“Sei paesi che di fronte a questa situazione chiudono le frontiere è un’immagine dell’Europa che francamente non avremmo mai voluto vedere”.
Così Emma Bonino ospite di Ballarò in collegamento da Gaziantep al confine tra Turchia e Siria.
Solo a gennaio 369 migranti morti nel Mediterraneo.
In 5 mesi 330 bambini annegati nel braccio di mare tra Turchia e Grecia.
“In Siria c’è una guerra.
Continueranno a scappare finché non ci sarà una soluzione a casa loro.
Dalle bombe si scappa, come è umano.
E noi che facciamo, li vogliamo affogare nel Mediterraneo? Francamente non mi pareva che fosse per questo che ci eravamo messi insieme come europei”.
Nel corso della trasmissione ha parlato anche delle attività promosse da Non c’è Pace Senza Giustizia dall’inizio conflitto con lo scopo di sostenere le organizzazioni della società civile e gli attivisti democratici siriani nella loro capacità di azione e di difesa per la giustizia di transizione, la lotta contro l’impunità per le violazioni massiccie dei diritti umani commesse e l’avvio di un processo di transizione verso la democrazia e lo stato di diritto nel paese. A partire dall’ottobre del 2013, ha svolto questo lavoro dal suo ufficio di Gaziantep, Turchia.
- Ascolta l’intervista rilasciata da Emma Bonino (sul sito di Radio Radicale)
- Ascolta l’intervista rilasciata da Emma Bonino (sul sito di Ballaro’, Rai3, inizia a 22:56:12)
- Intervista di Emma Bonino/ “Le torture di Assad che Roma non vuol vedere”, Lorenzo Cremonesi, Corriere della Sera, 11 febbraio 2016