Domenica 8 Maggio 2011 il Presidente Sudanese Omar al-Bashir si é recato in Gibuti per assistere alla cerimonia inaugurale del presidente gibutino, Ismail Omar Guelleh.

Tuttavia contro il Presidente al-Bashir é stato spiccato un mandato di arresto da parte della Corte Penale Internazionale (CPI) per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi contro la popolazione civile in Darfur. Gibuti é uno Stato Membro della CPI ed in quanto tale ha l’obbligo legale, previsto dallo Statuto di Roma della CPI di arrestare qualsiasi persona oggetta di un mandato di arresto da parte della Corte.

Dichiarazione di Alison Smith, Consigliere legale di Non c’é Pace Senza Giustizia:

“I giudici della CPI hanno spiccato un mandato di arresto contro il Presidente al-Bashir, sulla base delle prove evidenti di ritenerlo responsabile di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità in Darfur. Il Presidente al-Bashir non può più fare i suoi affari come é stato fino ad oggi: ci sono delle conseguenze per questo mandato d’arresto ed é compito di tutti gli Stati Membri della CPI di assicurare che il mandato d’arresto non sia semplicemente nascosto sotto un tappeto.

Non c’é Pace Senza Giustiziae il Partito Radicale Non-violento Transnazionale e Transpartito chiedono che la CPI e gli Stati Membri prendano una posizione inequivocabile in merito, tenendo fede agli impegni realizzati durante la ratificazione dello Statuto di Roma. Accogliendo il Presidente al-Bashir, il Governo del Gibuti ha perso l’opportunità di dimostrare il suo impegno perché sia fatta giustizia per le vittime dei crimini del Darfur, dei quali il Presidente Al-Bashir é il principale responsabile.

Mentre appare chiaro l’interesse del Presidente Al-Bashir di allargare il gruppo di paesi verso cui gli é concesso viaggiare nella più completa impunità, meno chiari sono gli interessi del Gibuti di essere considerato un porto franco per criminali di guerra. Chiediamo che tutti gli Stati Membri si schierino a favore della giustizia e delle vittime del Darfur”.

Per ulteriori informazioni, contattare Carla Caraccio: +06 689 79 262, ccaraccio@npwj.org oppure Nicola Giovannini, phone +32-2-548-3915, email ngiovannini@npwj.org.