Newsletter mensile di Non c’è Pace Senza Giustizia – numero di giugno

26 Giu, 2012 | Comunicati Stampa

Bruxelles – Roma – New York, 26 giugno 2012
All’interno dell’edizione di giugno della newsletter di Non c’è Pace Senza Giustizia, gli articoli principali sono dedicati alle numerose iniziative svolte da NPSG nell’ambito della regione MENA. Si comincia con un’analisi della situazione politica in Yemen, e le difficoltà che il Paese si trova ad affrontare nel suo cammino verso la democrazia, nonostante l’esito positivo della rivoluzione che ha rimosso il corrotto Presidente Saleh. Un’altra importante notizia di questo numero di giugno riguarda poi la Libia, dove NPSG ha concluso il primo corso di formazione in materia di giustizia di transizione, rivolto ai procuratori del Paese. La formazione ha lo specifico obiettivo di rendere il sistema giudiziario libico in grado affrontare autonomamente non solo le indagini e il perseguimento dei crimini perpetrati durante la rivoluzione, ma anche le violazioni dei diritti umani che risalgono a decenni di regime di Gheddafi. Si sottolinea, inoltre, un altro evento organizzato da NPSG in occasione della tredicesima sessione della Revisione Periodica Universale del Consiglio Onu per i Diritti Umani, dal titolo “Verso la giustizia per il Bahrein”. Lo scopo dell’incontro era fornire agli attivisti per i diritti umani bahreiniti un’occasione per illustrare e descrivere l’allarmante situazione dei diritti umani nel loro Paese, e ribadire il messaggio che l’impunità non costituisce un’opzione per costruire un futuro democratico.La newsletter di giugno si concentra anche su un evento particolarmente importante per la Corte Penale Internazionale (CPI), ovvero il solenne giuramento del nuovo Procuratore capo, Fatou Bensouda del Gambia, che succede al primo Procuratore della CPI, Luis Moreno Ocampo. NPSG esprime il suo pieno sostegno al nuovo Procuratore, ed accoglie con favore la sua intenzione di assicurare indagini e persecuzione dei crimini di genere e contro i diritti dell’infanzia, nonché l’attenzione dimostrata nei confronti delle vittime ed delle popolazioni colpite dai conflitti.

Speciale attenzione, infine, è dedicata alla Campagna BanFGM, che nel mese di giugno ha registrato due importanti risultati. Il 14 giugno 2012, il Parlamento Europeo ha adottato all’unanimità una Risoluzione
sulle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), riaffermando la sua forte condanna della pratica in quanto violazione dei diritti umani di donne e bambine. Con questa decisione, il Parlamento ha dichiarato di sostenere la storica Decisione dell’Unione Africana che richiede all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di adottare un bando mondiale delle MGF. La stessa richiesta è contenuta anche nel nuovo Appello Internazionale lanciato dalla Coalizione, che questo mese ha registrato la firma di personalità politiche di rilievo quali Elio Di Rupo, Primo Ministro  del Belgio, Viviane Reding, Vice-Presidente  della Commissione Europea, e Cecilia Malmström, Commissario Europeo per gli Affari Interni.