NPSG incontra i membri della Commissione Affari Legali del Parlamento regionale del Kurdistan in Iraq

Bruxelles, 2 luglio 2012


 
Il 2 luglio 2012, Non c’è Pace Senza Giustizia ha organizzato un incontro con i membri della Commissione Affari Legali del Parlamento regionale del Kurdistan, in Iraq, per discutere la promozione e la tutela dei diritti umani, dello stato di diritto e la lotta contro l’impunità, così come della pace e la sicurezza in Iraq e anche nell’area MENA.
 
L’incontro, ospitato da Niccolò Figà-Talamanca, Segretario Generale di NPSG, nell’ufficio di Bruxelles di NPSG in collaborazione con la Missione del Governo Regionale del Kurdistan (KRG) presso l’UE, ha visto la partecipazione di Kardo Mohammed (Lista Gorran - opposizione), Awni K. Bazzaz (lista Kurdistani -PUK partito di governo), Rozan Dizayee (lista Kurdistani - partito di governo KDP), e Abdullah Mohammed Ameen (lista Gorran - opposizione).
 
La discussione ha fornito l’occasione per evidenziare le attuali sfide affrontate dalla regione del Kurdistan in Iraq nel suo continuo processo di rafforzamento delle istituzioni democratiche, e in modo particolare la necessità di creare un movimento forte e intenso della società civile che può legittimamente interagire con le istituzioni per la definizione delle priorità politiche.
 
È stato inoltre discusso l’esempio che le istituzioni instaurate con successo nella regione del Kurdistan iracheno potrebbero dare nella regione ed altrove, soprattutto in considerazione dei sollevamenti popolari che molti dei loro vicini stanno vivendo,. Sulla base delle attività intraprese da NPSG in Kurdistan negli ultimi anni, in stretta collaborazione con il KRG ed il Parlamento del Kurdistan, NPSG attende future opportunità di collaborazione che possono contribuire a rafforzare la leadership e l’esempio che queste istituzioni sono (e possono essere) non solo per il paese, ma anche per i paesi vicini e per l’intera regione.
 
NPSG ha anche colto l’occasione per presentare la propria campagna internazionale in corso volta a promuovere l’adozione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di una risoluzione per bandire esplicitamente le mutilazioni genitali femminili (MGF) entro la fine dell’anno. Tutti i membri della delegazione hanno espresso il loro pieno sostegno verso questa iniziativa ed il loro impegno, al loro ritorno in Kurdistan, a sollecitare il supporto dei loro colleghi parlamentari e ministri, Incluso il Primo Ministro.