Razan Zeitouneh, Wael Hamada, Samira Khalil e Nazem Hammadi sono stati rapiti il 9 dicembre 2013 a Douma, una città fuori Damasco sotto il controllo di diversi grupppi armati opposti al regime.
I gruppi armati che di fatto controllano Douma dovrebbero rilasciare gli attivisti, se si trovano sotto la loro custodia, o procedere con un’investigazione sulla loro scomparsa e impegnarsi per il loro rilascio, hanno proseguito le organizzazioni. I gruppi armati a Douma comprendono l’Esercito dell’Islam, guidato da Zahran Alloush, che mantiene una grande presenza militare nell’area. Anche i paesi sostenitori di questi gruppi e i leader religiosi che possono influenzarli dovrebbero spingere per il rilascio immediato e incondizionato degli attivisti e per la fine dei rapimenti.
Le organizzazioni hanno inoltre dichiarato che Zeitouneh e i suoi colleghi sono privati della loro libertà da più di sei mesi ormai, mentre le loro famiglie si preoccupano del loro destino e le loro comunità soffrono dell’assenza della loro importante attività e guida. I ribelli che hanno il controllo su Douma hanno la responsabilità nei loro confronti e nei confronti delle loro comunità di assicurare la loro liberazione.
Un gruppo di uomini armati ha sequestrato Zeitouneh; Hamada, il marito di Zeitouneh; Khalil e Hammadi nel loro ufficio al Centro per la Documentazione delle Violazioni (Violations Documentation Center – VDC) a Douma. Secondo quanto detto in una dichiarazione di VDC, il 9 dicembre un gruppo armato sconosciuto ha preso d’ssalto l’ufficio, confiscato computer e documenti e rapito i difensori dei diritti umani. Da allora non si sono avute informazioni sulla salute, posizione o condizione di Zeitouneh e del suo team; nessun gruppo ha rivendicato responsabilità sul loro sequestro o avanzato richieste in cambio del loro rilascio.
Alcuni mesi prima del suo rapimento, Zeitouneh aveva ricevuto delle minacce di cui aveva parlato sul sito d’informazione on-line Now Lebanon. A settembre aveva anche informato attivisti per i diritti umani fuori dalla Siria a proposito delle minacce ricevute da gruppi armati locali a Douma. Nell’aprile 2014, la famiglia di Zeitouneh ha rilasciato una dichiarazione in cui considerava Alloush responsabile per le condizioni della figlia e dei suoi colleghi, data la forte presenza che il gruppo mantiene all’interno dell’area.
Zeitouneh, avvocato fondatore di VDC e co-fondatore dei Comitati di Coordinamento Locale (Local Coordination Committees – LCC), una rete di gruppi civili locali che organizza e fornisce resoconti sulle proteste, è stata minacciata dal governo e da forze anti-governative per il suo lavoro sui diritti umani.
Zeitouneh e gli altri fanno parte di un numero di giornalisti e attivisti per i diritti umani che sono stati rapiti per mano di gruppi armati non-governativi in aree sotto il loro controllo. La loro continua detenzione si inserisce all’interno di una più ampia campagna di intimidazioni e molestie contro le persone che cercano di rivelare gli abusi di gruppi armati dell’opposizione in Siria.
Le organizzazioni hanno sollecitato sia il governo sia i gruppi armati dell’opposizione a smettere di arrestare, sequestrare e trattenere arbitrariamente persone per le loro attività pacifiche, giornalistiche e umanitarie – in linea con la Risoluzione 2139 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che richiede il rilascio di tutte le persone detenute arbitrariamente in Siria.
I gruppi armati che de facto controllano Douma dovrebbero fare tutto il possibile per facilitare la liberazione di attivisti e giornalisti pacifici, incluso negoziare con gruppi che si trovano all’interno e all’esterno di Douma e porre fine ai sequestri nelle aree sotto il loro controllo. Le organizzazioni hanno detto che i rapimenti di attivisti per i diritti umani da parte di gruppi armati in Siria costituiscono un assalto a quelle stesse libertà per cui i gruppi armati dell’opposizione dichiarano di lottare.
In ordine alfabetico, le organizzazioni co-firmatarie:
- Amnesty International
- Arabic Network for Human Rights Information (ANHRI)
- Association Tunisienne des Femmes Démocrates (AFTD)
- Al Waref Institute for Humanitarian Studies
- Dawlaty Foundation
- Damascus Center for Human Rights Studies
- Cairo Institute for Human Rights Studies
- Center for civil society and democracy in Syria (CCSDS)
- Collectif des Familles de Disparus en Algérie (CFDA)
- Euro-Mediterranean Human Rights Network
- Egyptian Initiative for Personal Rights (EIPR)
- Etana Syria
- Fraternity Center for Democracy and Civil Society
- Free Syrian Lawyers
- Front Line Defenders
- Freedom Days
- Friends for a NonViolent World
- Gulf Centre for Human Rights, Lebanon
- Human Rights Watch
- Human Rights Association of Turkey (Insan Haklari Derneği – IHD)
- Hivos
- Institute for War and Peace Reporting
- International Media Support (IMS)
- KISA Action for Equality, Support, Anti-racism
- Kvinna till Kvinna
- Kurdish Organization for Defending Human Rights and Public Freedoms (DAD)
- Lawyers for Lawyers
- Ligue Algérienne pour la défense des droits de l’Homme (LADDH)
- MAF
- Non c’è Pace Senza Giustizia
- PAX
- Reporters Without Borders
- Right to Nonviolence
- Samir Kassir Foundation
- Syrian Network for Human Rights
- Syria Justice & Accountability Center
- Syrian Nonviolence Movement
- Syrian Center for Media and Freedom of Expression (SCM)
- Solicitors International Human Rights Group
- Syrian Observatory For Human Rights
- Syrian Organization for Human Rights (Sawasyah)
- Syrian Kurdish Center (S.K.C)
- Syrian Women Initiative for Peace and Democracy
- Syrian Civil Coalition
- Syrian Women Network
- Shabakat al-mar’a al-suria
- The Day After (TDA)
- The Lebanese Center for Human Rights (CLDH)
- The Syrian Center for Democracy and Development Rights SCDR
- The International Federation for Human Rights (FIDH), within the framework of the Observatory for the Protection of Human Rights Defenders
- Violations Documentation Center (VDC)
- World Organization against Torture (OMCT), within the framework of the Observatory for the Protection of Human Rights Defenders
- Women’s International League for Peace and Freedom (WILPF)
Per maggiori informazioni sulla Campagna #Douma4, visita: