“Eliminare le Mutilazioni Genitali Femminili, un obiettivo raggiungibile”: riparte dal Cairo la campagna di mobilitazione politica di Non c'e' Pace Senza Giustizia con una conferenza regionale di alto livello

Bruxelles-Roma, 9 dicembre 2008


L’Associazione radicale Non c’è Pace Senza Giustizia rilancia la sua campagna contro le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) organizzando, in collaborazione con il Consiglio Nazionale per l'Infanzia e la Maternità (NCCM) egiziano, e con il sostegno della Cooperazione Italiana, della Banca Mondiale e il coinvolgimento delle agenzie delle Nazioni Unite impegnate nella lotta alle MGF, la Conferenza "Per l'eliminazione delle Mutilazioni Genitali Femminili - Dichiarazione del Cairo +5", che si terrà al Cairo dal 13 al 15 dicembre 2008.
 
La Conferenza, che sarà aperta dalla First Lady egiziana Suzanne Mubarak e da Emma Bonino, Vice Presidente del Senato italiano e fondatrice di Non c'è Pace Senza Giustizia, riunirà le principali personalità africane e internazionali, First Ladies, ministri, parlamentari, rappresentanti delle agenzie ONU, attivisti della società civile, provenienti dai paesi africani interessati dalla pratica e che hanno rivestito in questi ultimi anni un ruolo chiave nella battaglia contro le MGF.
 
Lo scopo dell’incontro è di destare una maggiore mobilitazione politica transnazionale per consolidare e trasformare gli impegni e le iniziative migliori presi a livello nazionale e regionale in una strategia politica stabile, coerente e condivisa dai partner africani e internazionali, in modo da garantire che gli anni a venire possano portare alla completa eradicazione della pratica delle MGF.
 
In questi ultimi anni sono stati compiuti progressi incoraggianti con l'adozione di leggi che proibiscono le MGF da parte di molti paesi interessati dalla pratica e di campagne d'informazione ad ampio raggio per prevenire la pratica. In Egitto, ad esempio, la campagna di sensibilizzazione condotta dal NCCM ha raccolto i suoi frutti lo scorso 10 giugno, quando il Parlamento egiziano ha adottato una legge che sanziona penalmente le MGF. Inoltre, con il Protocollo sui Diritti delle Donne, adottato dagli Stati membri dell'Unione Africana nel 2003 e entrato in vigore il 25 novembre 2005, gli stati africani si sono dotati di uno strumento vincolante che oltre a rivolgersi ad un’ampia gamma di diritti, all’Articolo 5 condanna esplicitamente le MGF come una violazione dei diritti fondamentali della persona e esorta gli stati ratificanti ad adottare specifiche misure legislative che le proibiscano.
 
A cinque anni dall’adozione della "Dichiarazione del Cairo per l'Eliminazione delle Mutilazioni Genitali Femminili", durante la Conferenza Internazionale su "Strumenti Legali per la Prevenzione delle MGF", organizzata sempre da NPSG al Cairo dal 21 al 23 giugno 2003, l’evento fornirà l’occasione di condividere la conoscenza e l’esperienza accumulate a livello regionale e nazionale, per indirizzare le migliori strategie politiche e legislative da attuare, incrementare il numero degli Stati che ratifichino e diano attuazione al Protocollo di Maputo, e creare le basi di una vera alleanza internazionale per sconfiggere le MGF.
 
Per maggiori informazioni si prega di contattare: Roni Guetta, tel: +39 06 6880 3613 - Nicola Giovannini, email: ngiovannini@npwj.org - tel: + 32 2 548 39 14.