Bruxelles, 7 gennaio 2014
Il 1 gennaio 2014, con diversi anni di ritardo, la nuova “Legge sulla cooperazione giudiziaria internazionale in materia penale” è entrata in vigore nella Repubblica Ceca. La nuova normativa prevede la cooperazione con la Corte Penale Internazionale (CPI), completando così l’attuazione dello Statuto di Roma da parte del Paese. La Repubblica Ceca ha firmato lo Statuto di Roma il 13 aprile 1999. Dopo 10 anni di ostacoli politici e giuridici interni, ha formalmente depositato lo strumento di ratifica il 22 luglio 2009, diventando l’ultimo Stato membro dell’UE ad aderire alla Corte Penale Internazionale.
Dichiarazione di Alison Smith, Consigliere Legale di Non c’è Pace Senza Giustizia:
“Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT) si congratulano con la Repubblica Ceca per questo passo importante. Infatti, porta a compimento un iter legislativo lungo e complesso e soddisfa una delle raccomandazioni approvate da tutti i partecipanti alla Conferenza Intergovernativa Regionale sulla Ratifica ed Esecuzione Nazionale dello Statuto della CPI organizzata da NPSG in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Ceca a Praga nel dicembre 2001.
“Quattro anni dopo aver formalmente ratificato lo Statuto di Roma, la Repubblica Ceca ha finalmente promulgato la legge di attuazione che consentirà al Paese di collaborare pienamente con la Corte Penale Internazionale (CPI) e di adempiere ai suoi obblighi volti all’attuazione del principio di complementarità. Così facendo, la Repubblica Ceca ha ulteriormente consolidato il suo impegno per promuovere lo stato di diritto e la giustizia, come precondizioni necessarie per il mantenimento di una pace sostenibile.
È importante rilevare come questo contribuirà a rafforzare la CPI, che ha bisogno del sostegno e della cooperazione di tutti gli Stati, al fine di adempiere efficacemente al proprio mandato investigativo e giudiziario.
“La Repubblica Ceca, come l’Unione Europea e altri stati europei, ha svolto un ruolo fondamentale nel sostenere l’istituzione della Corte Penale Internazionale, anche attraverso l’adesione al gruppo di stati allineati, che hanno partecipato alla Conferenza diplomatica dei plenipotenziari a Roma del 1998. È di cruciale importanza rafforzare il ruolo dell’Unione Europea quale capofila nell’impegno di rendere la giustizia penale internazionale uno strumento efficace per porre fine all’impunità per i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità e il genocidio. Grazie alla sua decisione la Repubblica Ceca contribuirà al raggiungimento di quest’obiettivo.
“La sfida in corso è quella di rendere la Corte veramente universale e consentirle di incrementare il suo impatto a livello politico, sul fronte nazionale e quello internazionale, e avere un’incidenza positiva sulla vita delle vittime e sulle popolazioni colpite da crimini secondo il diritto internazionale. Ciò è fondamentale per rafforzare il suo effetto deterrente nelle menti dei potenziali criminali, in particolare date le sfide politiche a cui ha fatto fronte recentemente e che continua ad affrontare all’inizio del 2014. Negli anni venturi, la piena cooperazione degli Stati Parte e le ulteriori ratifiche seguite dall’attuazione dello Statuto, saranno essenziali affinché la CPI possa onorare la sua promessa di portare ad una giustizia effettiva e giusta”.
Per maggiori informazioni, si prega di contattare Alison Smith, Direttore del Programma sulla Giustizia Penale Internazionale, all’indirizzo email asmith@npwj.org o Nicola Giovannini all’indirizzo email ngiovannini@npwj.org o al numero +32-2-548-3915.