La Camera Preliminare della Corte Penale Internazionale (CPI) ha deciso ieri di emanare delle richieste di comparizione per le 6 persone accusate di crimini contro l’umanità che si presume siano stati commessi in Kenya durante le violenze post-elettorali a partire da Dicembre 2007. I sei individui sono chiamati a comparire dinanzi alla Corte il 7 aprile 2011 per le udienze iniziali riguardanti le accuse, che finora includono uccisioni, trasferimenti forzati, persecuzioni, stupri e altri comportanti inumani come i crimini contro l’umanità.
Dichiarazione di Alison Smith, consulente legale di Non c’è Pace Senza Giustizia:
“Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT) accolgono con favore la decisione della Camera Preliminare di emanare richieste di comparizione dinanzi alla Corte per sei persone in relazione ai crimini commessi durante le violenze post-elettorali in Kenya nel Dicembre 2007. Incoraggiamo fortemente i sei uomini nominati dalla Corte a partecipare pienamente alle udienze della CPI, e invitiamo il governo del Kenya ad offrire tutta la cooperazione possibile alla Corte penale internazionale”.
“La Camera Preliminare ha rilevato che, sulla base delle prove presentate dal Procuratore, vi sono ragionevoli motivi per credere che i sei uomini siano penalmente responsabili di diversi crimini di estrema gravità – omicidi, trasferimenti forzati, persecuzioni, stupri e altri atti inumani. Nell’interesse delle vittime, le prove non possono essere ignorate – gli indagati sono ora invitati a rispondere delle accuse formulate contro di loro dinanzi ad un tribunale”.
“Il governo del Kenya sta percorrendo una strada delicata nel suo attuale approccio nei confronti della Corte Penale Internazionale. Da un lato, il Kenya ha richiesto che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite usi la sua autorità ai sensi dell’Articolo 16 dello Statuto di Roma per differire di un anno l’indagine della CPI sul Kenya, sostenendo che perseguendo i sei sospetti, la Corte Penale Internazionale potrebbe far deragliare un delicato processo politico di ricostruzione. D’altra parte, il governo ha offerto alla Corte Penale Internazionale piena cooperazione per l’apertura di un ufficio sul campo a Nairobi in modo che la Corte possa prendere contatto con le vittime keniote e consentire loro di esercitare i loro diritti come previsto dallo Statuto di Roma. NPSG e il PRT elogiano sia la Corte Penale Internazionale che il governo keniota per la rapida apertura della sede sul campo e incoraggiano un analogo livello di cooperazione in tutti gli altri aspetti del lavoro della Corte”.
“È importante tenere a mente che il governo del Kenya è nettamente diviso sulla questione della cooperazione con la CPI. Il primo ministro Raila Odinga ha affermato chiaramente che la decisione di richiedere un rinvio a norma dell’Articolo 16 non è stata approvata dall’intero gabinetto keniota[1]. I membri del Consiglio di Sicurezza e gli altri Stati dovrebbero evitare di considerare una richiesta che è stata denunciata da parti importanti del Governo stesso, al fine di mostrare il loro sostegno verso l’unità del governo del Kenya”.
“NPSG e il PRNTT sollecitano il governo del Kenya ad adottare tutte le misure possibili per garantire che i sei indagati si presentino dinanzi alla CPI in Aprile. Allo stesso tempo, il Kenya dovrebbe immediatamente procedere a livello nazionale con le indagini e i procedimenti penali delle altre persone responsabili per i crimini commessi durante le violenze post-elettorali. La CPI è destinata a giudicare esclusivamente coloro ai quali si imputano le maggiori responsabilità – al fine di rompere completamente il ciclo di impunità in Kenya e prevenire future violenze collegate alle elezioni, il governo stesso deve chiarire che il Kenya non tollera i crimini di massa dettati da motivazioni politiche. Non vi è alcuna necessità di rinviare le indagini della CPI per andare avanti con il processo interno”.
Per ulteriori informazioni, contattare Alison Smith su asmith@npwj.org o +32-2-548-3912 o Nicola Giovannini su ngiovannini@npwj.org o +32-2-548-3915.
[1] Raila disowns Kalonzo shuttle to block Hague, Daily Nation, 26 January 2011, available at: http://www.nation.co.ke/News/politics/-/1064/1096540/-/7av5ho/-/index.html