Bahrein: l’impunità non è un’opzione per la costruzione di un futuro democratico

23 Nov, 2011 | Comunicati Stampa

Oggi, la Commissione d’Inchiesta Indipendente del Bahrein (BICI), con il mandato di investigare sulle presunte violazioni di diritti umani avvenute durante le proteste svoltesi nel paese nei mesi di febbraio e marzo di quest’anno, ha rilasciato il suo rapporto durante una cerimonia pubblica ospitata dal Re Hamad Bin Isa Al Khalifa. Una delegazione di “Non c’è Pace Senza Giustizia”, capeggiata dal suo Segretario Generale Niccolò Figa-Talamanca ha partecipato alla cerimonia.

Dichiarazione di Niccolò Figa-Talamanca, Segretario Generale di Non c’è Pace Senza Giustizia (dal Bahrein):

“Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT) si congratulano per il rapporto rilasciato oggi dalla Commissione d’Inchiesta Indipendente del Bahrein (BICI). Ricevendo il rapporto, le più alte autorità in Bahrein non possono ignorare la sistematica campagna di terrore – che include uccisioni, tortura, detenzione prolungata arbitraria, maltrattamento e altre violazioni di diritti umani – compiuta dalle loro forze di sicurezza contro una parte della sua popolazione. Accettando il rapporto e le sue raccomandazioni, Sua Altezza il Re del Bahrein accetta la responsabilità di condurre il paese verso un processo genuino di riforme politiche, di rispondere alle richieste di diritti politici espresse dalla popolazione bahrenita, di rivolgersi alle violazioni passate e di prevenire future violazioni di diritti umani.

“Affinché il rapporto sia costruttivo, la sua prima raccomandazione, ovvero la creazione di meccanismo indipendente e imparziale per l’attuazione e il monitoraggio delle raccomandazioni del rapporto, sarà la prima prova per assicurare che gli impegni presi dalle autorità bahrenite per assicurare la responsabilità e la non ripetizione delle violazioni vengano rispettati. L’esperienza testimonia che senza un meccanismo di monitoraggio, sostenuto dalla società civile locale, anche le migliori raccomandazioni hanno valore inferiore del foglio sul quale sono state scritte.

“Nonostante le continue repressioni e il deterioramento della situazione dei diritti umani, noi crediamo che l’impegno della maggioranza dei Bahreniti per riformare il proprio paese si diriga verso un futuro basato sul rispetto dei diritti umani, sull’applicazione del principio di non discriminazione, sull’attribuzione delle responsabilità delle violazioni e sulla partecipazione delle donne nella vita pubblica e politica e possa dare nuova speranza per un futuro migliore. Come evidenziato dai recenti sviluppi in vari paesi della regione, sostenere la partecipazione attiva della società civile nel processo politico ed il suo contributo all’identificazione delle priorità politiche è tra i requisiti essenziali affinché istituzioni liberali e democrazia crescano come aspirazioni autenticamente nazionali.

“Oggi, è urgente che comunità internazionale pretenda dal Bahrein la conformità con le sue responsabilità, l’attuazione totale del rapporto all’interno di un preciso schema di lavoro, l’assicurazione della partecipazione attiva dei cittadini nelle riforme democratiche e la conduzione del paese verso un futuro basato sulla democrazia, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani fondamentali. Come primo passo, la comunità internazionale dovrebbe insistere affinché il Bahrein rispetti le raccomandazioni redatte nel rapporto del BICI, in particolare l’immediata sospensione delle detenzioni illegali, la reintegrazione degli studenti e dei dipendenti precedentemente licenziati per aver espresso la loro opinione politica e la disposizione di riparare e ripagare le vittime e i loro famigliari.

“Al fine d’avere pieno successo, questo processo non può essere basato sulla concessione dell’impunita per le presunte violazioni di diritti umani compiute nei confronti dei civili, né possono essere previste pratiche per porre fine all’impunità guidate da coloro che hanno precedentemente usato il sistema giudiziario per infliggere terrore e persecuzione. La giustizia e la pace sono elementi integrali della democrazia e NPSG e PRNTT sostengono la popolazione del Bahrein nei suoi sforzi di attribuire, in modo effettivo e genuino, le responsabilità per le violazioni commesse finora. Noi incoraggiamo la comunità internazionale, il Governo e il popolo del Bahrein ad assicurare che il rapporto della BICI sia un fattore di catalizzazione per un cambiamento positivo, l’inizio – piuttosto che la fine – di un nuovo capitolo della storia del Bahrein.”

Per ulteriori informazioni si prega di contattare la delegazione di NPSG in Bahrein: Niccolò Figa-Talamanca (inglese, francese, italiano) al numero:+32 494 533 918 e Mofeeda Al-Aradi (arabo, inglese) al numero + 965 677 077 99 or + 32 491 379 805