Bahrein: NPSG e PRNTT elogiano la Corea del Sud per la sospensione delle forniture di gas lacrimogeno

10 Gen, 2014 | Comunicati Stampa

Bruxelles-Roma, 10 gennaio 2014

 

Pochi giorni fa, il Programma Amministrativo di Approvvigionamento del Ministero della Difesa della Corea del Sud (Defence Acquisition Program Administration – DAPA) ha negato due richieste di esportazione di gas lacrimogeno al Bahrein a causa di “instabilità politica del paese, della morte di persone provocata dall’utilizzo di lacrimogeni e delle proteste dei gruppi a difesa dei diritti umani”. La decisione risponde alla chiamata sollevata dalla campagna “StopTheShipment” lanciata due mesi or sono dal gruppo di pressione “Bahrain Watch” e altre ONG internazionali per evitare la spedizione di grandi quantità di gas lacrimogeno al Bahrein. La campagna inizialmente rivolta contro tutti i fornitori di gas lacrimogeno, si è poi rivolta e focalizzata sulla Corea del Sud dopo che, nel mese di ottobre, il DAPA ha confermato che stava valutando una richiesta di esportazione di gas lacrimogeno verso il Bahrein per conto di una società coreana anonima. Si sospetta che la spedizione che è stata fermata contenesse un eccesso di 1,6 milioni di bombole di gas lacrimogeno.

Dichiarazione di Alison Smith, Consigliere Legale di Non c’è Pace Senza Giustizia:

“Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT) accolgono la decisione delle autorità sudcoreane di sospendere le spedizioni di gas lacrimogeno verso il Bahrein. Il messaggio per le autorità bahreinite è molto chiaro: la repressione in corso di proteste pacifiche, anche attraverso l’uso indiscriminato e improprio di tali armi, non è accettabile e non sarà giustificato.

“La Corea del Sud si unisce ad altri paesi, inclusi gli Stati Uniti e il Regno Unito, che hanno già fermato l’esportazione di agenti chimici irritanti nel Bahrein per motivi di instabilità politica e riguardanti i diritti umani. Invitiamo gli altri Stati, i cui governi hanno autorizzato la fornitura di simili armi chimiche tossiche al Bahrein, a seguire l’esempio e interrompere la spedizione di tali agenti chimici, utilizzati per reprimere il popolo bahreinita. Invitiamo, inoltre, tutti gli Stati interessati a cessare il trasferimento di qualsiasi altro tipo di armi, munizioni e attrezzature correlate che potrebbero essere impropriamente impiegate dalle forze di sicurezza del Bahrein contro manifestanti pacifici.

“Da quando all’inizio del 2011 sono iniziate nel Paese diffuse proteste popolari e manifestazioni volte ad ottenere riforme politiche, molte persone sono morte a seguito dell’inalazione di gas lacrimogeno, mentre altre sono state uccise da colpi diretti di lacrimogeni sparati a distanza ravvicinata dentro autovetture e abitazioni.
Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha sollevato una serie preoccupazioni a riguardo, ed esistono rapporti ben documentati sull’utilizzo eccessivo e indiscriminato di gas lacrimogeno da parte delle forze di sicurezza del Bahrein contro i cittadini e i manifestanti pacifici, ma nonostante questo, nessun agente di polizia o funzionario governativo nel Bahrein è stato considerato responsabile di tali o altri presunti abusi.

“Nonostante le promesse utilizzate come “cortina fumogena” da parte delle più alte autorità bahreinite, le violazioni dei diritti umani contro cui combattono l’opposizione e gli elettori, continuano senza sosta, ostacolando gravemente la possibilità di apportare qualsiasi cambiamento significato per il futuro politico del paese nel breve e nel lungo periodo. L’unico “crimine” commesso da queste figure dell’opposizione è stato quello di pronunciarsi a favore di riforme democratiche e dei diritti umani.

“Esortiamo la comunità internazionale a prendere misure immediate e concrete per impedire che la situazione si deteriori maggiormente e per garantire che il Bahrein sia considerato responsabile e rispetti le norme e le leggi internazionali sui diritti umani. Ciò comprende in prima istanza esigere che le autorità del Bahrein rispettino e proteggano i diritti fondamentali dei suoi cittadini, rilascino immediatamente e incondizionatamente tutti i prigionieri di coscienza e introduca meccanismi di accertamento delle responsabilità credibili per affrontare gli abusi in corso e quelli perpetrati in precedenza.

“La giustizia e la pace fanno parte integrante della democrazia. NPSG e PRNTT sostengono il popolo del Bahrein per porre fine alla storica cultura di impunità che ancora rimane inalterata e sperano che ancori il suo futuro ai principi della democrazia, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani fondamentali.”
Altri articoli:

• South Korea halts tear gas exports to Bahrain, Financial Times, 8 gennaio 2014
• South Korea halts Bahrain tear gas exports, BBC News, 8 gennaio 2014

Per ottenere ulteriori informazioni, si prega di contattare Alison Smith all’indirizzo email asmith@npwj.org o al numero +32-2-548-3912 or Nicola Giovannini all’indirizzo email ngiovannini@npwj.org o al numero +32-2-548-3915.

Consulta anche la sezione speciale del sito dedicata al Progetto di NPSG nel Bahrein