Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) ha intrapreso una missione a Kabul, Afghanistan, dall’9 al 14 agosto 2009, per lavorare con l’Afghan Independent Human Rights Commission (AIHRC) al completamento del suo programma di mappatura dei conflitti, che ha lo scopo di offrire un quadro esaustivo delle violazioni commesse dal 1978 al 2001 e di identificare coloro che potrebbero avere le maggiori responsabilità di questi crimini.
NPSG lavora con AIHRC dal 2005 nella progettazione e nell’implementazione del suo programma di mappatura dei conflitti, portato avanti nell’ambito dell’Afghan Plan of Action for Peace, Justice and Reconciliation, adottato dal Governo Afghano il 12 dicembre 2005. Questo piano prevede la raccolta e l’analisi delle informazioni relative ai conflitti in Afghanistan dal 1978 al 2001, al fine di accertare il ruolo di coloro che ebbero le più serie responsabilità nelle violazioni dei diritti umani e delle leggi di guerra commesse durante quel periodo ed, eventualmente, darne informazione ai meccanismi di accertamento delle responsabilità che potrebbero venire costituiti per l’Afghanistan.
Il programma di mappatura dei conflitti dell’AIHRC é stato progettato per offrire assistenza nell’identificazione delle persone che non dovrebbero rivestire cariche pubbliche, documentando chi sia responsabile di quale crimine.
Dichiarazione di Sergio Stanzani e Niccoló Figa-Talamanca, Presidente and Segretario Generale di Non c’è Pace Senza Giustizia:
“Alla vigilia delle elezioni provinciali e presidenziali che si terranno il 20 agosto 2009, vi é una situazione di crescente insicurezza, risultato dell’impunità esistente per i tre decenni di crimini contro il diritto internazionale commessi in Afghanistan”
“Non C’é Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Redicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (NRPTT) esortano l’Afghanistan ed i suoi partner internazionali ad impegnarsi per porre fine all’impunità e per offrire al paese un cammino che rafforzi lo stato di diritto, promuova la trasparenza ed accresca la legittimità dei rappresentanti afgani eletti e dei pubblici ufficiali, sia agli occhi del popolo afgano che internazionalmente.
“Il necessario piano di riconciliazione destinato ad identificare quei Talebani pronti a porre fine alla violenza e ad incoraggiare il loro ingresso nell’arena politica deve assicurare che coloro che hanno le maggiori responsabilita’ per i piu’ gravi crimini di guerra e crimini contro l’umanita’ non siano premiati o legittimati come controparti nel processo politico. Promuovere l’impunita’ significa promuovere la violenza e minare duramente le speranze in un futuro migliore del popolo afgano, il quale gia’ vede che i funzionari statali sostenuti dalla comunita’ internazionale sono le stesse persone che hanno commesso, ed in certi casi continuano a commettere, grave violazioni nei confronti della popolazione.
“NPSG e NRPTT chiedono che la comunità internazionale, ed in particolare gli Stati che sono attivamente coinvolti in Afghanistan (come i paesi dell’Unione Europea), supportino il lavoro fatto da AIHRC come strumento efficace per garantire la credibilità del futuro governo dell’Afghanistan, assicurando che le persone che si sono macchiate nel passato dei più gravi crimini non ne facciano parte.
Per ulteriori informazioni, contattare Alison Smith all’indirizzo asmith@npwj.org o al numero +32-2-548-3912 o Nicola Giovannini all’indirizzo ngiovannini@npwj.org o al numero +32-2-548-3913.