Bahrein: NPSG sostiene la visita dei leader dell’opposizione a Bruxelles per invocare la fine della repressione e per promuovere significative riforme politiche

17 Mar, 2014 | Comunicati Stampa

Bruxelles, 17-19 marzo 2014

 

Dal 17 al 19 marzo 2014, all’interno di una visita settimanale delle più importanti città europee, una delegazione di leader dell’opposizione del Bahrein ha visitato Bruxelles per una serie di incontri con istituzioni dell’UE e con organizzazioni per i diritti umani, riunioni che Non c’è Pace Senza Giustizia ha contribuito ad organizzare. La visita aveva lo scopo di portare l’attenzione sulla situazione attuale in Bahrein e anche di lavorare con partners internazionali negli sforzi di consolidare un processo di dialogo profondo e significativo che possa portare ad una riforma democratica genuina. Membri delle delegazione, sono stati il Dott. Jasim Husain, membro di Al Wefaq dimessosi dal Parlamento del Bahrein, e Dott. Abdulnabi Al Ekry, Presidente dell’Associazione di Trasparenza del Bahrain (Bahrain Transparency Society) e membro dell’Associazione “Waad” (National Democratic Action Society).

In questa occasione, Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) ha ospitato e organizzato incontri con le principali ONG che si occupano di diritti umani, tra cui FIDH, Human Rights Watch, Amnesty International e Front Line Defenders. Sono stati programmati colloqui anche con membri del Parlamento Europeo, On. Barbara Lochbihler, Presidente della Sotto-Commissione per i Diritti Umani, e On. Angelika Niebler, Presidente della Delegazione per le relazioni con la Penisola Araba, nonché con funzionari del Servizio Europeo per l’Azione Esterna responsabili dei paesi per il Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG).

La delegazione del Bahrein, tramite questi incontri, ha colto l’opportunità di evidenziare la situazione precaria dei diritti umani nel paese. Qausi tre anni dopo la violenta repressione delle dimostrazioni popolari per esigere un cambiamento, il regime ha fallito nell’offrire qualsiasi riforma politica significativa. Anzi peggio, continua a reprimere dissensi pacifici attraverso restrizioni severe sulla libertà di espressione e associazione. I maggiori attivisti della società civile e i difensori dei diritti umani, compresi minori, sono continuamente esposti a molestie, detenzione arbitraria e imprigionamento, maltrattamenti, e processi ingiusti e a sfondo politico, che portano a pesanti sentenze solo per aver partecipato a dimostrazioni pacifiche o per aver criticato funzionari.

Come hanno affermato il Dott. Husain e il Dott. Al Ekry, se il Governo del Bahrein è sincero nell’affermare la volontà di attuare riforme, prima di tutto, deve rilasciare senza ulteriori indugi tutti i prigionieri di coscienza e i difensori di diritti umani, che sono detenuti per aver esercitato il loro diritto alla libertà di espressione e di riunione pacifica. Come raccomandato nel rapporto della Commissione d’Inchiesta Indipendente del Bahrain (BICI) e dal meccanismo di Revisione Periodica Universale (UPR), il Governo del Bahrein deve inoltre creare dei meccanismi di attribuzione delle responsabilità credibili e imparziali, per affrontare violazioni passate e per fermare i continui abusi. Le autorità del Bahrein dovrebbero anche cooperare con i meccanismi di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite e dei suoi Special Rapporteur, in modo da permettere una valutazione indipendente sullo stato dei diritti umani, in particolare della libertà di associazione e di riunione, sullo stato dei difensori di diritti umani e sullo stato della tortura e di processi equi.

Il Dott Husain ed il Dott. Al Ekry hanno inoltre sottolineato che, nonostante l’attuale crisi, l’impegno della maggioranza del popolo bahreinita riguardo riforme per un futuro basato sul rispetto dei diritti umani, applicazione del principio di non-discriminazione, attribuzione delle responsabilità per violazioni commesse e partecipazione delle donne nella vita pubblica e politica, dà segni di speranza per un futuro migliore. Nella regione circostante, il sostegno e la partecipazione internazionale sono quindi di vitale importanza per portare il Bahrein sulla giusta strada, aiutandolo ad avvicinarsi alla democrazia, lo stato di diritto e a riportare pace, stabilità e sviluppo.


Documentazione



Per maggiori informazioni contattare Gianluca Eramo, email geramo@npwj.org / tel: +32 2 548 39 1, o Nicola Giovannini, email ngiovannini@npwj.org / tel: +32 2 548 39 15.