8 marzo: con Bonino “Ferite a morte” arriva in Tunisia, prima volta Paese arabo

8 marzo: con Bonino “Ferite a morte” arriva in Tunisia, prima volta Paese arabo
Onultalia, 08 Mar 2015


TUNISI – Con Emma Bonino “angela di questo progetto”, i monologhi sul femminicidio “Ferite a Morte” di Serena Dandini con la collaborazione di Maura Misiti approdano per l’8 marzo in Tunisia e sara’ la prima volta in un Paese arabo.
Le storie di donne vittime di violenza in casa narrate da donne saranno lette  nella Salle 4ème Art  di Tunisi in occasione della Giornata Internazionale della Donna, grazie alla collaborazione con FIDH, Federazione internazionale per i diritti umani, e le due organizzazioni tunisine, la Lega tunisina per i diritti umani (LTDH) e l’Associazione tunisina delle donne democratiche (TANF).
Tra le lettrici, oltre alla Dandini e alla Misiti, le attrici Jalila Baccar  e Fatma Saidenne, Bochra Belhaj Hmida (deputata del Governo Tunisino), Latifa Lakhdhar (Ministro della Cultura del Governo Tunisino), Besma Khalfeoui (presidente della fondazione Chokri Belaid), Nadia Khiari (caricaturista), Raja Dahmeni (ATFD), Amira Yahyeoui (presidente della ONG Bawssala), Meriem Belkadhi (Nessma TV), Amel Hamrouni (cantante). Sul palco per l’occasione l’ex ministro degli Esteri Emma Bonino. Il progetto ha ricevuto il patrocinio del Ministero degli esteri, dell’Istituto Italiano di Cultura a Tunisi e dell’Ambasciata d’Italia.
“Ferite a morte” viaggia da oltre due anni. I monologhi sono stati presentati alle sedi Onu a New York e Ginevra, Washington, Bruxelles, Londra, Lussemburgo e Strasburgo e Parigi. Dopo Tunisi sara’ la volta di Erevan, Istanbul, Vienna e Varsavia. La Bonino e’ ”l’angelo di questo progetto” per averle sottoposto il testo ”per prima, prima di decidere di andare avanti’, ha detto la Dandini secondo cui la violenza contro le donne “e’ un problema senza passaporto”.
Hanno collaborato alla realizzazione del progetto CEFA Onlus, GVC Onlus, No Peace Without Justice, Unipol Banca, Legacoop Romagna e la Regione Emilia Romagna. (7 marzo 2015).

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