Giornata Internazionale: il mondo deve proteggere I diritti dei bambini

Bruxelles – Roma, 20 Novembre 2015

 
In occasione della Giornata internazionale dei Diritti del Fanciullo, Non C’è Pace Senza Giustizia (NPSG) ed il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito (PRNTT), insieme ai partner siriani, offrono la loro solidarietà ai bambini in Siria, i quali dal 2011 stanno vivendo sulla propria pelle indescrivibili orrori e violenze, perpetrate con sempre più frequenza e brutalità in una cultura di quasi completa impunità.
 
La Siria rappresenta l’emblema di un disastro umanitario e dei diritti umani, che colpisce in modo sproporzionato i bambini in zone di guerra nel mondo. I bambini hanno diritto al cibo, alla salute, all’istruzione e alla sicurezza. Ciononostante, i bambini in Siria non hanno accesso a nessuno di questi diritti. Peggio ancora - come evidenziato nel primo report del Segretario Generale dell’ONU sulla situazione dei bambini e del conflitto armato nella Repubblica Araba Siriana - essi sono vittime di “innumerevoli uccisioni e mutilazioni”. Nel report più recente, pubblicato a settembre 2015, la Commissione d’Inchiesta indipendente internazionale delle Nazioni Unite (COI), ha inoltre ripotato che un numero imprecisato di bambini hanno sofferto le stesse violazioni subite dagli adulti senza discriminazione, e circa il reclutamento continuo e l’uso di bambini soldato da parte delle parti del conflitto. Il report del COI ha concluso che “in seguito alla ripetuta esposizione alla violenza e alla sicurezza, i bambini nella Repubblica Araba Siriana mostrano sintomi di traumi, anche psicologici, di disordini comportamentali e di stress post-traumatico. Il protrarsi della durata del conflitto sta indebolendo la resilienza dei bambini”.
 
Dopo quattro anni di fallimento da parte della comunità internazionale nel porre fine al conflitto in Siria, rinnoviamo il nostro appello a tutti gli Stati ed a tutte le organizzazioni regionali e internazionali, perché dimostrino il proprio impegno nei diritti umani ed in particolare per i diritti dei bambini, interrompendo il ciclo di impunità che sta devastando il paese. Stabilire la responsabilità per i crimini e garantire la partecipazione dei bambini colpiti da essi in questo processo, deve diventare la colonna portante di qualsiasi sforzo internazionale in Siria per porre termine allo spargimento di sangue e portare giustizia al popolo siriano. Questo è l’unico modo per assicurare che i bambini siriani di oggi possano vincere l’eredità della violenza e crescere in un ambiente sicuro che garantisca i loro diritti.
 
Infine, dovremmo ricordare a noi stessi che anche in tempi di pace i diritti fondamentali dei bambini sono minacciati o violati, come dimostrato dai milioni di bambine in tutto il mondo, sottoposte a mutilazioni genitali femminili e matrimoni forzati. NPSG e il NRPTT fanno appello a tutti gli stati nei quali le violazioni dei diritti umani siano commesse, affinché attuino e facciano rispettare le legislazioni specifiche per proibirle inequivocabilmente, ed affinché apportino un chiaro e forte supporto agli innumerevoli gruppi per i diritti umani, alle associazioni di donne ed agli attivisti che lottano quotidianamente per porre fine a queste forme di violenza”.