facciano pressione per tali azioni, in accordo anche con la Risoluzione 2139 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che “condanna fortemente” il rapimento di civili e richiede l’immediata fine di tale pratica.
 
Razan Zaitouneh è stata una dei principali avvocati nella difesa dei prigionieri politici in Siria, fin dal 2001. Ha avuto un ruolo chiave nel sostenere gli sforzi in difesa dell’universalità dei diritti umani e in supporto degli attivisti e dei gruppi indipendenti in Siria. Insieme ad altri attivisti, ha creato il VDC e fondato i Comitati Locali di Coordinamento (LCCs), che coordinano il lavoro dei comitati locali  attraverso varie città e paesi della Siria. Ha anche creato l’Ufficio di Supporto di piccoli progetti e dello sviluppo locale, che assiste organizzazioni non governative nell’assediata Eastern Ghouta.
 
Samira Khalil è stata per lungo tempo un’attivista politica in Siria ed è stata imprigionata in diverse occasioni dalle autorità siriane in seguito al suo attivismo pacifico. Prima del suo rapimento, stava lavorando per aiutare le donne di Duma ad avviare piccolo progetti di guadagno. Wa’el Hamada, membro attivo del VDC e cofondatrice del network dei LCC, è stata anch’essa imprigionata dalle autorità siriane. Prima del suo rapimento stava lavorando, con Nazim Hamadi, per fornire assitenza umanitaria ai residenti dell’occupata parte orientale di Ghouta.
 
Firmatari: 
1- Alkarama Foundation (in Geneva)
2- Amman Center for Human Rights Studies
3- Amnesty International
4- Arab Foundation for Development and Citizenship
5- Arab Network for Human Rights Information (ANHRI)
6- Arab Organization for Human Rights in Syria
7- Badael Foundation
8- Bahrain Centre for Human Right
9- Defending  Prisoners of Conscience in Syria Organization
10- Cairo Center for Development (CCD)
11- Cairo Institute for Human Rights Studies (CIHR)
12- Canadian Journalists for Free Expression (CJFE)
13- Centre for Democracy and Civil Rights in Syria
14- Committees for the Defending  Democratic Freedoms and Human Rights in Syria
15- El-Nadeem Center for Rehabilitation of Victims of Violence
16- Enmaa Center for Democracy and Human Rights
17- Euro-Mediterranean Human Rights Network (EMHRN)
18- Fraternity Center for Democracy and Civil Society
19- Front Line Defenders (FLDs)
20- Freedom House
21- Gulf Center for Human Rights (GCHR)
22- Human Rights First Society , Saudi Arabia
23- Human Rights Organization in Syria - MAF
24- Human Rights Watch (HRW)
25- Humanist Institute for Co-operation with Developing Countries (HIVOS)
26- Hand in Hand Organization , Syria
27- Monitor for Human Rights in Saudi Arabia
28- Index on Censorship
29- International Media Support (IMS)
30- International Centre for Supporting Rights and Freedoms
31- International Civil Society Action Network (ICAN)
32- International Service For Human Rights (ISHR)
33- Institute for War and Peace Reporting (IWPR)
34- International  Federation for Human Rights (FIDH) under the Observatory for the Protection of Human Rights Defenders
35- Iraqi Women Network
36- Iraqi Journalists Rights Defense  Association(IJRDA)
37- Iraqi Network  for Social Media (INSM)
38- Kurdish Committee for Human Rights in Syria (observer)
39- Kurdish Organization for Human Rights in Syria (DAD)
40- Kvinna till Kvinna Foundation
41- Lawyers for Lawyers
42- Lulua Center for Human Rights
43- Madad NGOs
44- Maharat Foundation
45- MENA Media Monitoring group
46- Metro Centre to Defend Journalists in Iraqi Kurdistan
47- National Organization for Human Rights in Syria
48- Nazra for Feminist Studies
49- Non c'è Pace Senza Giustizia (NPSG)
50- One World Foundation (OWF)
51- Omani Observatory for Human Rights
52-  World Organization Against Torture (OMCT) under the Observatory for the Protection of Human Rights Defenders
53- Pax for Peace – Netherland
54- Pen International
55- Reach All Women in War (RAW)
56- Reporters Without Borders (RSF)
57- Sawt Al Niswa
58- Sentiel Human Rights Defenders
59- Sisters Arab Forum for Human Rights (SAF)
60- Syrian American Council (SAC)
61- Syrian Center for Media and Freedom of Expression  (SCM)
62- Syrian Center for Legal Researches & Studies
63- Syrian Journalists Association
64- Syrian Network for Human Rights (SNHR)
65- Syrian League for Citizenship
66- The Regional Coalition for Women Human Rights Defenders In Middle East and North Africa
67- Tunisian Initiative for Freedom of Expression
68- Violations Documentation Center in Syria (VDC)
69- Vivarta
70-  Yemeni Organization for Defending  Human Rights and Democratic  Freedom