NPSG ed il PRNTT si congratulano per la pressione dell’UE in favore di un’attribuzione delle responsabilità dei crimini commessi in Siria

2 Mar, 2012 | Comunicati Stampa

Bruxelles – Roma – New York, 2 marzo 2012

In risposta alla notizia di nuove violenze commesse ad Homs, il Consiglio Europeo ha pubblicato oggi una serie di conclusioni chiedendo con forza che i responsabili dei crimini commessi in Siria siano messi di fronte alle loro responsabilità e confermando il suo impegno a lavorare a fianco di coloro che stanno operando per documentare tali violazioni. Le conclusioni sono state pubblicate dopo che i Capi di Stato e di Governo europei si sono incontrati a Bruxelles per discutere sulla situazione in Siria. Durante l’incontro essi hanno anche riconosciuto il Consiglio Nazionale Siriano come legittimo rappresentante del popolo siriano e messo in guardia su una nuova serie di sanzioni contro il regime.

Dichiarazione di Alison Smith, Consigliere Legale di Non c’è Pace Senza Giustizia:

“Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Non-violento Transnazionale e Transpartito (PRNTT) si congratulano per la posizione forte e positiva presa dai leader europei contro l’impunità ed in favore delle vittime delle terribili atrocità che continuano ad essere commesse in Siria da mesi. Di fronte a queste violazioni incredibilmente gravi, è cruciale che un sempre maggior numero di membri della comunità internazionale parli chiaro contro il prevalere di una cultura dell’impunità e assicuri che la giustizia sia parte integrante di qualsiasi soluzione al conflitto siriano, piuttosto che offrire un porto sicuro al presidente Assad, alle sue forze ed ai suoi sostenitori.
“NPSG ed il PRNTT accolgono con favore anche le indicazioni di alcuni leader europei che sono pronti e disposti a portare nuovamente la questione davanti alle Nazioni Unite, compresa la richiesta da parte del Consiglio di Sicurezza ONU di un deferimento della situazione in Siria alla Corte Penale Internazionale (CPI). Nonostante i veti posti da Russia e Cina, un deferimento alla CPI sarebbe un importante segnale che il mondo non sta a guardare mentre vengono commessi crimini come quelli in Siria. Darebbe anche credito all’avvertimento che coloro che non interrompono la commissione di crimini saranno condotti davanti la giustizia, fungendo quindi da deterrente e contribuendo alla protezione dei civili in Siria.

“L’impunità per i crimini commessi dalle forze del presidente Assad e dai suoi fedeli non è mai stata parte della soluzione, è bensì da sempre parte del problema. Quando la violenza viene premiata, trascurata o placata, il risultato è solo nuova violenza. NPSG e il PRNTT invitano tutti i membri della comunità internazionale a prendere posizione contro le violazioni perpetrate in Siria e a pronunciarsi in favore di una attribuzione delle responsabilità per i crimini commessi nel Paese. Inoltre, incoraggiamo tutti i membri della comunità internazionale, soprattutto coloro che stanno giustificando o proteggendo il regime siriano a riconsiderare la loro posizione e li esortiamo, se non a supportare giustizia, democrazia e stato di diritto, almeno a smettere di ostacolarli. Giustizia e responsabilità sono l’unica strada per sicurezza e pace durature in Siria e nella regione; se non è stato possibile realizzarle ieri, almeno lasciamo che cominci oggi.”

Per maggiori informazioni, contattare Alison Smith su asmith@npwj.org o +32-(0)2-548-3912 o Nicola Giovannini su ngiovannini@npwj.org o +32-(0)2-548-3915.